Borse: sarà la volatilità in arrivo ad offrire le migliori opportunità di investimento. I settori e i titoli su cui scommettere nei prossimi mesi
In queste prime settimane dell’anno, da più parti sono giunte indicazioni decisamente incoraggianti in merito alle prospettive dei mercati azionari che, nonostante la corsa in atto ormai dal lontano 2003, appaiono ancora improntate ad un discreto ottimismo. E’ opinione diffusa, tra la maggior parte dei gestori e degli analisti delle più importanti banche d’affari mondiali, che anche il 2007 sarà un anno positivo per l’azionario. Questo però non deve indurre comunque ad abbandonare la cautela e la prudenza che ora più che mai si rendono necessarie, in vista anche di alcune “insidie” che potrebbero segnare il cammino dei listini nei prossimi mesi.
Tra le varie minacce che potrebbero presentarsi, un particolare accento è stato posto sull’attesa volatilità che tornerà in maniera sicuramente più significativa di quanto non sia accaduto fino ad ora. Ma questo aspetto non viene indicato da tutti in una chiave prettamente negativa, tanto che secondo Richard Bernstein, chief investment strategist di Merrill Lynch, le migliori opportunità di investimento nei prossimi mesi, deriveranno proprio dal probabile aumento della volatilità, sul quale si scommette per l’anno in corso. Uno scenario che si potrà concretizzare con maggiori probabilità soprattutto nel caso in cui le Banche Centrali, tanto in Giappone quanto in Europa, aumenteranno ulteriormente i tassi di interesse, al fine di drenare la liquidità in eccesso.
Secondo Bernstein, un incremento della volatilità puo' portare ad annunci allarmistici, inducendo gli investitori a spostare le proprie risorse verso asset caratterizzati da un valore effettivo o intrinseco. La sua idea è che gli investitori dovrebbero orientarsi verso forme di investimento che non risentano della volatilita' o che da essa possano trarne benefici, come nel caso delle azioni.
Ovviamente, in questa direzione bisognerà effettuare le scelte giuste, andando a selezionare i titoli e i temi che più di altri potranno regalare soddisfazioni in uno scenario quale quello atteso per i prossimi mesi. Innanzitutto la banca d’affari americana ritiene che ci siano alcuni aspetti fondamentali che gli investitori dovranno considerare durante i prossimi mesi. Tra gli altri viene citato il rallentamento nella crescita dei prezzi delle materie prime e il ruolo dell'oro rispetto al rischio geo-politico, insieme
alla crescente domanda di beni di consumo nei mercati emergenti. Da non trascurare il riposizionamento verso gli asset di piu' elevata qualita', oltre all’attrattiva per il settore delle telecomunicazioni a livello mondiale.
Alla luce di questi fattori, Bernstein ritiene che il quadro geopolitico abbia risentito della volatilità negli ultimi cinque anni e gli investitori dovrebbero considerare la protezione da questo rischio per il 2007. Una scelta vincente potrebbe essere quella di puntare direttamente sull’oro o su titoli azionari del relativo settore, al fine di garantirsi una copertura anche contro un’eventuale indebolimento del biglietto verde.
Per quanti invece sono maggiormente avvezzi a tollerare il rischio, una mossa ideale, in un’ottica di lungo periodo, potrebbe essere quella di investire in un portafoglio globale composto dalle società del settore della difesa.
Particolare attenzione viene poi riservata al settore delle telecomunicazioni, e Merrill Lynch è convinta che nonostante le ottime performance del 2006, le valutazioni delle societa' americane sembrino prudenti. Anche in Europa le quotazioni sono molto contenute e proprio per tale motivo potrebbero offrire grandi opportunità di investimento.
E se questo non bastasse, Bernstein conclude affermando che il 2007 promette più in generale di essere per gli investitori un anno ricco di sorprese positive, pur non trascurando l'importanza di prendere le decisioni adeguate che tengano conto proprio di una maggiore volatilità.
Non è molto diverso lo scenario delineato da Jean-Pierre Gerber, componente dell'equity team di Julius Baer, il quale alla luce anche delle indicazioni macro relative all’Europa e agli Stati Uniti, è pronto a scommettere ancora sul mercato azionario, da preferire a quello obbligazionario. Il suggerimento pertanto è quello di mantenere un’esposizione sui listini, pur con le dovute cautele, ritenendo che tale scelta possa essere giustificata dalla prospettiva di una prosecuzione della crescita. Il cammino degli ultimi tre anni avrebbe ancora strada da percorrere, considerando peraltro che i fondamentali sono in una situazione diversa rispetto a quella degli anni novanta, ossia nella fase antecedente il crollo delle Borse.
Parlando invece dei singoli settori che potrebbero sovraperformare quest’anno, le sceltedi Julius Baer cadono su quello farmaceutico e finanziario, accanto al comparto dei finanziari, suggerendo invece di mantenere una certa distanza dai titoli energy e dalle utilities, considerando queste ultime troppo care.
Tra i titoli quotati a Piazza Affari invece, Stefano Zoffoli, membro dell’asset allocation team della casa svizzera, una fiches viene puntata su Fiat visto che a livello globale ci sono prospettive rosee, alla luce di fondamentali destinati ad un’ulteriore crescita. La scommessa viene fatta invece su Unicredito, proprio in virtù della sua presenza nell’est dell’Europa.