solointraday
Forumer storico
considerazioni
comincio già a leggere in giro livelli di supporti rimbalzi meno di qua non si va si arriva qui recupera dow 14000 dow 3000
premesso che sono convinto che nessuno possa saperlo, e quindi tantomeno dire numeri, analizziamo il rialzo dal marzo 2009 e le sue caratteristiche, e soprattutto cerchiamo di ipotizzare le cause della correzione di ieri per usa e dax e nostra da qualche giornata.
la SCUSA è la grecia e il downgrade del portogallo. la scusa, così da individuare la pagliuzza su cui focalizzare l'attenzione delle masse. le borse scendono perchè la grecia è in difficoltà e la germania non vuole aiutarla perchè ha le elezioni: questo è in sintesi il messaggio, la causa, il problema che viene dato in pasto al mondo dagli organi di stampa teleguidati.
per come la vedo io il problema vero sta nel fatto che il mercato obbligazionario degli stati sovrani e delle corporate di tutto il mondo è deteriorato nelle fondamenta, con tassi di indebitamento che superano i profitti attuali e del prossimo futuro. la salita delle borse, dove ripeto è allocato meno del 25% dei soldi del mondo, è stato solo un tentativo, malsano a mio avviso, di trainare l'economia reale con la finanza mentre dovrebbe essere il contrario. ed il motivo è semplice, le banche hanno una esposizione finanziaria in media mondiale a leva 10, per cui il default delle stesse avrebbe portato al collasso anche degli stati sovrani, non delle sole banche.
se si va a vedere poi come sono salite le borse dal marzo 2009, soprattutto da luglio in poi, la cosa più evidente è la divergenza sui volumi che non hanno mai confermato il trend ma sono sempre aumentati e di tanto sulle correzioni. per cui il rialzo, almeno da luglio in poi, per me è stato artificiosamente pilotato nel tentativo di fare da traino alle economie sottostanti che invece non sono ripartite. nonostante i tassi a zero di usa giappone ed europa. ora premesso che le banche centrali hanno di fatto ben pochi margini di manovra oramai, bisogna sperare nella ripresa dei consumi che per partire però avrebbe bisogno di fiducia si, ma anche di prezzi bassi e molta molta liquidità. di liquidità non ce ne è più (se vedo l'M3 mi vengono i brividi) in quanto già tutta spesa per tappare i buchi finanziari, i prezzi scenderanno solo se le materie prime non continueranno a salire. la fiducia, bah, quella indotta potrebbe, speriamo di no, invertire rapidamente.
con questo quadro di insieme e la scarsa partecipazione dei più al grande rialzo va da se che se la situazione rimane tale quanto meno dovremmo tornare a normalizzare i valori di capitalizzazione borsistica delle società quotate per creare prezzi interessanti che con una ipotesi di ripresa e di fiducia da parte dei consumatori possa creare i presupposti per far affluire i risparmi in borsa. ma se tanto mi da tanto tali livelli passano per i valore degli assets a luglio agosto 2009. questo sempre che non intervengano fattori come quelli di grecia o piigs o default di multinazionali che hanno fatto il passo più lungo della gamba, evento che potrebbe essere anche difficile da gestire per una classe politicoeconomica capitanata dagli americani che per ora ha dato risposta solamente ai problemi di natura finanziaria
comincio già a leggere in giro livelli di supporti rimbalzi meno di qua non si va si arriva qui recupera dow 14000 dow 3000
premesso che sono convinto che nessuno possa saperlo, e quindi tantomeno dire numeri, analizziamo il rialzo dal marzo 2009 e le sue caratteristiche, e soprattutto cerchiamo di ipotizzare le cause della correzione di ieri per usa e dax e nostra da qualche giornata.
la SCUSA è la grecia e il downgrade del portogallo. la scusa, così da individuare la pagliuzza su cui focalizzare l'attenzione delle masse. le borse scendono perchè la grecia è in difficoltà e la germania non vuole aiutarla perchè ha le elezioni: questo è in sintesi il messaggio, la causa, il problema che viene dato in pasto al mondo dagli organi di stampa teleguidati.
per come la vedo io il problema vero sta nel fatto che il mercato obbligazionario degli stati sovrani e delle corporate di tutto il mondo è deteriorato nelle fondamenta, con tassi di indebitamento che superano i profitti attuali e del prossimo futuro. la salita delle borse, dove ripeto è allocato meno del 25% dei soldi del mondo, è stato solo un tentativo, malsano a mio avviso, di trainare l'economia reale con la finanza mentre dovrebbe essere il contrario. ed il motivo è semplice, le banche hanno una esposizione finanziaria in media mondiale a leva 10, per cui il default delle stesse avrebbe portato al collasso anche degli stati sovrani, non delle sole banche.
se si va a vedere poi come sono salite le borse dal marzo 2009, soprattutto da luglio in poi, la cosa più evidente è la divergenza sui volumi che non hanno mai confermato il trend ma sono sempre aumentati e di tanto sulle correzioni. per cui il rialzo, almeno da luglio in poi, per me è stato artificiosamente pilotato nel tentativo di fare da traino alle economie sottostanti che invece non sono ripartite. nonostante i tassi a zero di usa giappone ed europa. ora premesso che le banche centrali hanno di fatto ben pochi margini di manovra oramai, bisogna sperare nella ripresa dei consumi che per partire però avrebbe bisogno di fiducia si, ma anche di prezzi bassi e molta molta liquidità. di liquidità non ce ne è più (se vedo l'M3 mi vengono i brividi) in quanto già tutta spesa per tappare i buchi finanziari, i prezzi scenderanno solo se le materie prime non continueranno a salire. la fiducia, bah, quella indotta potrebbe, speriamo di no, invertire rapidamente.
con questo quadro di insieme e la scarsa partecipazione dei più al grande rialzo va da se che se la situazione rimane tale quanto meno dovremmo tornare a normalizzare i valori di capitalizzazione borsistica delle società quotate per creare prezzi interessanti che con una ipotesi di ripresa e di fiducia da parte dei consumatori possa creare i presupposti per far affluire i risparmi in borsa. ma se tanto mi da tanto tali livelli passano per i valore degli assets a luglio agosto 2009. questo sempre che non intervengano fattori come quelli di grecia o piigs o default di multinazionali che hanno fatto il passo più lungo della gamba, evento che potrebbe essere anche difficile da gestire per una classe politicoeconomica capitanata dagli americani che per ora ha dato risposta solamente ai problemi di natura finanziaria