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Nessuna sorpresa dalla seconda riunione dell'anno del braccio di politica monetaria della Fed, che ha votato all'unanimita' a favore della conferma dell'attuale costo del denaro nel range 0-0,25%.
La ripresa economica continua ma a un passo insufficiente per spingere il mercato del lavoro, che sta dando segnali di miglioramento, anche se il tasso di disoccupazione resta su livelli ancora molto elevati. Nessuna modifica sul piano di allentamento monetario da $600 miliardi, la cui conclusione e' prevista per il secondo trimestre 2011.
Ancora una volta la Fed ribadisce di monitorare la situazione e di essere pronta a intervenire per mantenere l'inflazione ai livelli prestabiliti nel suo mandato.
Si ricorda che Charles L. Evans (Chicago), Charles I. Plosser (Philadelphia), Richard W. Fisher (Dallas) e Narayana Kocherlakota (Minneapolis) sono i nuovi membri della Fed Votante dal 2011. Sono usciti Sandra Pianalto (Cleveland), Eric S. Rosengren (Boston), James Bullard (St Louis) e Thomas M. Hoenig (Kansans City), quest'ultimo da sempre il dissidente per eccellente.
Di seguito il comunicato della Fed per intero:
"Le informazioni ottenute dall'ultima riunione di gennaio confermano che il ritmo della ripresa economica sta proseguendo e le condizioni di lavoro stanno migliorando gradualmente".
Le spese delle famiglie e delle aziende nelle apparecchiature e nei software stanno continuando a salire, anche se gli investimenti nelle strutture non residenziali sono ancora deboli. I prezzi delle materie prime sono cresciuti di molto dall'estate scorssa e le preoccupazioni sulle scorte di petrolio a livello mondiale hanno contribuito al rincaro dei prezzi del greggio nelle ultime settimane.
Ciononostante le attese sull'inflazione a lungo termine sono rimaste stabili e i livelli di inflazione sottostante sono rimasti bassi. Come richiede il suo mandato il Comitato cerca di raggiungere i livelli massimi di occupazione e stabilita' dei prezzi.
Al momento il tasso di disoccupazione resta alto e i livelli di inflazione sottostante sono in un qualche modo bassi rispetto alle soglie che il Comitato giudica coerente sul lungo termine. Il rialzo dei prezzi dell'energia e di altr materie prime stanno esercitando pressioni inflative al rialzo sull'inflazione. Il Comitato prevede che questi effetti finiranno per essere transitori, ma seguira' da vicino l'evoluzione dell'inflazione e le attese sulla stessa. Il Comitato continua a prevedere un graduale ritorno su livelli piu' elevati di utilizzo delle risorse in un contesto di stabilita' dei prezzi. Per promuovere una ripresa dell'economia piu' solida e per contribuire a garantire che l'inflazione, nel tempo, sia su livelli consistenti con il suo mandato, il Comitato ha deciso di confermare le misure straordinarie di allentamento monetario annunciate in novembre.