FTSE Mib Futures solointraday - Cap. 1

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si è perso di vista il fatto che i massimi di qualche giorno fa snp500 erano sui valori di aprile di 2 anni fa. all'epoca i subprime erano appena una voce fuori dal coro, non c'era stata lehman, la grecia, dubai e il debito pubblico usa era il 30% in meno (mi sembra)
e da tale livello lo spoore ha perso solo il 3%
 
SPREAD GRECIA-GERMANIA (MA ANCHE ITALIA-GERMANIA) SEMPRE PIU' SU
di Carmela Pace
Oggi il presidente della Bce e dell'Fmi si recheranno a Berlino per un colloquio con i parlamentari tedeschi al fine di sollecitare l’approvazione della Germania al piano di salvataggio. Intanto i titoli Usa sono stati utilizzati come...

(WSI) –Tassi di interesse: la giornata di ieri è stata caratterizzata da un’elevata tensione sui mercati. Gli indici azionari hanno chiuso la sessione in forte calo, mentre sull’obbligazionario si è assistito ad un forte allargamento degli spread dei periferici.

Il movimento sui mercati si è intensificato nel pomeriggio dopo la riduzione del rating da parte di S&P del Portogallo ad A- da A+ e della Grecia a BB+ da BBB+, il primo livello sotto l’investment grade. Per entrambi i paesi l’outlook è rimasto negativo. S&P ha inoltre assegnato alla Grecia un recovery rating di 4, il che implica l’aspettativa che in caso di ristrutturazione, l’ammontare di recupero atteso si collocherebbe nel range 30-50%.

La riduzione del rating della Grecia non modifica al momento la stanziabilità dei bond greci come collaterale presso la Bce, essendo sufficiente il rating di investiment grade almeno da parte di una agenzia di rating, come per ora nel caso di Moody’s (A3) e Fitch (BBB).

In mattinata lo spread sul decennale Grecia-Germania si è così portato oltre 800 pb, mentre quello su Portogallo-Germania oltre i 270 pb, registrando nuovi massimi. Si allarga oltre i 120 pb lo spread sul decennale Italia-Germania e Spagna-Germania.

Allo stesso tempo si accentua ancora di più la pendenza negativa della curva greca, sul segmento 2-10 anni arrivato oggi ad oltre 700pb. Il Fmi, secondo quanto riportato da Ft, sta considerando la possibilità di aumentare il prestito alla Grecia da 15 Mld€ a 25 Mld€. Il presidente dell’Unione europea, Van Rompuy, ha annunciato un vertice dei paesi della zona Euro per il 10 maggio, subito dopo le elezioni tedesche.

Intanto oggi il presidente della Bce e del Fmi si recheranno in a Berlino per un colloquio con i parlamentari tedeschi al fine di sollecitare l’approvazione tedesca al piano di salvataggio.

Oggi è attesa l’asta in Germania del nuovo decennale fino a 6 Mld€, e l’operazione a tre mesi della Bce, che non si svolgerà più ad un tasso fisso e con piena allocazione delle risorse, ma ad un tasso minimo dell’1% e per un ammontare annunciato di 15 Mld€, suscettibile però di modifiche.

Negli Usa tassi di mercato in forte calo, sulla scia delle tensioni causate dalla crisi Greca che hanno manifestato un impatto sia sui mercati azionari sia su quelli obbligazionari Usa. I titoli Usa sono stati utilizzati come una sorta di parcheggio sicuro da parte degli investitori, con un forte incremento dei volumi scambiati: sul contratto future sul T-note decennale si è toccato il nuovo record di contratti scambiati in prossimità di 1.600.000.

Sul fronte azionario l’indice S&P500 ha perso oltre il 2%, penalizzato soprattutto dal comparto dei finanziari e delle materie prime. Sono così passati in secondo piano i dati macro che hanno evidenziato ad aprile un recupero della fiducia dei consumatori, ai massimi da settembre 2008.

Oggi è atteso l’esito della riunione della Fed che dovrebbe confermare l’impegno a mantenere i tassi bassi per un periodo esteso di tempo. L’asta da 44 Mld$ sul comparto biennale ha evidenziato una domanda pari a 3 volte l’offerta.

Sono risultate in calo anche le borse dei paesi emergenti, ivi inclusi i listini azionari cinesi, in perdita per il quinto giorno consecutivo anche a causa dei timori dell’impatto delle recenti misure restrittive nel settore immobiliare. L’accentuazione del tema rischio sovrano, contrariamente a quanto accaduto nei giorni scorsi, ha ieri comportato anche un marcato allargamento del’indice Embi+ spread di circa 20 pb. Verosimilmente tale andamento è da collegarsi al maggior utilizzo dei titoli governativi Usa in chiave di rifugio.

Valute: le tensioni della crisi greca e il contagio ad altri paesi dell’area, ha comportato la foratura la ribasso del supporto a 1,32. Gli operatori verosimilmente manterranno sotto pressione la valuta unica fino a quando non saranno più chiare le modalità e soprattutto i tempi di erogazione dei fondi alla Grecia. Nel breve primo supporto in area 1,31.

Yen in marcato apprezzamento sulla scia del crollo dei principali listini azionari. Verso euro, il cross si trova in prossimità del supporto in area 123. In caso di rottura in chiusura, potrebbe proseguire fino ad area 120. Per oggi la resistenza più vicina si colloca a 125 successiva a 126,3.

Materie Prime: giornata in forte calo per l’intero comparto delle materie prime in seguito al ritorno dell’avversione al rischio tra gli operatori. In calo il greggio Wti (-2,1%) tornato in prossimità di 82 $/b. Negativi anche gli industriali guidati dal forte calo dell’alluminio (-7,3%). Tra i preziosi in rialzo l’oro (+0,7%) che ha toccato un nuovo massimo storico in euro sopra quota 870 €/oncia. Misti gli agricoli.


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si america e dax a ruota ancora non è successo niente, se dovessero perdere il giusto per fine intermedio beh noi si va in area 19000 e inferiori
 
allora
ieri e oggi grossa attenzione mediatica alla vicenda greca
i più svelti hanno chiamato banche e promotori per dare gli ordini di vendita dei fondi oggi
i più lo faranno domani. i gestori eseguono il giorno dopo

Ciao solo,

non serve che la gente telefoni, e del resto i bond greci e portoghesi non sono molto diffusi fra il pubblico.

ti basta pensare che la gran parte dei fondi monetari per statuto non può possedere titoli sotto un certo rating, quindi downgrade = vendite ....
 
Ciao solo,

non serve che la gente telefoni, e del resto i bond greci e portoghesi non sono molto diffusi fra il pubblico.

ti basta pensare che la gran parte dei fondi monetari per statuto non può possedere titoli sotto un certo rating, quindi downgrade = vendite ....
attento paolo che la questione è ben più complessa

innanzitutto il messaggio è stato "fallimento grecia" e quindi la gente vende, in generale, azionario non le obbligazioni o i titoli di stato
il problema delle obbligazioni che tu dici di grecia e portogallo a rating basso, va rammentato che non era poi così basso fino a qualche mese fa e che quindi anche se in percentuali basse potevano essere presenti nei portafogli titoli dei fondi. poi i fondi operano su benchmark, e quando quello prevede una percentuale in un paese il gestore replica. ma il vero problema non sono i titoli di stato in portafoglio dei fondi, ma le obbligazioni di società e banche che hanno assets in quei paesi e nelle loro aziende. ad esempio unicredit, ma soprattutto le banche tedesche ne hanno tanti. e vuoi che nei portafogli fondi non ci siano obbligazioni hipovereiersbank o deustchebank???
 
attento paolo che la questione è ben più complessa

innanzitutto il messaggio è stato "fallimento grecia" e quindi la gente vende, in generale, azionario non le obbligazioni o i titoli di stato
il problema delle obbligazioni che tu dici di grecia e portogallo a rating basso, va rammentato che non era poi così basso fino a qualche mese fa e che quindi anche se in percentuali basse potevano essere presenti nei portafogli titoli dei fondi. poi i fondi operano su benchmark, e quando quello prevede una percentuale in un paese il gestore replica. ma il vero problema non sono i titoli di stato in portafoglio dei fondi, ma le obbligazioni di società e banche che hanno assets in quei paesi e nelle loro aziende. ad esempio unicredit, ma soprattutto le banche tedesche ne hanno tanti. e vuoi che nei portafogli fondi non ci siano obbligazioni hipovereiersbank o deustchebank???
per non parlare dei portafogli proprietà delle banche
 
GRECIA: GERMANIA PENSA A PRESTITI ANCHE PER 2011-12

(AGI) - Berlino, 28 apr. - La Germania sta pensando di assicurare alla Grecia prestiti, non solo per quest'anno, ma anche per il 2011-12. E' quanto prevede una bozza di legge in discussione a Berlino, di cui gia' ieri sono cominciate ad uscire le prime anticipazioni. .
 
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