I cialtroni al lavoro.
Post Fondamentale: L'Italia Contro Europa in Palio le Banche. - Rischio Calcolato | Rischio Calcolato
Questo lo dovete considerare un post di servizio, ragione per cui mi asterrò da giudizi e commenti personali.
In queste ultime settimane si sta consumando una guerra fra l’Unione Europea e l’intero sistema di potere italiano, in palio c’è il mantenimento dello status quo nella governance delle banche italiane.
La questione di fondo è che alcune banche italiane, molto importanti, hanno crediti inesigibili che il mercato giudica in eccesso e dunque avrebbe bisogno di un meccanismo per la loro gestione o copertura.
Usualmente in questi casi si tenta la via dell’aumento di capitale ma le attuali proprietà non hanno il denaro per partecipare e dunque perderebbero il controllo, in alternativa è possibile l’intervento pubblico sui crediti inesigibili e in sofferenza ovvero un trasferimento netto di risorse e garanzie dai contribuenti italiani alle banche senza che ci sia un cambio al vertice.
L’Italia sia per voce di Banca d’Italia che con un primo tentativo andato a vuoto del Ministero del Tesoro (Padoan) ha provato a ottenere di potere usare una garanzia pubblica, ovvero aumentare il deficit e il debito per accollarsi parte del debito bancario in soffernza.
L’interlocutore che ha negato questa soluzione è l’Europa.
I motivi del diniego risiedono nel fatto che l’Unione Europea durante il 2014 e il 2015, e a seguito della crisi di Cipro si è data delle regole che minimizzano l’intervento pubblico per salvare i bilanci delle banche, prerequisito necessario al QE di Draghi che in parte, mutualizza i debiti degli stati europei e prerequisito per un eventuale percorso di unione fiscale europea. In altre parole i paesi con i bilanci pubblici più sani (o supposti tali) hanno imposto regole che li esenti dal salvare i sistemi bancari degli altri paesi.
Come noto la soluzione trovata è il Bail-In che pone in capo il salvatggio delle singole banche nell’ordine a azionisti, obbligazionisti subordinati, obbligazionisti senior, correntisti sopra i 100.000€, fondo interbancario di garanzia e solo alla fine potrebbe esserci un intervento pubblico ma sotto lo stretto controllo di bruxelles.
L’Europa di fondo, obbietta all’Italia una questione:
Gli Italiani cittadini e istituzioni, hanno una massa enorme di risparmio sotto forma appunto di azioni, obbligazioni e conti correnti. Per cui l’Italia HA le risorse PRIVATE per risolvere la sua crisi bancaria. Di conseguenza se andiamo verso un unione fiscale, e in pieno svolgimento degli acquisti del debito pubblico da parte della BCE, l’Italia deve prima usare questa riserva ovvero:
il risparmio privato.
Fin qui non ci sarebbe un reale problema, il metodo di risoluzione delle famigerate 4 banche del centro-italia ha previsto addirittura l’azzeramento del valore delle obbligazioni subordinate senza alcun risotoro in azioni delle nuove banche agli azionisti, ristoro parziale ma che ci sarebbe stato sotto le norme del bail-in entrate in vigore il 1 gennaio 2016. E da qui si capisce anche la fretta del Governo italiano a procedere al “salvatggio” prima di quella data.
Il problema sta nella proprietà e dunque nel comando e soprattutto nel criterio con cui affidare il credito della banche pericolanti italiane. Banche che sono quasi tutte se non tutte a stretto controllo di gruppi di potere consolidati in Italia, sia politici sia apparteneti ad altre consorterie.
Questo grumo di potere è enorme, e capace di qualsiasi azione pur di mantenere la sua leva principale, ovvero creare denaro (Euro) dal nulla attraverso l’emissione e la concessione di credito a discrezione. Indubbiamente il più grande potere che esiste in ogni democrazia. Tenetelo a mente.
Queato è il nocciolo dello scontro fra Italia e Europa, e ora fate attenzione.
Si stanno moltiplicando segnali che vedono il potere reale italiano, pronto a tutto, anche a tornare alla sovarnità monetaria pur di mantere il proprio ruolo di dominio. Oltre a Ignazio Visco, punta di lancia di questa ribellione, abbiamo l’insolita durezza di Matteo Renzi nei confronti dei vertici europei e l’azione di sabotaggio sistematico dell’Italia su molti dossier aperti specie quello sui migranti. In questo Matteo Renzi è aiutato temporanemente anche dal plauso di tutti quegli italiani ormai convinti a torto o a ragione che IL problema sia estreno, ovvero Europa, Euro, Tedeschi, Francesi.
Anche alcuni giornali suoper mainstream come il Sole 24 ore cominciano a scrivere dell’ipotesi di uscita dell’Italia dall’Euro e dall’Europa. Cose impensabili fino solo ad un mese fa.
Quindi prestate molta attenzione a quanto sta avvenedo e tenete presente che un ritorno alla sovranità monetaria si tradurrà inevitabilmente ad un periodo di passaggio in cui gran parte del risparmi italiano residente in Italia e denominato in Euro andrebbe a svalutarsi pesantemente. Ovviamente a livello individuale, fin quanto sarà consentito, ci sono soluzioni che ancora sono praticabili con una certa facilità.
Per quanto uno scenario di scontro aperto e di uscita dell’Italia dall’Euro sia ancora molto improbabile, fate attenzione, molta attenzione agli eventi di queste settimane.
Siate consapevoli, siate preparati.