SPECIALE E' CHI ASCOLTA LE TUE PAURE E LE TRASFORMA IN CORAGGIO

Un dossier nelle mani dell'agguerrito consigliere di Vigilanza Rai, Michele Anzaldi (renziano del Pd, ma mai tenero con viale Mazzini) riporta l'elenco dettagliato delle nomine di Campo Dall'Orto in soli otto mesi dal suo insediamento.
Si tratta delle assunzioni a tempo indeterminato e determinato, senza contare i consulenti e collaboratori presi da «Campo» molto spesso dalla galassia Mtv o La7, le tv da cui proviene proprio il dg Rai.
In tutto i dirigenti assunti (in un'azienda che già ne conta 296, oltre a 150 funzionari di alto livello, 1.600 giornalisti e più di 11mila dipendenti) negli ultimi mesi sono ben 19, di cui 8 a tempo indeterminato e gli altri 11 a tempo determinato.
E non sono dirigenti a caso, ma i top manager delle principali aree aziendali nonché editoriali, il cuore cioè dell'azienda.
 
A capo dell'ufficio legale è stato ingaggiato Pierpaolo Cotone, avvocato proveniente da Bnl, 65 anni (quindi prossimo alla pensione),

poi c'è Cinzia Squadrone come nuovo direttore marketing Rai, proveniente da Discovery Italia dove era responsabile dello sviluppo del brand del gruppo.

Quindi c'è la renziana (ma prima era bersaniana, finché Bersani è stato segretario del Pd) Daria Bignardi, chiamata a dirigere RaiTre (tempo determinato, pare attorno ai 280mila euro di stipendio),

suo vice sarà un altro esterno, Alessandro Lostia, ex responsabile dei programmi di La7.

Mentre per guidare RaiDue è stata assunta un'altra esterna, Ilaria Dallatana, già amministratore delegato di Magnolia tv.

Poi, sempre nell'area editoriale, c'è il trio Carlo Verdelli (direttore informazione Rai, quindi sopra i tg), con i suoi due vice, l'ex firma di Repubblica Francesco Merlo e Diego Antonelli dall'Ansa.
Tutti e tre a tempo determinato. Il problema qui è con Merlo, che è pensionato, visto che in Rai vige la regola di non contrattualizzare pensionati, o nel caso di non retribuirli come avviene per i consiglieri del cda Rai pensionati senza stipendio. Merlo invece lo stipendio lo avrà, e anche profumato: sui 200mila euro.

Nuovo direttore di RaiSport è Gabriele Romagnoli.

Poi all'ufficio stampa, come nuovo responsabile, è stato assunto Luigi Coldagelli, già portavoce del ministro Andrea Orlando.

Poi ci sono ancora il capo staff del dg, Guido Rossi (ex Mtv),

il nuovo direttore del digitale Rai Gian Paolo Tagliavia (ex Mtv);

Rosetta Giuliano all'audit Rai,

Genséric Cantournet alla nuova direzione security,

Giovanni Parapini nuovo capo della comunicazione,

Raffaele Agrusti nuovo direttore finanziario (da Generali);

Roberto Bagatti neo vicedirettore della creatività Rai (viene da Discovery),

e poi da pochi giorni Antonella Di Lazzaro nuovo direttore social della Rai (da Twitter).

Sembrano le assunzioni di un'azienda appena nata, non della Rai.
E non contano le consulenze, come quelle di Massimo Coppola (ex Mtv pure lui) come nuovo «consulente editoriale per l'elaborazione di strategie e prodotti e per il supporto al posizionamento di brand e reti».

Per un costo di circa 8 milioni di euro, 4 al netto di tasse e contributi.
 
Sfortuna vuole che in questi otto mesi di assunzioni la Rai di Campo Dall'Orto si sia segnalata soprattutto per gaffe e polemiche. Come la bestemmia in diretta a Capodanno, o l'intervista al figlio di Totò Riina a Porta a Porta, finita in Vigilanza Rai.

Forse è ora di assumere un nuovo direttore delle relazioni con le Authority.
 
La nuova circolare emessa ieri dall’Agenzia delle Entrate cambia notevolmente l’approccio del fisco nelle indagini.
Qualunque informazione reperibile anche sul web verrà analizzata dagli 007 del Fisco.

E a confermarlo è lo stesso direttore dell’Agenzia ad ammetterlo, sulle pagine di ItaliaOggi: "Alle notizie ritraibili dalle banche dati si aggiungono quelle che pervengono da altre fonti, ivi incluse fonti aperte, per cui lo scenario informativo è ampio e variegato".
Insomma per i controlli, l'Agenzia delle Entrate userà tutti i canali possibili tra cui anche i social network. "Se, con ogni probabilità, nella pratica gli 007 fiscali sono attenti anche a questi dettagli, con queste righe ora non hanno più scuse e i social diventano una fonte primaria di analisi per il contrasto all’evasione", ha affermato il direttore dell'Agenzia delle Entrate.

Nel mirino del Fisco dunque entreranno anche ad esempio le foto scattate in un resort e l'Agenzia delle Entrate cercherà di capire con quali soldi è stata pagata la vacanza.
Anche ad esempio le foto con auto potrebbero entrare nelle analisi e engli accertamenti del Fisco con un approfondimento sui movimenti bancari.
L’Agenzia precisa che occorre garantire l’effettiva partecipazione del contribuente al procedimento di accertamento.
Il contraddittorio assume “nodale e strategica centralità per la compliance e, come tale, dovrà essere considerato un momento significativamente importante del procedimento e non un mero adempimento formale”.
 
Brennero e non Brennero: tiene banco in Italia la sacrosanta decisione dell’Austria di difendersi dai clandestini: e tutti, nel Belpaese, a correre in soccorso di Renzi e Alfano per il brutto gesto di Vienna.
Addirittura i giornali e le televisioni italiani sostengono, neanche troppo tra le righe, che essendo l’Austria in campagna elettorale, avrebbe montato ad arte questa storia del clandestini che per ora, al Brennero, non si sono ancora visti. Intanto i clandestini arriveranno e come, e l’Italia sarà impreparata come sempre.
Poi ricordiamo ai nostri grandi massmedia che sta per iniziare l’estate, che che le partenze dal Maghreb si intensificheranno, arriveranno a decine di migliaia, e questo non vuol dire cavalcare la paura, ma semplicemente analizzare la realtà.

Tornando alle dichiarazioni contro l’Austria, in particolare dei ministri Alfano e Gentiloni, è mai possibile che il ministro dell’Interno Alfano ignori che già da mesi la polizia austriaca sale sui treni diretti in Austria a Trento (non al confine o in Alto Adige, ma a Trento) – immaginiamo d’accordo con le autorità italiane – per controllare i passeggeri?

Dal tono delle dichiarazioni Alfano, pare proprio che sia così: «Quello che accade al Brennero è inaccettabile perchè non soltanto è contro le regole dell’Unione Europea sula libera circolazione ma è contro la logica e il buonsenso: siamo al minimo storico nei flussi di attraversamento tra Italia e Austria», ha detto il ministro dell’Interno.
 
Il sistema ideato dai comuni riuniti nell’Ato Toscana Sud per gestire la raccolta e lo smaltimento rifiuti nelle province di Arezzo, Grosseto e Siena?
Conflitti d’interesse, duplicazione di costi e sforzi, controllori di forma ma non di sostanza.
E poi anche i soliti noti tra gli azionisti privati, che vedono in prima linea la cooperativa Castelnuovese guidata per vent’anni dall’ex presidente di Banca Etruria, Lorenzo Rosi, oltre allo stesso istituto aretino che ha messo in ginocchio migliaia di risparmiatori.

Risultato: le comunità locali pagano una Tari fra le più alte d’Italia.
E per far quadrare i conti si punta sull’importazione di rifiuti da altre regioni.
Viaggio nell’intricato sistema che avrebbe dovuto essere un modello per tutto il Paese
 
Era questa la missione di Abderrahim Moutaharrik, 28 anni, marocchino con cittadinanza italiana, residente a Lecco.

In apparenza il suo è l’identikit di un immigrato perfettamente integrato.
Un lavoro dignitoso come operaio in una ditta produttrice di macchinari per panifici a Valmadrera.
Il matrimonio con Salma Bencharki, 26 anni.
I due figli, sei e due anni.
Una discreta fama nel mondo della kickboxing e un palmares di tutto rispetto: 14 match disputati, 12 vinti, di cui 5 per ko, un pareggio e una sola sconfitta.

Sul suo profilo Facebook, foto di incontri e degli allenamenti nella palestra Fight Gym Club di Lugano.
Alle spalle un passato da sbandato. Lo dice lui stesso mentre è intercettato dalle cimici piazzate dagli investigatori:
“Una volta avevo un gruppo di amici stranieri e ci incontravamo sempre in Stazione, c’erano albanesi, marocchini e ci trovavano per bere e fare cavolate, facevo una brutta vita ma adesso mi sono svegliato”.
 

:lol::lol:


Buongiorno a tutti :)

:d::d:
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Tfr addio: i nostri soldi ai fondi pensione
Il Governo studia la possibilità di destinare una quota obbligatoria del TFR ai Fondi di previdenza complementare

28/04/2016 - Con la Legge di Stabilità 2017 probabilmente diremo addio al Trattamento di Fine Rapporto (TFR) in favore dei Fondi pensione obbligatori. Si tratta di delle più importanti novità sul fronte delle pensioni che il Governo sta pensando di attuare con l’obiettivo di favorire la flessibilità del sistema previdenziale italiano. A riportarlo è Adnkronos, che riprende le elaborazioni sulla questione dello Studio Cataldi e de La Legge Per Tutti.

“Il pacchetto di misure si muove su due fronti – si spiega – da un lato introdurre l’obbligatorietà dell’adesione ai fondi pensione, che sarebbero resi più convenienti grazie all’alleggerimento della tassazione (di circa 3-4 punti) e l’aumento della deducibilità fiscale dei versamenti; dall’altro rendere obbligatoria la destinazione di almeno una parte del Tfr alle forme di previdenza complementare”.

Ad essere destinata automaticamente ai Fondi di previdenza complementare sarà almeno una parte del TFR, invece del silenzio assenso che attualmente consente ad oltre il 70% dei dipendenti di non effettuare tale versamento, ritenuto meno favorevole per via della tassazione. Il TFR lasciato in azienda, oggi, viene infatti tassato al 17%, contro il 20% dei Fondi pensione. Di contro però i rendimenti del TFR (1,9% nel 2013) sono meno convenienti, rispetto ai Fondi pensione (5,7%).

In parallelo all’introduzione dell’obbligatorietà dell’adesione ai Fondi pensione e alla destinazione di almeno una parte del TFR alle forme di previdenza complementare, questi verrebbero resi anche più convenienti, alleggerendo la tassazione di circa 3-4 punti e aumentando la deducibilità fiscale dei versamenti.

Con la quota obbligatoria, i dipendenti iscritti ad un Fondo pensione aumenterebbero sostanzialmente, versando una cifra che si stima pari a 22-23 miliardi di euro l’anno.
 

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