Soros & Co hanno comprato

JOACKIN

joakin
  • 02 Marzo 2010 15:09
  • argomento: Fondamentali
  • Cari amici,

    L'articolo postato da ...... pecca effettivamente di alcune semplificazioni, ma essendo rivolto ad un pubblico "indistinto", ossia in maggioranza dotato di una cultura finanziaria modesta, è già molto meritevole perchè spiega tante cose riguardo ai CDS in maniera più chiara ed efficace rispetto alla quasi totalità della media dell' informazione che mi è capitato di leggere negli ultimi mesi ed ancora prima, quando scoppiò la inizialmente sottovalutata crisi 2007/2008.

    Alcuni passi peccano di aggiornamento, è vero, e guardano al comportamento di quanti, individuati genericamente come "Soros" (e qui il discorso sarebbe lungo), come se stessero agendo analogamente a quanto avvenuto nel 1991/92 contro Lira, Sterlina e l' allora SME.

    Quando si dice:

    Sebbene strutturalmente non sia vero che i greci siano messi peggio del solito , guarda caso Soros & Co hanno comprato (anche sottocosto, come stanno facendo col debito pubblico italiano) dei titoli greci e se necessario possono rivenderli al ribasso per l'uopo.
    Una volta fatto questo, tutti quelli che hanno investito nei titoli greci hanno comprato dei titoli di swap sul debito greco. MA non solo: poiche' si presume che un default greco farebbe abbassare il valore dell'euro, allora si vendono anche assicurazioni riguardo al fatto che l'euro svaluti.


    1. Chi si occupa di finanza sa benissimo che oramai non è più necessario comprare qualche assets per poi poterlo rivendere, deprimendone il valore.
    Ci sono decine di strumenti assortiti e soprattutto privi di controllo e regolazione, che consentono di vendere direttamente al ribasso (short) qualunque cosa che non si possiede, nella speranza (o certezza, vedi oggi Grecia e prima Bear S. o Lehman, prima ncora crisi Asiatica 1998, nessuno se la ricorda più, andrebbe ristudiata) che i prezzi crollino o si azzerino, con guadagni conseguenziali.

    2. I problemi sub 1, si collegano al secondo periodo qui riportato dell' articolo. I CDS vengono comprati anche e soprattutto da quanti non posseggono affatto l' asset da proteggere, ma con puro fine speculativo.
    Com'è noto un future può servire alla copertura di un portafoglio sottostante al derivato (utilizzo sano dei derivati), oppure servire a fare trading puro e scollegato da qualunque portafoglio sottostante, idem per opzioni ed altri derivati più sofisticati (utilizzo potenzialmente meno sano o del tutto devastante se lo si fa su mercati non regolamentati).

    Attualmente i CDS e mille altre diavolerie che abbiamo conosciuto in questi anni di crisi dei Mutui, sono costruiti, scambiati e fanno fare utili (o perdite) immense in assenza di qualsiasi regolamentazione, non esistendo mercati regolamentati (con controli di Autorità terze e regole da rispettare, casse di Compensazione, marginazioni etc., ma potendo essere scambiati liberamente tra due soggetti che sono d'accordo nel farlo. PUNTO.

    Il devastante è che questo scambio fra due "intermediari" (ma possono essere soggetti privati qualunque che si "divertono" così, oppure meno innocentemente, appartengono allo stesso Gruppo, ma sono situati formalmente in zone teritoriali lontanissime, pur se si trovano in realtà in due stanze di ufficio adiacenti) diviene di pubblico dominio, va sui giornali e viene sbandierato ai quattro venti ( i CDS sulla Grecia hanno raggiunto i 400 punti base sopra la Germania, titoli in prima pagina ).

    Con le vendite naked, poi vietate, e l' eliminazione dell' up-tick rule, si sono mandati i mercati finanziari di mezzo mondo nel panico per tutto il 2008, finchè qualcuno, che ne STAVA approfittNDO per far fuori un pò di concorrenza (a pensar male si fa peccato, ma raramente ci si sbaglia), ha visto che forse il gioco stava scappando di mano e si doveva intervenire.

    Detto fatto. A distanza di appena un anno, il mercato bancaro-finanziario fa oggi i più grossi utili della sua storia, mentre all' inizio del 2009 era sull' orlo della bancarotta.

    Oggi (2010) stiamo assistendo ad una riedizione del Film, aggiornato e corretto in 3D (consentitemi la divagazione cinematografica), visto che l' attenzione di Politici e Vigilanza (gravemente colpevoli per quanto avvenuto nel 2008, ma poi divenuti "salvatori della Patria" con i soldi dei Contribuenti - sempre il vecchio vezzo di farsi belli con il kiulo degli altri), si è appuntata contro i Manager Ingordi, i super-bonus, tassare gli utili da trading ed amenità simili (rispetto al cuore dei problemi), mentre di regole VERE non se ne parla, neanche di far rispettare quelle già esistenti e di mandare a casa coloro che gia due anni fa, non le hanno fatte rispettare.

    Ovvio che chi fa Finanza di mestiere vuole e spesso DEVE fare utili. Non siamo Angeli.

    Le Autorità di Vigilanza ed i "politici" dovrebbero fare i controllori del Mercato, ma anche oggi sono assenti ed anzichè stare al passo, e ne avrebbero tutti gli strumenti legali e tecnici, si interviene solo sulle emergenze (vedi Grecia, Portogallo), con provvedimenti non strutturali, come sarebbe la regolamentazione ed il controllo della marea di derivati esotici, che rimangono incredibilmente privi di qualsiasi verifica perchè non necessaria o complessa (così testualmente Geithner qualche mese fa ad un' adizione al Congresso), ma continuando con le pezze, un giorno dopo l' altro ed emergenza dopo emergenza.

    Gli stessi giochi avvengono da anni sulle Commodity, Oil e Gold in particolare, dove gli scambi con un retrostante "fisico" sono oramai credo al 10% del totale, mentre il resto è speculazione pura. I prezzi però impattano con l' economia reale, ancora una volta, ed oggi non sappiamo se, in una fase di recessione conclamata, il prezzo di USD 80 dell' Oil sia reale o manipolato, drogato, condizionato, dal 90% di scambi che con l' Oro nero fisico non hanno niente a che fare, ma servono oramai spessissimo a condizionare anche altri valori finanziari, Borse Valori azionarie ed Obbligazionarie, Valute, di ben altro spessore e valore, etc.

    Il discorso sarebbe ancora lungo, ma se non viene fatto nulla di strutturale, è evidente che i tanti "noti" ci stanno guadagnando parecchio e spingono perchè queste modifiche strutturali, ( parlo solo di mercati regolamentati dove scambiare qualsiasi derivato, di verifiche sill' affidabilità degli intermediari, sulla proprietà di due soggetti che si scambiano contratti, non di economia Sovietica o Cinese, per carità), non vengano realizzate, anzi non se ne discuta affatto......

    Meditate, gente Meditate
 
Derivati:Eurozona Punta Dito Contro Cds, La Cima Dell'Iceberg (Il Punto)







venerdì, 12 marzo 2010 - 11:20
(ASCA) - Roma, 12 mar - Lettera congiunta di Angela Merkel, cancelliere della Germania, Nicholas Sarkozy, presidente della Francia, Jean-Claude Juncker, presidente dell'Eurogruppo e Nicholas Papandreou, premier greco, sul tema dei derivati non regolamentati (Over-the-counter). Missiva indirizzata al presidente della Commissione Ue, Jose' Manuel Barroso e al presidente di turno della Ue, Jose' Luiz Zapatero, in cui si punta il fucile soprattutto contro i Cds (Credit Default Swaps), cioe' sui quei derivati utilizzati dagli investitori per assicurarsi contro l'insolvenza degli emittenti di obbligazionari. Strumenti che hanno messo in ginocchio la Grecia provocando un deciso aumento dei rendimenti dei titoli di stato di Atene e dunque del costo del finanziamento del debito pubblico ellenico. Si chiede la messa al bando dei Cds ''nudi'' (naked), cioe' quelli che vengono utilizzati senza alcuna relazione con la copertura del rischio di insolvenza. Ad esempio, l'investitore compra il Cds sulla Grecia senza possedere alcun titolo di stato di Atene, quindi la finalita' dell'investimento non e' la copertura del rischio ma solo la speculazione, una sorta di ''dress to kill'', un vestito per uccidere. In realta', se i Cds fossero standardizzati e dunque trattati in Borse regolamentate, non si capisce la ragione di mettere al bando quelli ''nudi',cioe' quelli altamente speculativi. Nelle borse merci di tutto il mondo si trattano ogni giorno derivati (future), su mais, petrolio, rame, caffe, pancetta di maiale, ma gli investitori non compreranno mai effettivamente queste merci, si limitano a speculare sul prezzo e, spesso, non conoscono nemmeno il colore della pianta del caffe'. Una volta regolamentati attraverso la ''clearing house'' (stanza di compensazione), i Cds nudi divengono liquidi e liquidabili per definizione, come i future sulle commodity. Nell'attacco ai Cds si riscontra forse una vena di ''populismo'', si tratta di trovare il colpevole da offrire in pasto all'opinione pubblica? Piu' che un pranzo, al massimo un ''petit dejeneur''. Secondo i dati pubblicati dalla Banca dei regolamenti internazionali, a giugno 2009 il valore del mercato dei derivati Over-the-counter era pari a 605.000 miliardi di dollari. I Cds valgono circa 60 mila miliardi di dollari, una cifra pari all'intero Pil mondiale, ma appena il 10% dell'intero mondo dei detrivati non regolamentati. I 4 leader europei propongono allora di concentrare gli scambi di tutti i derivati nelle Borse con stanze di compensazione centralizzate, che annullino il rischio di controparte. Una strada meno facile della scorciatoia su soli Cds, basti pensare all'obbligo di standardizzare i prodotti, ma decisamente piu' ambiziosa. La regolamentazione globale su tutti derivati dovra' pero' fare i conti non solo con la potente lobby delle banche di investimento, ma soprattutto con Londra e Washington che, proprio sulla deregulation, hanno costruito la fortuna delle loro piazze finanziarie.
 

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