Sono finiti i soldi

Boh, secondo me era "normale" pensarla così. Una quota non trascurabile di bambini moriva nel primo anno, altri seguivano a breve...
Si era un po' più simile a degli animali (non ai pesci, che fanno migliaia di uova). Passato il dispiacere, la vita doveva andare avanti.
Altri tempi.

e fu così che nacque la generazione dei NON AMATI
 
dovete smetterla di rimpiangere il passato ma rassegnarvi alle impollinazioni naturali.

tanto è già scritto in cielo e così sarà
 
No... il problema è molto più "banale". La mortalità infantile è zero virgola.

Quindi nessuno pensa più "meglio che faccio un'altra figlio perché se muore uno me ne resta un altro".

Tuttavia resta la mortalità per disgrazia e quindi avendo un solo figlio da proteggere può derivare l'iperprotettività.
questa cosa mi fa tornare in mente un fatto che mi raccontava mio padre.
Erano 5 figli, due maschi e tre femmine.
Mio nonno per far studiare almeno un figlio, mise mio padre in collegio, perche non c'erano i mezzi per andare e tornare.
Lì un suo compagno di scuola fu colpito dallo sparo di un fuciletto a piombini, contrabbandato all'interno da un altro ragazzo. Nonostante fossero in inverno, quindi con cappotto e tutto, venne ferito lievemente nel dorso.
La ferita si infettò e il ragazzo dopo settimane, morì, per una scalfittura.
"Ed era figlio unico", concludeva mio padre, come monito a non fare gli scemi con i nostri fuciletti.

Questo per ricollegarmi al discorso di Ignatius sulle cellule della memoria occupate da ricordi inutili.
 

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