Stellantis fa utili record per 18,6 miliardi (+11%) nel 2023 e alza il dividendo. Ma i margini calano al 12,8%: ecco perché
di Andrea Boeris
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La casa nata nel 2021 dalla fusione tra Fca e Psa registra ricavi per 189,5 miliardi di euro (+6%), guidata da un aumento del 7% dei volumi delle consegne totali a quasi 6,4 milioni di veicoli. Il margine scende dal 13,5% al 12,8%.
Proposto un dividendo di 1,55 euro per azione (+16%).
Il 2023 è stato un altro anno da record per
Stellantis. La casa nata nel 2021 dalla fusione tra
Fca e Psa ha riportato ricavi netti per 189,5 miliardi di euro, in crescita del 6% rispetto all’anno precedente. Un incremento trainato da un aumento del 7% dei volumi delle consegne totali a quasi 6,4 milioni di veicoli.
L’utile è di 18,6 miliardi ma il margine cala al 12,8%
Lo scorso anno l’utile netto di
Stellantis è cresciuto dell’11% alla cifra record di 18,6 miliardi. Anche il risultato operativo rettificato è aumentato dell’1% a 24,3 miliardi, con un margine sui ricavi (adjusted operating income margin) del 12,8% in discesa dal 13,5% del 2022. Quest’ultimo dato è calato soprattutto a causa del margine in Nord America, dove
Stellantis fa i maggiori profitti, che è sceso dal 16,4% al 15,4%, un punto percentuale in meno per colpa degli scioperi del sindacato americano (che hanno generato anche un complessivo calo del 10% dell’utile operativo rettificato nel secondo semestre 2023). Guardando al flusso di cassa industriale netto, anche questo dato ha raggiunto la cifra record di 12,9 miliardi, evidenziando una crescita del 19% sul 2022. Numeri che in generale sottolineano la solidità finanziaria di
Stellantis e la sua capacità di generare valore per gli azionisti.
Aumentano le vendite di veicoli elettrificati (+27%), Bev +21%
Stellantis ha registrato un notevole aumento delle vendite di elettrico nel 2023, con una crescita del 27% delle vendite di veicoli elettrificati (Lev). In particolare la società si è posizionata al primo posto per i veicoli ibridi plug-in (Phev) e al secondo posto per i veicoli elettrificati (Lev) negli Stati Uniti. Le vendite globali di veicoli elettrici a batteria (Bev) sono aumentate del 21%. In generale in Nord America le consegne sono aumentate del 2%, grazie ai volumi più elevati di Jeep Grand Cherokee, Dodge Hornet e Charger, e Ram ProMaster, ma nell’area il reddito operativo rettificato è in calo del 5%, principalmente a causa di un mix sfavorevole, tassi di cambio sfavorevoli e interruzioni nella produzione e costi legati agli accordi sindacali, parzialmente compensati da prezzi netti e volumi più elevati. In Europa invece le consegne sono aumentate del 7%, trainate da
Fiat Ducato, nuova Jeep Avenger, Opel Astra, Peugeot 2008 e Alfa Romeo Tonale, e il reddito operativo rettificato è in aumento del 5%, principalmente a causa di prezzi netti più alti, compensati da aumenti dei costi logistici e di acquisto, nonché da costi di R&S più elevati. Guardando a Maserati sono 26.600 le auto vendute (contro 25.900 nel 2022), con più volumi grazie a Grecale e Gran Turismo. I ricavi passano da 2,32 a 2,335 miliardi e l’utile operativo rettificato scende da 201 a 141 milioni, con un margine che passa dall’8,7% al 6%, a causa dell'aumento dell'ammortamento dei costi di ricerca e sviluppo per i lanci recenti di modelli.
Il dividendo proposto di 1,55 euro sale del 16% sull’anno prima
Stellantis ha dimostrato un forte impegno nei confronti degli azionisti, corrispondendo un totale di 6,6 miliardi di euro sotto forma di dividendi e riacquisti di azioni, con un aumento del 53% rispetto all'anno precedente. Inoltre, è stato proposto un dividendo di 1,55 euro per azione ordinaria, rappresentando un aumento del 16% rispetto all'anno precedente, in attesa dell'approvazione degli azionisti.
Stellantis ha anche annunciato un programma di acquisto di azioni proprie sul mercato per il 2024 per un importo di 3 miliardi di euro. «Sia il buyback che il dividendo che aumenta del 16% sono due degli elementi più entusiasmanti», ha commentato durante una call sui conti il cfo di
Stellantis, Natalie Knight, «e dimostrano che il business che facciamo è efficiente e funziona».
Tavares: risultati record nel 2023 e solidità anche nel 2024
«Abbiamo da poco superato il traguardo dei tre anni dalla nascita di
Stellantis», ha commentato il ceo Carlos Tavares. «I risultati record annunciati oggi sono la prova che siamo diventati un nuovo leader globale nel settore e che continueremo a essere solidi anche in previsione di un turbolento 2024. Grazie alla flessibilità delle nostre tecnologie e alla roadmap stabilita in termini di prodotto siamo pronti ad affrontare i vari scenari che potrebbero presentarsi, continuando a realizzare gli obiettivi del piano strategico Dare Forward 2030».
Stellantis ha anche annunciato che nel 2024 distribuirà quasi 1,9 miliardi di euro ai dipendenti di tutto il mondo come riconoscimento per le loro prestazioni e per il loro contributo ai risultati e ai traguardi finanziari raggiunti nel 2023. Dalla sua costituzione poco più di tre anni fa,
Stellantis ha distribuito 6 miliardi di euro ai dipendenti di tutto il mondo.
Ai dipendenti in Italia un premio medio di 2.112 euro
Ammonta a un valore medio complessivo di 2112 euro, legato alla retribuzione contrattuale di riferimento, il premio che i dipendenti di
Stellantis in Italia, a cui è applicato il Contratto Collettivo Specifico di Lavoro (Ccsl), riceveranno ad aprile. «Il premio medio complessivo che riceveranno i dipendenti di
Stellantis in Italia è il frutto positivo dell’accordo siglato lo scorso anno con i sindacati firmatari e riconosce il contributo di tutta la forza lavoro italiana in relazione ai risultati dell'azienda e la qualità del dialogo sociale con i sindacati», ha spiegato Tavares, ricordando che «la cifra è il 10% in più rispetto allo scorso anno (1.879 euro), ma va sottolineato anche l'aumento salariale dell’11% in 2 anni (6,5% nel 2023, poi 4,5% nel gennaio 2024) e gli ulteriori 600 euro ricevuti dai lavoratori come bonus speciale relativo agli accordi retributivi del 2023».
Cosa si aspetta Stellantis per il 2024: margini ancora a doppia cifra
Sulla base dello slancio acquisito nel 2023, il management ha rilevato che una serie di fattori potrebbe creare un contesto favorevole per i ricavi nel 2024, sottolinea la società, e tra questi evidenzia la riduzione dei vincoli nelle forniture e logistici, la stabilizzazione e la potenziale riduzione dei tassi di interesse e i vantaggi offerti dall’espansione dell’offerta di prodotti prevista dall’azienda.
Stellantis ribadisce l’impegno minimo di ottenere un margine di utile operativo rettificato (Aoi) a due cifre anche nel 2024, nonché un flusso di cassa industriale netto positivo nonostante le incertezze macroeconomiche. «Sarà un anno turbolento il 2024», ha spiegato il cfo Knight in call, aggiungendo però che il business di
Stellantis «ha già dimostrato la sua resilienza ed ecco perché confermiamo la previsione di un margine operativo a due cifre e un flusso di cassa netto positivo anche per l’anno in corso». (riproduzione riservata)
La casa nata nel 2021 dalla fusione tra Fca e Psa registra ricavi per 189,5 miliardi di euro (+6%), guidata da un aumento del 7% dei volumi delle consegne totali a quasi 6,4 milioni di veicoli. Il margine scende dal 13,5% al 12,8%. Proposto un dividendo di 1,55 euro per azione (+16%). Ai...
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