FTSE Mib Futures solointraday - Cap. 1 (67 lettori)

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

solointraday

Forumer storico
:D ecco che si vede il vizio dell'overnight
prova a vendere il venerdi alle 17.30 call e put stesso strike, il lunedi mattina passi all'incasso 8 volte su 10. ed oggi infatti, la tentazione over è stata forte.
anche perchè sono convinto che gli usa chiuderanno rossi e il dow sotto o proprio a ridosso dei 10.000
comunque occhio a 1080 sp. se lo buca cade come un sasso a 1070. adesso stanno facendo di tutto per tenerlo, ma ho medie e oscillatori appiattiti, e siccome i cicli superiori sono al ribasso, generalmente non ci vuole molto.
pensa solo se oggi avessimo fatto già il max dell'ultimo otto giorni dell'intermedio partito, secondo me come su tutte le altre borse, il 2 novembre
 
Ultima modifica:

solointraday

Forumer storico
IL DILEMMA DEL PRIGIONIERO
di Leon Zingales e Carmela Vitanza
L’importanza della cooperazione che aumenta l’utilità globale. La crisi ha portato il sistema finanziario in una configurazione di equilibrio in seguito alla necessaria collaborazione di tutti gli attori. Ma crepe profonde si stanno aprendo e...

(WSI) – Nella teoria dei giochi è di esemplare importanza il dilemma del prigioniero elaborato inizialmente da Albert Tucker negli anni 50. Tale problema evidenzia l’importanza del processo di cooperazione onde ottenere una utilità totale maggiore. In altre parole la collaborazione consente di sostituire una configurazione Pareto-efficiente (ove si considerano le utilità individuali che nessuno è disposto a sacrificare) con una forma di equilibrio cooperativo (ove un contendente sacrifica una parte della propria utilità potenziale allorché in corrispondenza si registri un incremento dell’utilità dell’altro contendente superiore in valore assoluto).

Una delle principali conseguenze della politica della FED è stata quella di accoppiare il sistema finanziario con quello valutario. La necessità di permettere (se non addirittura di favorire) il carry-trade sulla valuta regina, ossia il Dollaro, onde tenere artificiosamente in alto i mercati finanziari ha determinato la creazione di una evidente debolezza per gli USA: in sostanza essi devono tener conto delle istanze di chi è in possesso dei propri Titoli di Stato.

I grandi creditori degli USA, in base alle dichiarazioni ufficiali (fonte Visual Economics) sono nell’ordine Cina (800 Miliardi di Dollari), Giappone (750 Miliardi) ed UK (231 Miliardi). In particolare il Giappone ha un debito pubblico fuori controllo e non può permettersi di perdere doppiamente per la svalutazione del Dollaro USA: innanzitutto per la svalutazione dei Titoli di Stato in possesso e poi per il crollo di esportazioni amplificato dal rafforzamento dello Yen (che si era abituato ad essere la valuta favorita dal carry-trade nel decennio precedente).

In seguito alla crisi il sistema finanziario è giunto ad un equilibrio per reciproca convenienza resasi obbligatoria dal precipitare degli eventi.
La configurazione di equilibrio ottenuta è stata la seguente: i paesi creditori continuavano a tenersi i TBills (nel contempo la FED compra direttamente, o indirettamente tramite le banche, la gran parte dei Titoli di nuova emissione), mentre il Dollaro si svalutava rispetto all’Euro per poter pompare i mercati azionari. Ovviamente il trend delle monete (Yuan, Yen e Sterlina) dei grandi paesi creditori doveva seguire il cammino del Dollaro, onde annullare (o comunque ridurre al minimo) la svalutazione relativa.
E’ inutile dire che il contendente che in questa configurazione di equilibrio ha ceduto la maggiore utilità individuale è stato il sistema Euro. La zona Euro, sia per la incapacità di esprimere una unità di intenti che per evidenti errori dei vertici della BCE, ha dovuto passivamente accettare una sopravvalutazione della propria moneta.

L’aver scaricato le tensioni sulla zona Euro non è stato indolore: le sollecitazioni sul sistema hanno reso drammatiche le condizioni dei paesi più deboli. In particolare genera grande allarme la situazione della Grecia che evidenzia un deficit del 12.7% ed una situazione dei conti pubblici fuori controllo. Ed inoltre le prospettive di altri paesi quali Spagna, Irlanda e Portogallo non sono rosee.

I mercati obbligazionari, azionari e valutari stanno danzando con il ritmo della danza di Zorba. Si stanno diffondendo timori, segnali inquietanti sono giunti a tal proposito in occasione del recente incontro a Davos, che la tenuta del sistema Euro è a rischio. Una svalutazione repentina dell’Euro (in queste ultime settimane è evidente un trend di indebolimento) farebbe crollare, come conseguenza del frettoloso processo di ricopertura delle posizioni di carry-trade aperte, il castello di carte trasformando la recente debolezza dei mercati azionari in una valanga. Il governo greco è ben consapevole che un eventuale default avrebbe conseguenze catastrofiche e pertanto dispone di strumenti ricattatori nei confronti della BCE.

Il rischio è che, di fronte ai nuovi eventi, gli attori rompano il patto non scritto (fanno testo in questi ultimi giorni i contrasti tra Cina e Usa) e tornino alla sola ricerca dell’utilità individuale che il dilemma prigioniero insegna essere la soluzione peggiore. L’interesse globale impone che venga messa una pezza per tappare il grosso buco, ma sia comunque chiaro che la stoffa a disposizione sta per terminare.
index.asp
 

solointraday

Forumer storico
se aveste 500.000 euro...

se oggi aveste 500.000 liquidi da destinare ad una qualsiasi attività d'impresa che non sia il mercato immobiliare, in quale settore investireste e in che modo:wall:?
 

solointraday

Forumer storico
meno male che rientro solo ora altrimenti oggi avrei fatto dei danni. che giornata!!
per fortuna stamane sono dovuto scappare di corsa ed ho chiuso poco dopo averlo aperto il fib venduto.
l'eseguito è 21950 alle 9.26 e mi è andata veramente di c..o

il mio ts mi ha dato il segnale sell alle 9.15 alle
stop alle 10.00
buy alle 10.30
stop alle 15.30
buy alle 16.00

tuttora è long
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

Users who are viewing this thread

Alto