Perchè delle strutture senza le persone non te ne fai niente. Cioè mancano i medici e mancano in sostanza perchè da professione la si è voluta elevare a casta.
Poi c'è da dire che se implementi il personale in emergenza, una volta finita, queste persone che giustamente hanno acquisito esperienze vogliono continuare a fare il lavoro.
Lo si è visto bene nelle guerre dove fabbriche meccaniche convertite all'aeronautica non sono ritornate alle origini, e sempre in guerra le donne che diventate operaie per necessità poi ci si sono trovate bene. Ora è ovvio che queste cose poi sono state alla base della ripresa ma in un contesto industriale dove c'era ritorno economico.
Attivare un meccanismo completo in un sistema sanitario assistenziale come il nostro, che inevitabilmente avrebbe un effetto a volano inerziale anche a crisi finita...ecco..il ritorno economico del dopo dove ce l'hai? O si spera in un'altra crisi sanitaria o la si crea creandoci un business chessò trasformando la nostra sanità in un paradiso con gente che viene dall'estero a curarsi qui...pagando. Utopico. O semplicemente nel dopo si lavorerebbe in perdita.
Volete un altro esempio bellico molto eloquente?
Gli alleati costruirono un sacco di corazzate con una certa rapidità e convenzionalità in risposta alle ostilità. Le ostilità si evolsero altrettanto rapidamente e svilirono in breve l'efficacia delle corazzate. Tuttavia le corazzate rimasero iconiche e furono mantenute anche dopo e quel dopo costò più che farle e usarle durante la guerra.
E adesso a me pare uguale, si "vorrebbe corazzate a nastro".