ILSOLE 24 ORE
Le Borse europee chiudono contrastate una seduta iniziata positiva. Frenano i titoli bancari (l'indice settoriale europeo cede lo 0,65%) dopo che in Belgio le autorità hanno messo sotto osservazione, per possibile rischio sistemico, i primi quattro istituti di credito del Paese. Il
Dax30 di Francoforte e il
Cac40 di Parigi restano in territorio positivo mentre chiudono in rosso Madrid e Milano dove
FTSE IT All Share e
FTSE Mib cedono rispettivamente lo 0,31% e lo 0,47%.
Piazza Affari paga l'aumento di capitale da 2 miliardi del
Banco Popolare e (unica in Europa). Perdono terreno anche
Banca Mps (-3,4%),
Intesa Sanpaolo (-2,6%) e
Unicredit (-0,79%) dopo le indiscrezioni del Financial Times su un possibile taglio al dividendo (effetto,
sostiene il Ft, degli
obiettivi imposti da Basilea 3). A questo si aggiunge una nota di Bofa Merrill Lynch secondo la quale la banca senese sarebbe tra le più colpite dall'applicazione dei nuovi parametri imposti dall'accordo di Basilea. Rimbalza il lusso con
Bulgari (+2,9%): il settore é in fermento per la mossa di Lvmh che ha rilevato il 14% di Hermes.
In rialzo Wall Street all'indomani del
vertice dei ministri delle finanze e i banchieri centrali del G20 che si sono impegnati a rendere più equilibrati gli scambi commerciali globali. A sostenere il listino di New York contribuiscono anche i dati più che positivi sulle compravendite di case esistenti negli Usa che a settembre hanno registrato un incremento del 10%, nettamente superiore alle attese.
L'economia continua comunque a mandare segnali contrastatnti, come mostra l'indice della Fed di Chicago che è calato in settembre a -0,58 punti da -0,49 in agosto. La media dei tre mesi è invece diminuita marginalmente a -0,33 da 0,32 il mese precedente. La performance dell'indice conferma lo scenario di una ripresa alquanto modesta.
Tra le altre notizie di giornata si segnala che la Borsa di Singapore ha lanciato una maxi offerta da 8,2 miliardi di dollari per una fusione con la Borsa di Sydney e con l'obiettivo di creare un grande centro finanziario della regione Asia-Pacifico. Le due piazze finanziarie hanno annunciato oggi di avere concluso l'accordo di attuazione della fusione: l'offerta, rivelata poco dopo una riunione a Singapore, valuta la Borsa di Sidney 48 dollari australiani per azione (34 euro), otto dollari in meno della sua ultima quotazione, secondo un comunicato. Secondo la stampa australiana, una fusione delle piazze di Singapore e Sydney darebbe vita alla quinta Borsa del mondo e ha per obiettivo la competizione con quelle di Hong Kong e Shangai.