Asta bond: un altro disastro, stavolta tocca alla Spagna
La bomba a orologeria del debito dei PIIGS potrebbe esplodere da un momento all'altro. Il mercato teme il contagio. Enorme balzo del costo del denaro a Madrid. Vendita sulla parte bassa del target range.
Pubblicato il 23 novembre 2010 | Ora 16:18
Fonte: WSI
Il rendimento dei titoli di stato spagnoli a breve termine, rispecchiando l'impatto che la crisi del debito irlandese sta avendo sugli altri paesi dell'area periferica dell'euro piu' a rischio, e' schizzato al rialzo nell'ultima asta di bond governativi.
Venduti 3.26 miliardi di euro di titoli ($4.48 miliardi) a tre e sei mesi, sulla parte bassa del range di 3-4 miliardi previsto. Il rapporto bid-to-cover e' sceso per il tre mesi e salito per il sei mesi. Nell'ultima asta lo yield del 3 mesi e' salito all'1.743% dallo 0.951% del 26 ottobre, mentre sul sei mesi e' stato pari al 2.111% rispetto all'1.285%.
"Un rendimento del 2.11% non e' cosi' malvagio, ma rispetto all'asta precedente mostra chiaramente che la tensione si sta intensificando anche in Spagna", ha osservato su Fox Business lo strategist di Commerzbank David Schnautz.
Il premio di rischio sul debito spagnola, ovvero lo spread tra il benchmark decennale tedesco e quello iberico - si e' ridotto a 219 dai massimi record di 232 punti base toccati due settimane fa.
I mercati hanno tirato un sospiro di sollievo da quando l'Irlanda ha deciso di accettare gli aiuti di FMI e Ue, mettendo a punto una serie di misure di austerita' che permetteranno di recuperare 15 miliardi in quattro anni. Ora il focus della crisi sembra essersi spostato sugli altri PIIGS piu' indebitatia, Madrid e Lisbona, ovvero le nazioni principali indicate a capitolare dopo Grecia e Irlanda. Tra qualche mese potrebbe anche toccare all'Italia.