Sorin: due consiglieri si dimettono, Exane si aspetta un trimestre difficile - MilanoFinanza.it
I consiglieri di amministrazione di Sorin, Roberto Giay e Ugo Smiraglia, hanno presentato le dimissioni per ragioni personali, con effetto da oggi. Al momento delle dimissioni, entrambi non detenevano azioni Sorin. Il cda della società si è riservato di assumere le determinazioni del caso. Se ne parlerà sicuramente durante il board già convocato per il prossimo 30 ottobre per analizzare i conti del terzo trimestre.
Proprio oggi gli analisti di Exane Bnp Paribas in un report hanno detto di aspettarsi un terzo trimestre difficile per Sorin, tanto che hanno limato il prezzo obiettivo da 2,5 euro a 2,35 euro, confermando comunque la raccomandazione outperform, per riflettere un impatto più negativo del tasso di cambio rispetto a quanto previsto in precedenza e il richiamo dal commercio (una tantum) del farmaco Perceval.
Per Exane nel trimestre i ricavi cresceranno dello 0,4%, corrispondente a una crescita organica di circa il 2%, in linea con la parte bassa della guidance (tra il 2% e il 4%). Questo nonostante la perdita di 2,5 milioni di euro attesa dalla decisione di interrompere la produzione di Perceval, a cui si sommerà una perdita di 2 milioni nell'ultimo squarcio dell'anno. A causa di un batterio, infatti, la società ha richiamato circa 30 valvole meccaniche, decidendo di spostare la produzione dall'Italia agli Stati Uniti, con un impatto negativo di 4-5 milioni di euro sui ricavi e sull'utile di quest'anno.
A fine anno l'utile netto rettificato dovrebbe così scendere a 52,9 milioni di euro, dai 61,6 milioni del 2013, per poi tornare a salire a 63,7 milioni nel 2015 e a 74 milioni nel 2016. L'utile per azione è stato tagliato del 15% quest'anno a 0,11 euro e del 9% il prossimo a 0,13 euro (invariato a 0,15 euro nel 2016). "Tuttavia, la ricaduta è limitata dato che nessun paziente ha subito danni e l'azienda si è salvaguardata, intraprendendo il richiamo volontario", hanno spiegato gli analisti di Exane.
Per quanto riguarda i rischi valutari, invece, Sorin ha già coperto il 75% della sua esposizione allo yen giapponese e il 25% di quella al dollaro americano per il prossimo anno. Se i tassi di cambio resteranno sui livelli attuali, i benefici generati dalla creazione della maggior parte dei ricavi al di fuori della zona euro si vedranno soprattutto nel 2016. Comunque gli esperti hanno confermato la raccomandazione positiva sul titolo, dal momento che scambia a sconto (price/earning 2015 di 12,6 volte ed enterprise value/ebit di 9 volte) rispetto ai competitor, rendendo interessante la valutazione.
Infine, il forte recupero della crescita atteso nel quarto trimestre, grazie al lancio in Giappone di un pacemaker e all'approvazione di Perceval negli Stati Uniti, saranno catalizzatori importanti per il titolo, che dovrebbe sovraperformare il mercato nel primo semestre del prossimo anno.
A Piazza Affari l'azione Sorin oggi sale del 2,75% a 1,72 euro incurante anche del fatto che i tagli da 4 miliardi di euro a carico delle regioni previsti dalla legge di stabilità 2015 potrebbero coinvolgere la spesa sanitaria, nonostante il recente accordo raggiunto dal ministero della salute con le regioni (patto per la salute).
Per Sorin il fatturato in Italia vale circa il 10% dei ricavi totali del gruppo. Tra l'altro, dalle ultime comunicazioni Consob relative alle variazioni di quote rilevanti oggi è emerso che lo scorso 14 ottobre Norges Bank ha ridotto la propria partecipazione in Sorin dal 2,017% all'1,998%.