UNO DOPO L'ALTRO ALLA CNBC
Cohen resta ottimista, a fine anno S&P 500 a quota 1300
Le previsioni della strategist di Goldman Sachs vengono spesso prese per le pinze, complici le sviste con cui a dovuto fare i conti. Ma da inizio anno l'esperta piu' rialzista di Wall Street non ha mai cambiato idea. Avra' ragione?
Pubblicato il 03 agosto 2010 | Ora 16:27
Fonte: WSI
Le sue previsioni non si sono sempre rivelate corrette, ma almeno ha dalla sua la costanza in quel che pensa e prevede. E' da inizio anno che Abby Choen, la strategist di Goldman Sachs famosa per essere tra i piu' rialzisti di tutta Wall Street, ha ribadito il target sull'S&P 500 per fine anno, visto a 1250-1300. Se cosi' fosse, rispetto ai livelli attuali ci sarebbe un incremento di circa il 15%.
Molti investitori "sono rimasti alla finestra", in attesa di capire che direzione prendere ma, ha commentato Cohen ai microfoni di Cnbc, stanno arrivando segnali positivi per l'economia Usa. Secondo la strategist, e' assai improbabile una doppia recessione, ma le spese in capitali devono continuare a crescere e quelle dei consumatori a stabilizzarsi.
Con il miglioramento dell'economia, Cohen si dice convinta che seguira' "un rialzo dei tassi di interesse". Cio' potrebbe sembrare controproducente per l'azionario "ma e' pura questione di fiducia nella ripresa stessa cosi' come degli utili societari", ha aggiunto.
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Come riportato da Cnbc, la "guru" sulla cui credibilita' sono ormai in molti a dubitare ha spiegato che sostegno ai listini Usa in generale arrivera' proprio dai conti societari al di qua e al di la' dell'oceano Atlantico. Negli ultimi giorni "abbiamo visto trimestrali americane non solo positive ma decisamente migliori delle attese", ha detto Cohen. L'esperta e' convinta che anche il miglioramento della congiuntura in Europa possa avere un impatto "estremamente favorevole" sugli Stati Uniti.
Cosa potrebbero fare gli investitori? Andare alla ricerca di "rendimenti in nuovi posti. Sappiamo ovviamente che i rendimenti, soprattutto nei titoli di stato, sono a livelli depressi". Infondo "i prezzi sui listini azionari continuano a sembrare attraenti".
Fed fara' scoppiare la "crisi finale" perche' sottovaluta la ripresa
Secondo l'analista Marc Faber la banca centrale Usa dovrebbe smetterla di stampare denaro. Misure di allentamento monetario alternative in vista gia' dal 10 agosto. Il consiglio e' di riempire i portafogli di azioni piuttosto che bond.
Pubblicato il 03 agosto 2010 | Ora 17:15
Fonte: WSI
Se continuera' a stampare denaro, la Federal Reserve fara' scoppiare una "crisi finale", perche' sottovaluta la solidita' dell'economia. Lo sostiene Marc Faber, l'analista autore di "The Gloom, Boom and Doom Report".
Gli investitori ribassisti almeno quanto Faber farebbero meglio a tenere in portafoglio titoli azionari piuttosto che obbligazioni.
In particolare perche' all'orizzonte vi sono nuove politiche di allentamento economico, con ogni probabilita' nella forma di acquisto di asset, gia' dal 10 agosto, data del prossimo incontro del comitato di politica monetaria della Fed.
"Gli investitori avrebberdo dovuto ascoltarmi quando dissi gia' sei mesi fa che la Fed avrebbe continuato a monetizzare. Continueranno a stampare e stgampare ancora finche' la crisi finale non fara' saltare in aria l'intero sistema", si e' lamentato Faber ai microfoni dell'emittente Usa Cnbc.
Il presidente della Fed Ben Bernanke non ha "alcuna idea di come l'economia si sta comportando e di dove andra'", con la Fed che ha "malinterpretato la solidita' dell'economia negli ultimi mesi".