Macroeconomia Standard & Poor's e default ITALIA

Mentre mi accingo ad aprire la discussione noto che è arrivato " a sorpresa" il downgrade di S&P, mentre tutti si aspettavano quello di Moody's...che arriverà comunque fra un mese.
Cambia poco il senso, affatto provocatorio o visionario questa volta, del titolo.

E il senso, per come la vedo io, è questo:

Come fare per non farci trattare come la Grecia, visto che l'ipotesi default per l'Italia non è e non sarà più una cosa che sta su Saturno?

Il mio pensiero è questo:

Non si deve permettere a chicchessia di fare un'espoliazione del cadavere come si sta facendo sulla Grecia, che avrebbe dovuto andare in default e tornare alla dracma un anno fa.
L'Italia non è la Grecia e questo lo sanno tutti, sotto tutti i punti di vista.
E' inutile farneticare di patrimoniali da 400-500 miliardi tramite la svendita - spoliazione di tutto o gran parte del patrimonio pubblico e privato con perdita di tempo prezioso, impoverimento generale, economico, industriale, sociale e lavorativo drammatico e, soprattutto, senza un fine certo, senza una prospettiva vera e reale a beneficio di tutti che lo possa giustificare, senza la garanzia che ciò basterebbe ad evitare il default.

E' già successo così in Argentina, ora in Grecia: anni di manovre e sacrifici immani con i piani ricorsivi di strozzinaggio imposti dall' FMI col risultato che tutti conoscono: utilità zero, paesi e persone depredati delle loro ricchezze a beneficio di "altri" e insolvenza.

Quindi, se si deve defaultare, meglio farlo al più presto.
Come?
Annunciando la decisione di ristrutturare-congelare tutta la componente di debito estero, (circa il 50%) escludendo la restante parte "in house" e ,ovviamente, consensualmente, uscendo immediatamente dall'euro e svalutando secchi e immediati del 30 %.

Cosa succederebbe?
Sicuro che sarebbe uno shock violentissimo, per tutti, ma almeno ce la potremo giocare da soli, le svalutazioni le conosciamo bene...
E non è per nulla da escludere a quel punto che sarebbero tedeschi e francesi a pregarci di rimanere nell'euro.
Anzi, quasi certo...:D

Naturalmente però, tutto questo scenario, che presuppone decisioni di tale portata e gravità dovrebbe essere sostenuto da un governo ed una classe politica che possa definirsi tale e che sia legittimata a farlo.
Questo è il problema dei problemi.
Ma si può ancora fare.

Insultatemi pure e datemi del pazzo, ma la penso proprio così.
e dopo aver svalutato del 30% (il che significa essere diventati più poveri del 30%) cosa facciamo, continuiamo a permettere che il sistema italia (politici e pubblica amministrazione) sperperi i soldi sudati dai contribuenti come ha sempre fatto? bel risultato!
abbiamo una nazione piena di gente che lavora, ricca di inventiva e di risorse, e paghiamo una valanga di tasse...dovremmo avere le strade ricoperte d'oro e invece le abbiamo piene di buchi! il problema è nel marcio che c'è lì, non nell'euro.
e la svalutazione non risolve nulla (e infatti non l'ha mai risolto), è come la morfina per un malato di cancro, toglie il dolore ma non lo fa certo guarire

cosa dobbiamo PRETENDERE da questa classe politica per uscire dalla crisi:
1) taglio DRASTICO dei costi della politica (che deve portarsi su livelli analoghi a quello delle altre nazioni)
2) semplificazione drastica di tutte quelle pastoie burocratiche che ingolfano il sistema produttivo italiano (anche qui ci si deve portare a livello europeo)
3) taglio di tutte le baby pensioni e altre cose simili (anche toccando i diritti acquisiti - in altre parole se a uno è stata "regalata" la pensione per anni non vedo perché debba continuare a riceverla - non gli chiedo indietro quanto già ricevuto - illeciti a parte - ma da qui in poi segue la strada degli altri cittadini)
4) drastico taglio dei contributi statali a imprese e privati (sistema ottimo per rubare capitali enormi) a favore invece di sgravi fiscali per il rilancio dell'economia - così chi lavora e produce paga meno tasse, chi invece mirava ai contributi per poi sparire nel nulla non prende un euro
- farò un esempio molto banale: il contributo statale per il decoder digitale - chissà quanto è costato allo stato (tra contributo e gestione di tutta la procedura) e quanti falsi utenti ci sono stati - sarebbe bastato dimezzare il canone RAI per un anno, e a questo punto i cittadini onesti avrebbero ottenuto lo stesso sgravio, mentre quelli che il canone non lo pagano non avrebbero ottenuto nulla - il tutto con costi di gestione della cosa praticamente nulli
e gli esempi da fare potrebbero essere tantissimi

ovvio che chiedere quanto sopra è quasi come chiedere alla politica italiana di rinnegare il principio su cui è fondata (e cioè il furto)
però ad un certo punto dovremmo riuscire a far capire a lorsignori che siamo talmente incazzati che o fanno quanto richiesto oppure se ne vanno fuori dalle p*** (ovviamente senza pensione)

nb: in alto ho scritto volutamente italia minuscolo - non me ne voglia chi ama la propria patria, ma io sono veramente incazzato nero con questa nazione - vorrei amarla, ma tutte le cose che vedo e sento mi mandano in bestia :wall:
 
Mentre mi accingo ad aprire la discussione noto che è arrivato " a sorpresa" il downgrade di S&P, mentre tutti si aspettavano quello di Moody's...che arriverà comunque fra un mese.
Cambia poco il senso, affatto provocatorio o visionario questa volta, del titolo.

E il senso, per come la vedo io, è questo:

Come fare per non farci trattare come la Grecia, visto che l'ipotesi default per l'Italia non è e non sarà più una cosa che sta su Saturno?

Il mio pensiero è questo:

Non si deve permettere a chicchessia di fare un'espoliazione del cadavere come si sta facendo sulla Grecia, che avrebbe dovuto andare in default e tornare alla dracma un anno fa.
L'Italia non è la Grecia e questo lo sanno tutti, sotto tutti i punti di vista.
E' inutile farneticare di patrimoniali da 400-500 miliardi tramite la svendita - spoliazione di tutto o gran parte del patrimonio pubblico e privato con perdita di tempo prezioso, impoverimento generale, economico, industriale, sociale e lavorativo drammatico e, soprattutto, senza un fine certo, senza una prospettiva vera e reale a beneficio di tutti che lo possa giustificare, senza la garanzia che ciò basterebbe ad evitare il default.

E' già successo così in Argentina, ora in Grecia: anni di manovre e sacrifici immani con i piani ricorsivi di strozzinaggio imposti dall' FMI col risultato che tutti conoscono: utilità zero, paesi e persone depredati delle loro ricchezze a beneficio di "altri" e insolvenza.

Quindi, se si deve defaultare, meglio farlo al più presto.
Come?
Annunciando la decisione di ristrutturare-congelare tutta la componente di debito estero, (circa il 50%) escludendo la restante parte "in house" e ,ovviamente, consensualmente, uscendo immediatamente dall'euro e svalutando secchi e immediati del 30 %.

Cosa succederebbe?
Sicuro che sarebbe uno shock violentissimo, per tutti, ma almeno ce la potremo giocare da soli, le svalutazioni le conosciamo bene...
E non è per nulla da escludere a quel punto che sarebbero tedeschi e francesi a pregarci di rimanere nell'euro.
Anzi, quasi certo...:D

Naturalmente però, tutto questo scenario, che presuppone decisioni di tale portata e gravità dovrebbe essere sostenuto da un governo ed una classe politica che possa definirsi tale e che sia legittimata a farlo.
Questo è il problema dei problemi.
Ma si può ancora fare.

Insultatemi pure e datemi del pazzo, ma la penso proprio così.

Quindi secondo te la soluzione migliore per risolvere i ns. problemi è ristrutturare il debito estero e svalutare del 30%
la nuova moneta piuttosto che tagliare gli sprechi e smettere di mantenere i parassiti che ci hanno portato a questo disastro....mah..
così fra qualche anno faremo un'altra ristrutturazione del debito estero (a patto di trovare chi ci presta di nuovo i soldi) e via di nuovo a sperperare..
 
Di provare un default non ne ho voglia.

Perche' non optare per una scelta piu' semplice:
basterebbe che sti buffoni a roma decidessero di smetterla di litigare su chi comanda e che insieme facessero cio' che il mondo ci chiede
- ridurre la spesa pubblica con tagli a costi politica,privilegi assistenziali,riforma pensioni,chiusura enti inutili,eliminazioni consulenze , introduzione costi standard........
- liberalizzare professioni,esercizi commerciali,tracciabilita' pagamenti

il tutto per mettere in pareggio il deficit.

Poi vogliamo ridurre il debito ?
Mettiamo una patrimonialina alla Francese con soglia sui 700/800k a persona e aliquota 0,5% a salire , il tutto rivalutando catastalmente le
case.
L' entrata annuale di questa patrimonialina deve servire SOLO a ridurre il debito.
Queste piu' altre cose sono comuni a mezza europa non richiedono il default e mostrano una macchina pubblica in equilibrio con avvio di riduzione debito.
O e' forse meglio raddoppiare in 10 anni la spesa delle regioni , poi invocare o una super patrimoniale o il default ?
Il problema e' che i politici non faranno mai una scelta come questa ma bipartisan perche' ogni azione deve essere usata per avvantaggiare l' una o l' altra parte.

Ma possibile che questi magna magna (tutti a 360°) non capiscano la gravita' del momento?

L' errore piu' grosso che possono fare e' mettere una patrimoniale per continuare come se niente fosse
e ritrovarci tra pochi anni nella stessa situazione.

Se il mio bimbo spende troppo gli dico di risparmiare non gli do' piu' soldi.
E lui ci pensa anche se piccolo ma capisce il senso cosa che i politici avidi di voti non capiscono
Ho sottineato solo una parte, ma cmq. anche il resto è giusto e sacrosanto.

E' come dici tu questi magna magna a 360° sono occupati solo a continuare e stanno cercando di spolpare l'osso
 
....
cosa dobbiamo PRETENDERE da questa classe politica per uscire dalla crisi:
1) taglio DRASTICO dei costi della politica (che deve portarsi su livelli analoghi a quello delle altre nazioni)
2) semplificazione drastica di tutte quelle pastoie burocratiche che ingolfano il sistema produttivo italiano (anche qui ci si deve portare a livello europeo)
3) taglio di tutte le baby pensioni e altre cose simili (anche toccando i diritti acquisiti - in altre parole se a uno è stata "regalata" la pensione per anni non vedo perché debba continuare a riceverla - non gli chiedo indietro quanto già ricevuto - illeciti a parte - ma da qui in poi segue la strada degli altri cittadini)
4) drastico taglio dei contributi statali a imprese e privati (sistema ottimo per rubare capitali enormi) a favore invece di sgravi fiscali per il rilancio dell'economia - così chi lavora e produce paga meno tasse, chi invece mirava ai contributi per poi sparire nel nulla non prende un euro
...

Le cose che si devono e si dovrebbero fare le conosciamo benissimo e ci sono naturalmente tutte quelle che hai scritto: se avessimo una classe politica degna di questo nome queste cose si farebbero e andrebbero fatte subito, da oggi.
Cominciare fra un'ora.

Ma poi?
Poiché tutte queste cose avranno bisogno comunque di tempo per dispiegare gli effetti e l'enorme debito che abbiamo, ce lo ripeteranno come un mantra, non ce lo possiamo più permettre, questo debito bisognerà comunque abbatterlo drasticamente.
Con cosa ? Ovviamente con la patrimoniale.
Ormai lo sanno tutti...nell'aria c'è perfino il...Profumo adesso...:D

Quindi, POI, invece che assurde patrimoniali-ine-one io dico di uscire dall'euro.
Non minacciarlo.
Annunciarlo. Seriamente.

Il taglio svalutativo del 30%, è vero, corrisponderebbe più o meno a quello della patrimoniale. Mica è una passeggiata.
Ma adesso, fatto entro due, tre, quattro mesi.
Mi chiedo e chiedo: fra un anno, andando avanti così, di quanto dovrà essere? Del 50%? Del 60? Non lo so.
Ma intanto senza patrimoniale non avremmo svenduto niente.
E con un nuovo stato davvero in via di grande trasformazione e nuova moneta vorrei proprio vedere le facce dei tedeschi, francesi, svedesi, finlandesi e quant'altro...

Quanto scommettiamo che ci farebbero ponti d'oro per rivedere l'annuncio?

Ma ci vuole una Politica con La P maiuscola, con la P di Palle, con la A di Autorevolezza, con la C di Competenza, con la L di Legittimità, con la D di Dignità, con la R di Rispetto.

Purtroppo non la vedo in giro.
Ma da qualche parte ci deve essere , non ci possono essere solo mentecatti o ladri o pervertiti o ossessivo-compulsivi in Italia.
Mi rifiuto di crederlo.
 
Ultima modifica:
Mentre mi accingo ad aprire la discussione noto che è arrivato " a sorpresa" il downgrade di S&P, mentre tutti si aspettavano quello di Moody's...che arriverà comunque fra un mese.
Cambia poco il senso, affatto provocatorio o visionario questa volta, del titolo.

E il senso, per come la vedo io, è questo:

Come fare per non farci trattare come la Grecia, visto che l'ipotesi default per l'Italia non è e non sarà più una cosa che sta su Saturno?

L'Unica cosa da fare è trovare un Modo per azzerare questa classe Politica,da li L'Italia Ripartirebbe
 
L'Unica cosa da fare è trovare un Modo per azzerare questa classe Politica,da li L'Italia Ripartirebbe

Anche per me il problema maggiore è la classe politica e la burocrazia che ha creato.
Abbiamo enormi problemi sia nella PA che nel settore privato sopratutto per qunato riguarda burocrazie lente e inutili e sia per quanto riguarda agevolazioni e costi ad esempio del personale.
Il problema è che la popolazione italiana ha votato nel 94 un non politico proprio perchè era già stufa della situazione, ma si è rivelato una mezzo pasticcio e adesso che avremo bisogno di una persona con valori da vendere e carisma da ascoltare ci rendiamo conto che abbiamo l'esatto contrario.
Cosa fare? forse l'unica cosa è una rivoluzione?
Assurdo forse ma cambiare da dove siamo adesso significa fare una cosa drastica, drammatica.
 
Quindi secondo te la soluzione migliore per risolvere i ns. problemi è ristrutturare il debito estero e svalutare del 30%
la nuova moneta piuttosto che tagliare gli sprechi e smettere di mantenere i parassiti che ci hanno portato a questo disastro....mah..
così fra qualche anno faremo un'altra ristrutturazione del debito estero (a patto di trovare chi ci presta di nuovo i soldi) e via di nuovo a sperperare..


Equivoco! Per carità! Assolutamente no. Esattamente il contrario.

Mi spiego meglio, davo per scontate alcune cose riguardo alla politica e ai provvedimenti da prendere come condizione sine qua non, che invece bisogna precisare.

La sequenza la vedrei così, nell' Italia che non c'è:

1) Spazzare via questa classe politica
2) Inizio immediato delle riforme strutturali e drastiche che ben conosciamo, con liberalizzazioni vere ecc ecc.
3) Solo a quel punto, come ho già scritto, annuncio SERIO di uscita dall' euro e svalutazione invece che patrimoniale.

Ripeto quanto già scritto:

A patto che l'annuncio, la scelta di uscita dall'euro sia vera, verificabile e preparata seriamente, non un bluff, sperando che ci chiedano di restare, scommettiamo che ci pregheranno di restare?
 
Equivoco! Per carità! Assolutamente no. Esattamente il contrario.

Mi spiego meglio, davo per scontate alcune cose riguardo alla politica e ai provvedimenti da prendere come condizione sine qua non, che invece bisogna precisare.

La sequenza la vedrei così, nell' Italia che non c'è:

1) Spazzare via questa classe politica
2) Inizio immediato delle riforme strutturali e drastiche che ben conosciamo, con liberalizzazioni vere ecc ecc.
3) Solo a quel punto, come ho già scritto, annuncio SERIO di uscita dall' euro e svalutazione invece che patrimoniale.

Ripeto quanto già scritto:

A patto che l'annuncio, la scelta di uscita dall'euro sia vera, verificabile e preparata seriamente, non un bluff, sperando che ci chiedano di restare, scommettiamo che ci pregheranno di restare?

sui punti 1 e 2 sono perfettamente d'accordo, sul 3 no, l'uscita dall'euro e la svalutazione ci costerebbero molto di più di un'eventuale patrimoniale o di un aumento delle tasse (cosa peraltro già fatta con l'ultima finanziaria)
quello che invece non è stato fatto è il taglio degli sprechi, e il mercato paga il peso psicologico di questa mancanza di volontà
oltretutto non è che l'Italia sia così alla canna del gas, sia per dimensioni del debito e del deficit (ad esempio il Giappone ha un debito pubblico che supera il 200% del PIL ma nessuno parla di default del Giappone) sia per altre caratteristiche quali elevate riserve auree, consistenza del patrimonio pubblico, basso indebitamento dei privati (al contrario ad esempio dei paesi anglosassoni)
Ci sono paesi messi ben peggio di noi, ma al momento la pressione psicologica e la speculazione sono addosso a noi
Arrivasse il segnale che finalmente l'Italia ha imboccato la strada giusta, che si è deciso finalmente di riportare gli sprechi e le ruberie ad un livello di decenza e dare finalmente fiato alla ripresa economica, sono arciconvinto che nel giro di pochi mesi i tds schizzerebbero verso valori ben più congrui
 
Ultima modifica:
Anche per me il problema maggiore è la classe politica e la burocrazia che ha creato.
Abbiamo enormi problemi sia nella PA che nel settore privato sopratutto per qunato riguarda burocrazie lente e inutili e sia per quanto riguarda agevolazioni e costi ad esempio del personale.
Il problema è che la popolazione italiana ha votato nel 94 un non politico proprio perchè era già stufa della situazione, ma si è rivelato una mezzo pasticcio e adesso che avremo bisogno di una persona con valori da vendere e carisma da ascoltare ci rendiamo conto che abbiamo l'esatto contrario.
Cosa fare? forse l'unica cosa è una rivoluzione?
Assurdo forse ma cambiare da dove siamo adesso significa fare una cosa drastica, drammatica.

L'unico modo che vedo a breve sarebbe quello, rivoluzione più o meno violenta. Ma tutti, io per primo, non la faremo... Siamo un popolo ormai abituato a prendere sberle e in*****e, a essere spremuto e a chinare il capo, finché non ci toccano il calcio e poco altro...
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto