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Stellantis produrrà l'auto elettrica in MArocco
c'è la questione costo del lavoro. Il Marocco ha una ricchezza di 152mila laureati l'anno, anche in discipline tecniche, ma gli stipendi medi sono piuttosto bassi. Partiamo dalla considerazione che il dirham marocchino, ossia la moneta locale, vale oggi 0,092 euro. Secondo il sito indeed, lo stipendio medio di un ingegnere a Rabat è di circa 1300 euro al mese, quello di un tecnico di circa 400 euro al mese. Un projetc manager vale 1500 euro al mese. Un cameriere arriva a 200 euro al mese.

 

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se in Dicembre ha superato il MASSIMO storico
in questo mese ritraccia e brekka il Min del mese scorso
il CDA si riunirà in Febbraio e sapremo i risultati
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grafico giornaliero
la riga rossa è il minimo di dicembre
mentre la riga verde è il max del 31 luglio 2018 che dovrebbe fare da forte supporto
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Stellantis fa utili record per 18,6 miliardi (+11%) nel 2023 e alza il dividendo. Ma i margini calano al 12,8%: ecco perché​

di Andrea Boeris
tempo di lettura 4 min

La casa nata nel 2021 dalla fusione tra Fca e Psa registra ricavi per 189,5 miliardi di euro (+6%), guidata da un aumento del 7% dei volumi delle consegne totali a quasi 6,4 milioni di veicoli. Il margine scende dal 13,5% al 12,8%.​

Proposto un dividendo di 1,55 euro per azione (+16%).​

Ai dipendenti italiani un premio di 2.112 euro | Auto, ecco la mappa di cosa produce l'ex Fiat in Italia

Il 2023 è stato un altro anno da record per Stellantis. La casa nata nel 2021 dalla fusione tra Fca e Psa ha riportato ricavi netti per 189,5 miliardi di euro, in crescita del 6% rispetto all’anno precedente. Un incremento trainato da un aumento del 7% dei volumi delle consegne totali a quasi 6,4 milioni di veicoli.

L’utile è di 18,6 miliardi ma il margine cala al 12,8%

Lo scorso anno l’utile netto di Stellantis è cresciuto dell’11% alla cifra record di 18,6 miliardi. Anche il risultato operativo rettificato è aumentato dell’1% a 24,3 miliardi, con un margine sui ricavi (adjusted operating income margin) del 12,8% in discesa dal 13,5% del 2022. Quest’ultimo dato è calato soprattutto a causa del margine in Nord America, dove Stellantis fa i maggiori profitti, che è sceso dal 16,4% al 15,4%, un punto percentuale in meno per colpa degli scioperi del sindacato americano (che hanno generato anche un complessivo calo del 10% dell’utile operativo rettificato nel secondo semestre 2023). Guardando al flusso di cassa industriale netto, anche questo dato ha raggiunto la cifra record di 12,9 miliardi, evidenziando una crescita del 19% sul 2022. Numeri che in generale sottolineano la solidità finanziaria di Stellantis e la sua capacità di generare valore per gli azionisti.

Aumentano le vendite di veicoli elettrificati (+27%), Bev +21%

Stellantis ha registrato un notevole aumento delle vendite di elettrico nel 2023, con una crescita del 27% delle vendite di veicoli elettrificati (Lev). In particolare la società si è posizionata al primo posto per i veicoli ibridi plug-in (Phev) e al secondo posto per i veicoli elettrificati (Lev) negli Stati Uniti. Le vendite globali di veicoli elettrici a batteria (Bev) sono aumentate del 21%. In generale in Nord America le consegne sono aumentate del 2%, grazie ai volumi più elevati di Jeep Grand Cherokee, Dodge Hornet e Charger, e Ram ProMaster, ma nell’area il reddito operativo rettificato è in calo del 5%, principalmente a causa di un mix sfavorevole, tassi di cambio sfavorevoli e interruzioni nella produzione e costi legati agli accordi sindacali, parzialmente compensati da prezzi netti e volumi più elevati. In Europa invece le consegne sono aumentate del 7%, trainate da Fiat Ducato, nuova Jeep Avenger, Opel Astra, Peugeot 2008 e Alfa Romeo Tonale, e il reddito operativo rettificato è in aumento del 5%, principalmente a causa di prezzi netti più alti, compensati da aumenti dei costi logistici e di acquisto, nonché da costi di R&S più elevati. Guardando a Maserati sono 26.600 le auto vendute (contro 25.900 nel 2022), con più volumi grazie a Grecale e Gran Turismo. I ricavi passano da 2,32 a 2,335 miliardi e l’utile operativo rettificato scende da 201 a 141 milioni, con un margine che passa dall’8,7% al 6%, a causa dell'aumento dell'ammortamento dei costi di ricerca e sviluppo per i lanci recenti di modelli.

Il dividendo proposto di 1,55 euro sale del 16% sull’anno prima

Stellantis ha dimostrato un forte impegno nei confronti degli azionisti, corrispondendo un totale di 6,6 miliardi di euro sotto forma di dividendi e riacquisti di azioni, con un aumento del 53% rispetto all'anno precedente. Inoltre, è stato proposto un dividendo di 1,55 euro per azione ordinaria, rappresentando un aumento del 16% rispetto all'anno precedente, in attesa dell'approvazione degli azionisti. Stellantis ha anche annunciato un programma di acquisto di azioni proprie sul mercato per il 2024 per un importo di 3 miliardi di euro. «Sia il buyback che il dividendo che aumenta del 16% sono due degli elementi più entusiasmanti», ha commentato durante una call sui conti il cfo di Stellantis, Natalie Knight, «e dimostrano che il business che facciamo è efficiente e funziona».

Tavares: risultati record nel 2023 e solidità anche nel 2024

«Abbiamo da poco superato il traguardo dei tre anni dalla nascita di Stellantis», ha commentato il ceo Carlos Tavares. «I risultati record annunciati oggi sono la prova che siamo diventati un nuovo leader globale nel settore e che continueremo a essere solidi anche in previsione di un turbolento 2024. Grazie alla flessibilità delle nostre tecnologie e alla roadmap stabilita in termini di prodotto siamo pronti ad affrontare i vari scenari che potrebbero presentarsi, continuando a realizzare gli obiettivi del piano strategico Dare Forward 2030». Stellantis ha anche annunciato che nel 2024 distribuirà quasi 1,9 miliardi di euro ai dipendenti di tutto il mondo come riconoscimento per le loro prestazioni e per il loro contributo ai risultati e ai traguardi finanziari raggiunti nel 2023. Dalla sua costituzione poco più di tre anni fa, Stellantis ha distribuito 6 miliardi di euro ai dipendenti di tutto il mondo.

Ai dipendenti in Italia un premio medio di 2.112 euro

Ammonta a un valore medio complessivo di 2112 euro, legato alla retribuzione contrattuale di riferimento, il premio che i dipendenti di Stellantis in Italia, a cui è applicato il Contratto Collettivo Specifico di Lavoro (Ccsl), riceveranno ad aprile. «Il premio medio complessivo che riceveranno i dipendenti di Stellantis in Italia è il frutto positivo dell’accordo siglato lo scorso anno con i sindacati firmatari e riconosce il contributo di tutta la forza lavoro italiana in relazione ai risultati dell'azienda e la qualità del dialogo sociale con i sindacati», ha spiegato Tavares, ricordando che «la cifra è il 10% in più rispetto allo scorso anno (1.879 euro), ma va sottolineato anche l'aumento salariale dell’11% in 2 anni (6,5% nel 2023, poi 4,5% nel gennaio 2024) e gli ulteriori 600 euro ricevuti dai lavoratori come bonus speciale relativo agli accordi retributivi del 2023».

Cosa si aspetta Stellantis per il 2024: margini ancora a doppia cifra

Sulla base dello slancio acquisito nel 2023, il management ha rilevato che una serie di fattori potrebbe creare un contesto favorevole per i ricavi nel 2024, sottolinea la società, e tra questi evidenzia la riduzione dei vincoli nelle forniture e logistici, la stabilizzazione e la potenziale riduzione dei tassi di interesse e i vantaggi offerti dall’espansione dell’offerta di prodotti prevista dall’azienda. Stellantis ribadisce l’impegno minimo di ottenere un margine di utile operativo rettificato (Aoi) a due cifre anche nel 2024, nonché un flusso di cassa industriale netto positivo nonostante le incertezze macroeconomiche. «Sarà un anno turbolento il 2024», ha spiegato il cfo Knight in call, aggiungendo però che il business di Stellantis «ha già dimostrato la sua resilienza ed ecco perché confermiamo la previsione di un margine operativo a due cifre e un flusso di cassa netto positivo anche per l’anno in corso». (riproduzione riservata)
 

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Stellantis: cda approva buyback fino a 3 mld euro sul mercato entro fine anno
Oggi 09:15 - MF-DJ
MILANO (MF-NW)--Il consiglio di amministrazione di Stellantis ha approvato un programma di riacquisto di azioni proprie fino a 3 miliardi di euro, da eseguire sul mercato entro il 31 dicembre 2024.
Ad oggi, il gruppo detiene 142.090.297 azioni ordinarie proprie pari al 3,52% del proprio capitale, formato da azioni ordinarie e azioni a voto speciale. La societa'', secondo quanto si apprende da una nota, intende annullare le azioni ordinarie acquisite attraverso il programma di riacquisto ad eccezione di una porzione di esse, fino a 0,5 miliardi di euro, che potranno essere utilizzate per piani di compenso basati su azioni e piani di azionariato per dipendenti. Il programma sara'' realizzato in base all''autorizzazione concessa dall''assemblea generale degli azionisti del 13 aprile 2023, che potra'' essere rinnovata o estesa, fino a un massimo del 10% del capitale della societa''.
La parte residua dell''autorizzazione concessa il 13 aprile 2023 e'' pari a circa 181 milioni di azioni. Il prezzo di acquisto per azione ordinaria non sara'' superiore a un importo pari al 110% del prezzo di mercato delle azioni sul Nyse, Euronext Milan o Euronext Paris. Il prezzo di mercato sara'' calcolato come la media del prezzo piu'' alto in ciascuno dei cinque giorni di negoziazione precedenti la data di acquisizione, come indicato nel listino ufficiale del Nyse, Euronext Milan o Euronext Paris.
com/vsi
 

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Auto, l’Europa recupera sulle immatricolazioni: Stellantis cresce più del mercato​

Su gennaio incremento dell’11,5%. Renault registra un dato negativo a gennaio, balzo di Bmw, Saic e Tesla a quota 1,7% del mercato​


Investing.com – A gennaio in Europa (Ue, Regno Unito e Paesi Efta) il gruppo Stellantis (BIT:STLAM) ha immatricolato 183.120 nuovi vetture, il 16,9% in più su base annua. A rilevarlo è Acea (BIT:ACE), l’associazione dei produttori europei di autoveicoli nel suo ultimo report.

Cresce così anche la quota di mercato della casa automobilistica guidata dal ceo Carlos Tavares che a gennaio 2024 è arrivata al 18% dal 17,2% dello stesso mese del 2023. Tra i marchi del gruppo, Peugeot sale del 22,8%, Opel/Vauxhall del 35,3%, Alfa Romeo del 13,7% mentre Fiat e DS scendono rispettivamente del 7,5 e del 6%.

Per quanto riguarda gli altri grandi costruttori di automobili, in netto aumento le immatricolazioni di Nissan (+38%) e quelle di Bmw (29,7%). Boom di nuove immatricolazioni per Tesla (NASDAQ:TSLA) che registra un’impennata dell'86,3%.
In calo, invece, Mercedez-Benz (-10,6%) e Renault (EPA:RENA) (-2,1%).

Nel complesso dei mercati Ue, Uk ed Efta, a gennaio le immatricolazioni sono salite dell'11,5% anno su anno attestandosi a quota 1,014 milioni.

In particolare, tutti i principali mercati del blocco hanno registrato una crescita significativa:
Germania (+19,1%), Italia (+10,6%), Francia (+9,2%), Francia (+9,2%) e Spagna (+7,3%) hanno registrato incrementi a una o due cifre.
 

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eccone un'altra che ha preso male i dati del 1° trimestre 2024

Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 30 apr - Dopo un avvio in ribasso di oltre 2 punti, in scia al calo di ricavi e consegne del primo trimestre, con numeri sotto le stime degli analisti, Stellantis sta cercando di recuperare terreno, cosa che, per il momento, è riuscita solo in parte. Il titolo cede l'1,42% a 22,89 euro per azione, dopo essere sceso fino a un minimo di giornata di 22,57 euro, mentre il Ftse Mib è sulla parità. In un primo momento il mercato ha dato più peso al ribasso dei numeri, salvo poi prendere in considerazione alcuni elementi positivi che sono emersi, la conferma della guidance 2024 innanzitutto, ma anche l'aumento delle vendite globali di vetture Bev, quelle elettriche (+8%) e Lev, quelle a basse emissioni (+13%). "Ci aspettiamo un recupero in corso d'anno con il lancio dei nuovi modelli, ma la nostra stima di fatturato per il 2024, +2% a 192,7 miliardi con volumi/mix circa +2% e prezzi -2%, perde visibilità", sottolineano gli analisti di Equita, ricordando che, sui ricavi 2024, il consensus è a 189,1 miliardi.
Guardando ai dati, nel primo trimestre Stellantis ha visto calare del 12% i ricavi netti a 41,7 miliardi di euro, rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, a causa principalmente di minori volumi e di effetti cambio valutari e mix sfavorevoli, in parte controbilanciati da prezzi in tenuta. Il consensus degli analisti attendeva un ribasso del 3% a 42,7 miliardi, mentre gli esperti di Intermonte e Banca Akros avevano previsto un ribasso del 12%. Le consegne consolidate sono state pari a 1,335 milioni di unità, con un calo del 10%, che riflette le azioni sulla produzione e sulla gestione dello stock in preparazione dell'arrivo dei nuovi prodotti nel secondo semestre 2024 (gli analisti di Intermonte attendevano un calo dell'8%).

Come detto, Stellantis ha confermato le guidance per il 2024, parlando di "un contesto in termini di ricavi a supporto¿ e ribadendo l'impegno minimo di ottenere un margine di utile operativo rettificato (Aoi) a due cifre nel 2024, nonché un flusso di cassa industriale netto positivo nonostante le incertezze macroeconomiche. "La conferma delle guidance è importante. Ci aspettiamo che i nuovi prodotti consentiranno di accelerare lo slancio man mano che l'anno prosegue, soprattutto nella seconda metà dell'anno", ha detto la Cfo di Stellantis, Natalie Knight, sottolineando che il gruppo "prevede per quest'anno il lancio di 25 modelli includendo 18 versioni Bev che riteniamo pongano le basi per un marcato miglioramento della crescita e della redditività nella seconda metà dell'anno".
Secondo gli esperti di Intermonte, i ricavi del primo trimestre "sono stati deboli, in linea con le nostre aspettative e al di sotto delle stime di consensus e hanno sofferto di volumi più deboli, mentre i prezzi sono stati migliori (+3% contro il nostro +1%), compensando in parte la volatilità dei tassi di cambio nei mercati emergenti". Inoltre, spiegano, "le scorte sono diminuite leggermente di 70.000 unità, anche se il dato è inferiore alla flessione dei volumi, il che lascia presagire una continuazione del trend. La guidance è stata confermata, ma resta poco indicativa in quanto la società prevede un miglioramento della crescita e della redditività nel secondo semestre".

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Stellantis e Leapmotor, si parte: le auto cinesi in vendita anche in Italia

Al via da settembre in Europa. Cavallo di Troia? «I cinesi arriverebbero lo stesso. Con la jv possiamo sfruttare la situazione a nostro vantaggio»​

 

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