FTSE Mib Futures solointraday - Cap. 1

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
il mondo s'è ribaltato
i cinesi in audi e ferrari ( vendutissime nel 2010), gli americani in 500 :lol::lol:

MOTORI
Il Wall Street Journal e la Cinquecento
alla conquista dell'America
Il prestigioso giornale Usa promuove l'utilitaria Fiat: «Auto elegante e piacevole»



Marchionne ha presentato la 500 negli Usa MILANO - Il Wall Street Journal promuove la Cinquecento, convinto che l'utilitaria che segna il ritorno della Fiat sul mercato statunitense, in quanto elemento di stile destinato soprattutto ad un pubblico femminile, «troverà una audience negli Stati Uniti». È questa la conclusione cui giunge Dan Neil, il columnist auto del quotidiano finanziario della Grande Mela, che lo scrive nell'edizione del weekend del Wsj.

ELEGANTE- Neil, che ha provato la Cinquecento in South Carolina, la trova elegante e piacevole da guidare, grazie alla sua ripresa, ma trova che manchi un po' di potenza per l'autostrada. Il critico auto aspetta quindi la commercializzazione del modello Abarth, con un motore turbo da 170 cavalli. Rispetto a quello europeo, il modello in vendita negli Usa presenta sedili più grandi e pesa qualche decina di chili in più, aumentandone un pò i consumi, rileva Neil. (Fonte: Ansa).

10 aprile 2011(ultima modifica: 11 aprile 2011)
 
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alle 17 chiacchiera evans
questo è quanto ha detto l'ultima volta ( traduzione google)
http://blogs.wsj.com/economics/2011/04/04/feds-evans-without-wage-hikes-little-inflation-pressure/
4 APRILE 2011, 17:34 ET
Fed Evans: Senza escursioni salariale, la pressione di gonfiaggio Little
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Testo
Con Lin Cynthia

Federal Reserve Bank di Chicago il presidente Charles Evans è diventato l'ultimo di aggiungere la sua voce alla cacofonia recente di chiacchiere Fed, dicendo asset purchase-programma della banca centrale è la probabile fine di giugno e "non sarebbe sorpreso" di vedere un aumento dei tassi si svolgono nel 2012.

Mentre l'economia statunitense è migliorato "abbastanza bene", in quanto lo scorso autunno, Evans ha detto in un'intervista alla CNBC che vorrebbe vedere ancora più forte crescita di posti di lavoro che include l'aumento dei salari al fine di stimolare l'inflazione a quello che considera un "appropriato" il 2% . Evans è un membro votante della fissazione dei tassi Federal Open Market Committee di quest'anno.

"Siamo a un punto percentuale troppo bassa [sull'inflazione]", Evans ha detto in un'intervista.

Il rilascio libri paga non agricoli Venerdì scorso ha sorpreso al rialzo, con l'economia aggiungendo 216.000 rispetto alle stime degli economisti 'di 195.000. Tuttavia, Evans vuole vedere le stampe in s 300.000 per una crescita sostenuta nei prossimi trimestri. Venerdì rapporto ha mostrato una crescita piatta dei salari.

"Le aziende pensano di essere della dimensione giusta per la crescita del business, considerata la domanda che si trovano di fronte", spiega Evans, "e fino a quando la domanda inizia davvero a superare dove sono oggi, io non credo che stiamo andando a concentrarsi sui lavoratori l'aggiunta ".

Senza una ripresa dei salari, l'inflazione sarà improbabile vedere significative pressioni al rialzo, anche se i prezzi alimentari e dell'energia sono in crescita, ha detto Evans. Ha detto che l'economia avrebbe bisogno di vedere queste pressioni si fanno strada attraverso aumenti dei prezzi del secondo turno, ma che egli "non cerca che a prendere piede".

"Non mi aspetto che l'inflazione a muoversi su tutto quanto", come i miei coetanei, Evans ha detto in un'intervista. "Fintanto che l'inflazione core è meno di 1,5%, abbiamo intenzione di continuare a sentirsi meglio di avere una politica accomodante in luogo di qualcosa di diverso da questo."

Sotto l'attuale politica accomodante, la banca centrale ha lasciato i fondi federali a zero allo 0,25% dal dicembre 2008, in collaborazione con il programma di governo 600 miliardi dollari vincolo di acquisto per iniettare liquidità nell'economia.

Evans ha detto che mentre lui aveva pensato l'economia avrebbe bisogno di più sostegno quando il secondo round di "allentamento quantitativo" è stata lanciata, egli ritiene che ora $ 600 miliardi "molto probabilmente il numero giusto." Il programma è previsto per fine giugno.

Ma senza segni di effetto dell'inflazione e delle abitazioni secondarie ancora in modalità di recupero, alla fine di "quantitative easing" sarà improbabile essere seguito da un aumento dei tassi immediato.

"$ 600 miliardi a sufficienza, ma fino a quando agiamo per ritirare la liquidità, il calcio è ancora di sostegno dell'economia", spiega Evans. Ha detto che "non sarebbe sorpreso" se un aumento dei tassi di interesse arriva nel 2012, anche se lui è "mantenere la mente aperta".
 
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son parecchio strani gli usa oggi, alla vigilia della trimestrale del loro alcoa
chissà che non stiano apparecchiando una sorpresona di quelle memorabili

magari fanno i conti tutti insieme per togliersi il dente e incassare, oro brent usd ....
 
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questi son tutti matti
in europa a lasciarci soli, noi anche solo a pensare di uscire dall'ue
a parte che non penso che la merkel si stia strappando i capelli all'ipotesi di una nostra uscita, c'è da farsi venire il leggerissimo sospetto che qualcuno all'estero ce l'abbia con i nostri governanti. così, a occhio e croce

PER I 27 NON C'È ANCORA UNA FORTISSIMA PRESSIONE DI MIGRANTI DAI PAESI IN CONFLITTO
«Permesso agli immigrati è prematuro»
Maroni: «Che senso ha restare nella Ue?»
Sfogo del ministro dell'Interno: «L'Europa ci lascia soli». Dagli altri Paesi no alla linea portata avanti dal governo



Il ministro dell'Interno Roberto Maroni a colloquio con il ministro dell'Interno tedesco Hans Peter Friederich (Afp) MILANO - Niente da fare. La Ue boccia la linea italiana sugli immigrati. È «prematuro» decidere l'attivazione della direttiva 55 del 2001 sulla protezione temporanea per i profughi dai paesi del Nord Africa: la proposta italiana di attivarla per far fronte all'emergenza immigrazione è stata respinta dal Consiglio Ue, come ha confermato la Commissaria per gli Affari Interni, Cecilia Malmstrom. «La maggioranza dei Paesi ritiene che la direttiva può essere utilizzata ma che non siamo ancora al punto di farlo». Condizione necessaria è infatti che ci sia una fortissima pressione di migranti da Paesi in conflitto: «Non ci troviamo ancora in una situazione tale da far scattare il meccanismo - ha ribadito Malmstrom.
LO SFOGO DI MARONI E FRATTINI - Amara la prima reazione del ministro italiano dell'Interno, Roberto Maroni: nell'emergenza immigrazione l'Italia «è stata lasciata sola» dall'Europa e quindi «mi chiedo se abbia un senso continuare a far parte dell'Unione europea. «È stato un incontro deludente - ha aggiunto il ministro - e la linea passata è quella che l'Italia deve fare da sola. La riunione - si è conclusa con un documento, sul quale c'è stata la mia astensione, che non prevede alcuna misura concreta. Noi, quando c'è stato bisogno, abbiamo espresso la nostra solidarietà verso la Grecia, l'Irlanda e il Portogallo. Ma a noi, in questa situazione di grave emergenza, ci è stato detto "cara Italia, sono affari tuoi e devi fare da sola"». Le critiche, ha precisato Maroni, non sono rivolte tanto alla Commissione Ue, quanto ai governi degli altri Stati membri. Nessun commissario ha infatti eccepito sul rilascio dei permessi da parte dell'Italia. «Ma questa - ha osservato il ministro - è una magra consolazione rispetto alla delusione di aver visto ancora una volta i paesi dell'Unione europea assolutamente indisponibili ad attuare misure concrete di solidarietà. La commissaria Malmstrom, cui va il mio apprezzamento e ringraziamento, è invece molto attiva nei limiti delle possibilità della Commissione». Dure anche le parole del ministro degli Esteri, Franco Frattini: «Volevamo porre all'Europa il tema dell'immigrazione come un tema globale da affrontare insieme. È mancata la politica, l'Ue non è riuscita a parlare con una voce sola. L'Europa resti con il suo egoismo, noi troveremo altre soluzioni».

SPAGNA E GERMANIA - «Non possiamo accettare - aveva spiegato il ministro dell'Interno tedesco Hans Peter Friederich nel corso della riunione con i suoi colleghi europei in Lussemburgo - che immigrati economici in gran numero vengano in Europa passando per l'Italia. Constatiamo - ha detto Friedrich - che gli italiani stanno concedendo dei permessi di soggiorno provvisori che "de facto" permettono ai migranti di venire in Europa. I francesi stanno rafforzando i controlli, e l'Austria ci sta riflettendo. Non sarebbe nell'interesse dell'Europa - ha sottolineato il ministro tedesco - essere costretti a introdurre nuovi controlli alle frontiere; speriamo che gli italiani compiano il loro dovere». Per Friederich l'Italia starebbe così infrangendo lo spirito di Schenghen. «Dobbiamo fare in modo - ha aggiunto - che la situazione migliori nei Paesi di origine (dei migranti, ndr) e che controlli rigorosi da parte di Tunisia e Italia evitino che i migranti vengano in Europa». «La Commissione ha ragione», ha osservato, da parte sua, il ministro dell'Interno spagnolo Rubalcaba. «Non si può attivare la clausola di solidarietà di fronte a questa situazione. I migranti tunisini - ha sottolineato il ministro spagnolo - sono illegali, e bisogna riportarli in Tunisia». All'obiezione dei cronisti circa la mancanza di volontà di Tunisi di riprenderli, Rubalcaba ha risposto: «Deve accettarli». Lo spagnolo si è detto «favorevole al fatto che l'Europa resti una regione d'asilo, uno spazio in cui quelli che hanno problemi possono venire e trovare la libertà, ma bisogna dire chiaramente che gli immigrati illegali devono tornare a casa loro; quelli arrivati dalla Tunisia - ha insistito il ministro spagnolo - sono per la maggior parte migranti economici e non hanno diritto all'asilo».

MALTA - La proposta dell'Italia e di Malta di attivare la direttiva sulla protezione temporanea dei rifugiati «non è passata» ha spiegato successivamente il ministro degli Interni maltese, Carmelo Mifsud Bonnici. «Ogni Stato membro - ha aggiunto il ministro di Malta - è rimasto sulle sue posizioni», con una larghissima maggioranza contraria all'attivazione delle norme in questione.

Redazione online
11 aprile 2011
© RIPRODUZIONE RISERVATA
 
Bene. Non dico uscire dall'Europa, ma nemmeno fare i fessi.
Non me ne frega di Berlu e governo, ma di fare la figura del pirla, non mi va.
Quindi, intanto, stop uso basi per attacco Libia, come minimo!
 
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