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è partito l'attacco dei media usa, che siano maledetti
quo usque tandem, usa, abutere patientia nostra?
Wsj: Segnali di pericolo per l'Italia. Allarme produttività
Il paese non sarà come la Grecia e l'Irlanda, ma è simile al Portogallo, in quanto sta crescendo così lentamente che le proprie entrate fiscali non riusciranno a coprire i suoi debiti. Inoltre, la non crescita della produttività è un problema che impedirà al Pil di salire al di sopra del tasso dell'1% che il governo stima per quest'anno e il prossimo. Per non parlare della mancanza di innovazione e della struttura fiscale che massimizza gli incentivi all'evasione.
Pubblicato il 29 novembre 2010 | Ora 10:19
Fonte: WSI
"Warning Signs are there for Italy", ovvero segnali di allarme per l'Italia. Così si intitola l'articolo pubblicato oggi dal Wall Street Journal. Il quotidiano finanziario di Murdoch afferma che sì, "per l'Italia la buona notizia è che l'Italia, la terza economia dell'eurozona, non è come la Grecia o l'Irlanda. Non ci sono state forti crisi del settore immobiliare, nè grandi implosioni del sistema bancario, almeno non ancora. Ma la cattiva notizia è che l'Italia è come il Portogallo, che è riuscito anch'esso finora a distinguersi rispetto ai problemi immobiliari e bancari di grandi proporzioni che hanno caratterizzato la Grecia e l'Irlanda, ma che allo stesso tempo sta crescendo in modo talmente lento che le proprie entrate fiscali potrebbero non riuscire a coprire i suoi debiti.
Il Wall Street Journal riconosce il merito del governatore di Bankitalia Mario Draghi e di altre autorità bancarie che, insieme, hanno permesso all'Italia di beneficiare di una posizione finanziaria relativamente buona.
"Sfortunatamente - prosegue - il loro successo non significa che tutto va bene. Il Wsj ricorda infatti che Draghi ha affermato che l'Italia "è incapaca di crescere a un tasso sostenibile...una chiara perdita di competitività se paragonata ai nostri principali partner europei".
D'altronde, dati in mano, nel periodo compreso tra il 1998 e il 2008, la produttività tedesca è cresciuta del 22%, quella francese del 18%, mentre quella dell'Italia di appena il 3%. "Se la crescita della produttività non aumenterà, l'economia italiana non riuscirà a crescere a un ritmo più veloce di quella soglia dell'1% che il governo ha stimato per quest'anno e per il prossimo. Nel qual caso, ha fatto notare l'Ocse, le entrate fiscali scenderanno e l'Italia non sarà capace di centrare il proprio target sul deficit.
(Art. in fase di scrittura)
quo usque tandem, usa, abutere patientia nostra?
Wsj: Segnali di pericolo per l'Italia. Allarme produttività
Il paese non sarà come la Grecia e l'Irlanda, ma è simile al Portogallo, in quanto sta crescendo così lentamente che le proprie entrate fiscali non riusciranno a coprire i suoi debiti. Inoltre, la non crescita della produttività è un problema che impedirà al Pil di salire al di sopra del tasso dell'1% che il governo stima per quest'anno e il prossimo. Per non parlare della mancanza di innovazione e della struttura fiscale che massimizza gli incentivi all'evasione.
Pubblicato il 29 novembre 2010 | Ora 10:19
Fonte: WSI
"Warning Signs are there for Italy", ovvero segnali di allarme per l'Italia. Così si intitola l'articolo pubblicato oggi dal Wall Street Journal. Il quotidiano finanziario di Murdoch afferma che sì, "per l'Italia la buona notizia è che l'Italia, la terza economia dell'eurozona, non è come la Grecia o l'Irlanda. Non ci sono state forti crisi del settore immobiliare, nè grandi implosioni del sistema bancario, almeno non ancora. Ma la cattiva notizia è che l'Italia è come il Portogallo, che è riuscito anch'esso finora a distinguersi rispetto ai problemi immobiliari e bancari di grandi proporzioni che hanno caratterizzato la Grecia e l'Irlanda, ma che allo stesso tempo sta crescendo in modo talmente lento che le proprie entrate fiscali potrebbero non riuscire a coprire i suoi debiti.
Il Wall Street Journal riconosce il merito del governatore di Bankitalia Mario Draghi e di altre autorità bancarie che, insieme, hanno permesso all'Italia di beneficiare di una posizione finanziaria relativamente buona.
"Sfortunatamente - prosegue - il loro successo non significa che tutto va bene. Il Wsj ricorda infatti che Draghi ha affermato che l'Italia "è incapaca di crescere a un tasso sostenibile...una chiara perdita di competitività se paragonata ai nostri principali partner europei".
D'altronde, dati in mano, nel periodo compreso tra il 1998 e il 2008, la produttività tedesca è cresciuta del 22%, quella francese del 18%, mentre quella dell'Italia di appena il 3%. "Se la crescita della produttività non aumenterà, l'economia italiana non riuscirà a crescere a un ritmo più veloce di quella soglia dell'1% che il governo ha stimato per quest'anno e per il prossimo. Nel qual caso, ha fatto notare l'Ocse, le entrate fiscali scenderanno e l'Italia non sarà capace di centrare il proprio target sul deficit.
(Art. in fase di scrittura)