Dalla newsletter Finanza24ore di oggi.
Ieri STM nonostante l'incertezza dei mercati e degli analisti ha chiuso la seduta con un buon rialzo e si proietta verso il target delle 20E, sembrerebbe che le cose vadano per il meglio, ma in realtà non è cosi ........nel mercato c'è molta indecisione sul titolo, ma sopratutto molti differenti modi di valutazione.
Iniziamo con il farvi l'esempio di ieri :
UBS taglia il raiting ed il target price su STM e si posizione da HOLD a SELL Target prima da 20E a 10E, ci chiediamo come è possibile che in un trimestre(che poi non è andato male)il titolo valga il 50% in meno per UBS.....ci chiediamo, ma se la trimestrale fosse stata lievemente sotto le aspettative ? quale sarebbe stato il target price ? 5E ?
Continuiamo con la carrellata delle opinioni ....
DKW taglia il raiting da BUY a ADD target price 20E, giudizio unanime con UBS sul taglio raiting, ma questa volta il titolo vale il 50% in più....ed invece di vendere dovremmo accumulare....
Continuiamo ...
CSFB riduce il target price da 22E a 20E, con outlook non buono sul settore,anche qui stesso giudizio "in sintesi" di DSK.
LEHMAN BROTHERS porta il raiting a Overweight con target price 18E, DEUTSCHE BANK raiting HOLD ma non formula il giudizio sul target price.
Insomma come si può vedere c'è molta insicurezza sul calcolo del target price, unica sicurezza per gli analisti è che il titolo è stato declassato, certo però che il report di UBS ci lascia molti dubbi....è vero che è possibile un differenziale di DCF del 10/15%, ma arrivare al 50% è un pò difficile....
Di sicuro, nell'ultimo trimestre, Stm come tutto il settore soffrirà un rallentamento, e nel 2003 si dovranno valutare i reali tassi di crescita,quindi l'incertezza resta.
Che consiglio dare agli investitori ?
Sembra unanime il giudizio degli analisti : per il trimestre in corso è meglio lasciare stare STM, forse lo si può accumulare sulle debolezze sperando in una ripresa del settore nel 2003, ma sinceramente è un pò irrealistico pensare che ritorni "da subito " a 30E.
La nostra critica di oggi : serve a far capire a tutti gli analisti che è bene avere un giusto metro di valutazione delle aziende, anche se le differenze di valutazioni ci sono e ci saranno sempre, ma non più dell'ordine del 10/15%, il rischio ? è disincentivare il risparmiatore "spaesato" al ritorno all'investimento azionario .
Alessandro Betti