Adesso che i Magistrati vanno a toccare il "partito de" (e metteteci quello che volete), qualcuno si muove......
Secondo Mattarella, che parla alla Scuola superiore della magistratura di Scandicci, nell'applicare la legge le toghe non possono considerarsi marziani ma devono
«tenere conto degli effetti del loro decisioni» e del «contesto sociale» in cui operano perché «le deliberazioni del giudice non sono mai prive di conseguenze». Si chiama «certezza del diritto».
«è necessaria la massima coesione». Basta con gli scontri tra politica e magistratura. «Il conflitto indebolisce tutte le parti in contrapposizione. Gli ambiti di spettanza dei vari poteri non sono fortilizi da contrapporre gli uni agli altri, vanno rispettati. Nella collaborazione istituzionale ognuno deve svolgere i propri compiti, rispettando le competenze altrui». Che poi è il «presupposto per far rispettare le proprie funzioni». Si possono ovviamente criticare le leggi, ma non scatenare crociate. «La dialettica proficua tra poteri si esprime, nella libertà di manifestare opinioni, in confronto leale e costruttivo»
«La nostra magistratura, in tante circostanze, ha dimostrato di avere tutti gli strumenti per garantire il riconoscimento dei diritti, senza condizionamenti. È un bene che sia sempre più consapevole della sua funzione insostituibile, ma anche della grande responsabilità che grava sulle sue scelte».
«è comunque compito del magistrato scegliere, in base alla propria capacità professionale, fra le varie opzioni consentite, quella che, con ragionevolezza, nella corretta applicazione della norma, comporta minori sacrifici per i valori, i diritti e gli interessi coinvolti». Perciò «l'applicazione delle leggi, con la loro corretta e puntuale interpretazione, non si esaurisce, quindi, in una mera operazione meccanica né può trasformarsi in una lettura creativa della norma».
«Non è soltanto un canone costituzionale che deve improntare l'azione del legislatore ma è anche un parametro che deve guidare il giudice a operare il bilanciamento spesso richiesto dai diversi valori tutelati dalla Costituzione».