FTSE Mib Futures solointraday - Cap. 2

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Banche centrali in soccorso dei mercati? Oltre ai rumor c'è di più

Oggi, 12:19

Potrebbe di nuovo essere arrivato il turno delle banche centrali.

La volatilità che guida i listini, l’incertezza permanente della politica europea e i dubbi sempre più concreti sulla presenza della Grecia nell’Euro fanno sì che sul mercato si stia progressivamente facendo strada l’idea che solo un evento straordinario o un taglio dei tassi d’interesse potrebbe aiutare a spezzare l’impasse.

La pressione per un intervento è naturalmente soprattutto in capo alla Bce, ma anche la Cina potrebbe essere della partita. Secondo quanto raccolto da Finanza.com, il movimento al rialzo di oggi dei mercati europei sarebbe da attribuire a rumor circolanti sul mercato relativi a un intervento sui coefficienti di riserva in Cina nel week-end. Ma tra le varie voci non confermati di questi giorni c’è anche quella di un intervento coordinato di più banche centrali. L’ultima azione di questo tipo risale al novembre 2011, in una fase di tensione per certi versi simile a quella che è stata attraversata negli scorsi giorni. E forse per questo l'indiscrezione ha trovato terreno fertile nella fantasia degli investitori sebbene venga rilanciata puntualmente a ogni correzione degli indici azionari.

Di vero c’è però che gestori e analisti sono tornati a parlare con insistenza di interventi delle banche centrali.

In un report pubblicato nella serata di ieri gli analisti di Morgan Stanley sottolineano che proprio una Bce più aggressiva o un ruolo dell'Eurotower come prestatore di ultima istanza sarebbero due delle cinque risposte politiche che potrebbero limitare l'aggravarsi della crisi in Europa.

Il team di economisti di Exane BNP Paribas guidato da Pierre Olivier Beffy ha invece pubblicato un update dell'outlook economico globale per spiegare che "eccetto in caso di un forte shock di mercato, difficilmente si assisterà ad un intervento della BCE” e che "l'organismo potrebbe reagire in caso di un significativo appiattimento delle curve dei rendimenti dei paesi periferici causate da segnali di corsa agli sportelli o da rinnovate preoccupazioni sulla dimensione della ricapitalizzazione delle banche”.

Sempre secondo gli economisti di Exane l’Eurotower avrebbe diverse opzioni tra cui scegliere, ma l'unica soluzione efficace per far fronte alla crisi del debito sovrano sarebbe quella di abbassare i tassi di interesse reali. E il modo migliore per raggiungere questo obiettivo sarebbe "un calo dei tassi di interesse da parte della BCE che dovrebbe promuovere una crescita nominale attraverso un Quantitative Easing”, sulla scia di quelli già varati dalla Federal Reserve. "Tuttavia – concludono gli economisti” vista la riluttanza dell'organismo a tagliare i tassi in quanto considerata come una violazione al suo mandato, è probabile che alla fine si opterà per un ulteriore LTRO (Long Term Refinancing Operation) a lungo termine.

Anche per Greg Fuzesi di Jp Morgan la Bce sarà costretta ad intervenire nuovamente. Secondo la visione dell’analisti nei prossimi mesi l’Eurotower taglierà ulteriormente il costo del denaro e farà ancora ricorso ai finanziamenti di lungo termine (LTRO). "La debolezza del manifatturiero –si legge in una nota- incrementerà la pressione sulla Banca centrale, nonostante questa ritenga di aver fatto molto per sostenere l’economia del Vecchio continente”. Fuzesi ritiene che a giugno la Bce estenderà le misure di rifinanziamento a breve mentre a luglio potrebbe annunciare una nuova LTRO ad un anno. "Oltre a questo, ci attendiamo che il costo del denaro sia tagliato di 25 punti base nel meeting in programma per settembre”.

C’è poi anche chi, come Tim Stevenson, gestore del Fondo Henderson Global Investors Pan European Equity, solo ieri ha scritto che "nelle prossime settimane assisteremo a un intervento sui mercati senza precedenti, probabilmente dopo le elezioni parlamentari francesi e le elezioni in Grecia (17 giugno)”.

Marco Barlassina

Fonte: Finanza.com
 
e che a giugno se va come deve andare io chiudo lo short e ribalto questa e la mia operativita
senza se e senza ma

gli sghei ie i me


by by
 
Il Tesoro ha disposto per fine mese una nuova emissione di titoli di Stato. Le date da ricordare sono il prossimo 28 maggio quando andranno in asta fino a 3,5 mld di Ctz e 750 mln di BTP?i, mentre il 29 ...
Titoli di Stato: nuove aste di Bot e Ctz. Appuntamento il 28 e 29 maggio. I dettagli - Yahoo! Finanza Italia


Il Ministero del Tesoro ha annunciato di aver indetto per mercoledì prossimo, il 30 maggio, l'emissione di Buoni del Tesoro Poliennali con scadenza 2017 per 2,5-3,5 miliardi di euro e di Btp 2022 per 2-2,75 miliardi

http://it.finance.yahoo.com/notizie/italia-tesoro-30-maggio-in-162800393.html
 
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Banche centrali in soccorso dei mercati? Oltre ai rumor c'è di più

Oggi, 12:19

Potrebbe di nuovo essere arrivato il turno delle banche centrali.

La volatilità che guida i listini, l’incertezza permanente della politica europea e i dubbi sempre più concreti sulla presenza della Grecia nell’Euro fanno sì che sul mercato si stia progressivamente facendo strada l’idea che solo un evento straordinario o un taglio dei tassi d’interesse potrebbe aiutare a spezzare l’impasse.

La pressione per un intervento è naturalmente soprattutto in capo alla Bce, ma anche la Cina potrebbe essere della partita. Secondo quanto raccolto da Finanza.com, il movimento al rialzo di oggi dei mercati europei sarebbe da attribuire a rumor circolanti sul mercato relativi a un intervento sui coefficienti di riserva in Cina nel week-end. Ma tra le varie voci non confermati di questi giorni c’è anche quella di un intervento coordinato di più banche centrali. L’ultima azione di questo tipo risale al novembre 2011, in una fase di tensione per certi versi simile a quella che è stata attraversata negli scorsi giorni. E forse per questo l'indiscrezione ha trovato terreno fertile nella fantasia degli investitori sebbene venga rilanciata puntualmente a ogni correzione degli indici azionari.

Di vero c’è però che gestori e analisti sono tornati a parlare con insistenza di interventi delle banche centrali.

In un report pubblicato nella serata di ieri gli analisti di Morgan Stanley sottolineano che proprio una Bce più aggressiva o un ruolo dell'Eurotower come prestatore di ultima istanza sarebbero due delle cinque risposte politiche che potrebbero limitare l'aggravarsi della crisi in Europa.

Il team di economisti di Exane BNP Paribas guidato da Pierre Olivier Beffy ha invece pubblicato un update dell'outlook economico globale per spiegare che "eccetto in caso di un forte shock di mercato, difficilmente si assisterà ad un intervento della BCE” e che "l'organismo potrebbe reagire in caso di un significativo appiattimento delle curve dei rendimenti dei paesi periferici causate da segnali di corsa agli sportelli o da rinnovate preoccupazioni sulla dimensione della ricapitalizzazione delle banche”.

Sempre secondo gli economisti di Exane l’Eurotower avrebbe diverse opzioni tra cui scegliere, ma l'unica soluzione efficace per far fronte alla crisi del debito sovrano sarebbe quella di abbassare i tassi di interesse reali. E il modo migliore per raggiungere questo obiettivo sarebbe "un calo dei tassi di interesse da parte della BCE che dovrebbe promuovere una crescita nominale attraverso un Quantitative Easing”, sulla scia di quelli già varati dalla Federal Reserve. "Tuttavia – concludono gli economisti” vista la riluttanza dell'organismo a tagliare i tassi in quanto considerata come una violazione al suo mandato, è probabile che alla fine si opterà per un ulteriore LTRO (Long Term Refinancing Operation) a lungo termine.

Anche per Greg Fuzesi di Jp Morgan la Bce sarà costretta ad intervenire nuovamente. Secondo la visione dell’analisti nei prossimi mesi l’Eurotower taglierà ulteriormente il costo del denaro e farà ancora ricorso ai finanziamenti di lungo termine (LTRO). "La debolezza del manifatturiero –si legge in una nota- incrementerà la pressione sulla Banca centrale, nonostante questa ritenga di aver fatto molto per sostenere l’economia del Vecchio continente”. Fuzesi ritiene che a giugno la Bce estenderà le misure di rifinanziamento a breve mentre a luglio potrebbe annunciare una nuova LTRO ad un anno. "Oltre a questo, ci attendiamo che il costo del denaro sia tagliato di 25 punti base nel meeting in programma per settembre”.

C’è poi anche chi, come Tim Stevenson, gestore del Fondo Henderson Global Investors Pan European Equity, solo ieri ha scritto che "nelle prossime settimane assisteremo a un intervento sui mercati senza precedenti, probabilmente dopo le elezioni parlamentari francesi e le elezioni in Grecia (17 giugno)”.

Marco Barlassina

Fonte: Finanza.com
quando lo faranno sarà da considerarlo. fino a quando stanno fermi meglio non ascoltare le voci perchè in questi mesi di campagne elettorali non sarà facile per i politici e i banchieri farle passare certe cose. e poi non c'è da dimenticare che l'anno scorso fecero un tam tam di portata simile sull'aumento del tetto del debito fiscale proprio di questi tempi mantenendo il mercato in range con giornate proprio come quella di oggi. e l'accordo lo trovarono il 2 agosto 2011
 
quando lo faranno sarà da considerarlo. fino a quando stanno fermi meglio non ascoltare le voci perchè in questi mesi di campagne elettorali non sarà facile per i politici e i banchieri farle passare certe cose. e poi non c'è da dimenticare che l'anno scorso fecero un tam tam di portata simile sull'aumento del tetto del debito fiscale proprio di questi tempi mantenendo il mercato in range con giornate proprio come quella di oggi. e l'accordo lo trovarono il 2 agosto 2011

anche i ciclisti sono quasi convinti di piccolo up 1/2 gg. poi giu' come da schema
sopra mi confonede il fatto che tengono lo spread alto x le emissioni di settim. prox.:-?
 
penso che sia difficle dire dove siamo


visto e considerato che ce dissalineamento totale con indici chi sull aprte alata come yahchis
e chi sualla parte bassa come noi europei


e credo che ci volglia un allineamnto con un min ugulae che attuialmente manca
già
e sono sempre più convinto che ci potremmo allineare come nell'estate 2007 quando noi in primavera anticipammo la discesa nell'ordine di dax e spoore
 
anche i ciclisti sono quasi convinti di piccolo up 1/2 gg. poi giu' come da schema
sopra mi confonede il fatto che tengono lo spread alto x le emissioni di settim. prox.:-?
lo spread a forza di tenerlo alto ( ma è il rendimento vicino al 6% che è preoccupante ) si sta cronicizzando. e meno male che era colpa del precedente governo il rendimento alto per mancanza di fiducia: ora di monti tutti si fidano, le tasse ce le ha aumentate, il bilancio ( almeno a quanto dicono) anno prima anno dopo pare che lo porteranno in pareggio ( però se penso al rapporto debito/pil mi domando come facciano a fare certe dichiarazioni ottimistiche quando basterebbe chiedere a un bambino delle elementari che succede ad una frazione se scende il denominatore) ma il rendimento sempre altissimo rimane. e con 2000 miliardi di debito via via da rinnovare .....
 
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