T+1, T+3 sul Fib contando i gg.

Aggiornamento sui cicli T-1 (indice)

Ieri temevo che ...

...
Ora rimane la grana da sbrogliare sul lato inverso, dove sembra impossibile che riescano a rispettare il vincolo riba sul secondo T-1 inverso.
Incombe la "disgrazia ciclica", che ci obbligherà a inventarci qualche lingua.
...
Vedi l'allegato 432579

Oggi quel vincolo non sembra piu' così impossibile da rispettare, dato che hanno a disposizione ancora 10-12 ore per recuperare la zona 21830.
Se riuscissero a chiudere l'ennesimo T inverso negativo, ogni previsione sul breve verrebbe rinviata fino a che non conosceremo l'esito del T indice in corso.

Per ora, l' evoluzione ribassista non e' ancora certa al 100 % e quindi trascorreremo il week-end rimanendo nell'incertezza.

I40EURH1.png
 
Mah nel mio breviario i tempi minimi di un T+2 sono 24 barre daily ...

Peccato che il massimo di un T+1 è 20 barre ... :rotfl:

Dai giorni 21 a 24 è vietato chiudere qualcosa

gli ultimi 5 T+2 il DAX li ha chiusi con i seguenti ribassi:
3.7%; 2.3%; 3.5%; 2.4%; 3.5%
direi che il 2.7% fatto col minimo di ieri potrebbe essere più che sufficente per ripartire già da qui
Per Savicevic: si parlava nei giorni scorsi di intermestrali, ma se ben ricordo le letture di anni fa mi pare che Migliorino definisse così il ciclo che stava a metà tra il T+3 e il T+4, quindi con durata attorno ai 90gg, ma formato da 3 T+2, quindi aveva dei parametri ben precisi al suo interno, ricordo male?
qui invece mi pare che ormai i cicli si accorcino (o si allunghino, a seconda dei punti di vista) a piacimento ben sotto i limiti minimi di durata: abbiamo del T+3 inferiori a 48gg, abbiamo T+2 inferiori a 24gg etc etc
quindi il problema che sta nascendo è capire quale logica ciclica dobbiamo attuare per ridenominare dei cicli che non sono nè carne nè pesce ma non solo la via di mezzo da T+3 e T+4 bensì un po' dappertutto, per quello qualche giorno fa ti chiedevo quanti intermestrali ci dovrebbero essere in un T+5, perchè ormai mi sa che anche l'annuale non è più tale
 
Tolomeo solo per animare una discussione proficua

6gg del T+1
come il CAC

quindi negativo

come il CAC

Si, gil..., se guardiamo al nuovo T in corso, finora e' negativo su tutti gli indici.

Quello che cambia e' la data dell'ultimo massimo, con CAC ed Eurostox che anticipano di un T-1 inverso, rispetto a Ftse e Dax.
SP500 invece, tanto per aumentare l'incertezza, ha fatto un T-1 inverso neutro, tra i massimi europei.
Quello che dobbiamo capire ora e' la direzione che prenderanno con i T+1 inversi.
 
gli ultimi 5 T+2 il DAX li ha chiusi con i seguenti ribassi:
3.7%; 2.3%; 3.5%; 2.4%; 3.5%
direi che il 2.7% fatto col minimo di ieri potrebbe essere più che sufficente per ripartire già da qui
Per Savicevic: si parlava nei giorni scorsi di intermestrali, ma se ben ricordo le letture di anni fa mi pare che Migliorino definisse così il ciclo che stava a metà tra il T+3 e il T+4, quindi con durata attorno ai 90gg, ma formato da 3 T+2, quindi aveva dei parametri ben precisi al suo interno, ricordo male?
qui invece mi pare che ormai i cicli si accorcino (o si allunghino, a seconda dei punti di vista) a piacimento ben sotto i limiti minimi di durata: abbiamo del T+3 inferiori a 48gg, abbiamo T+2 inferiori a 24gg etc etc
quindi il problema che sta nascendo è capire quale logica ciclica dobbiamo attuare per ridenominare dei cicli che non sono nè carne nè pesce ma non solo la via di mezzo da T+3 e T+4 bensì un po' dappertutto, per quello qualche giorno fa ti chiedevo quanti intermestrali ci dovrebbero essere in un T+5, perchè ormai mi sa che anche l'annuale non è più tale

Ciao ama...

Ma se ci ragioniamo su...mica stanno scritte nei Vangeli le durate dei cicli !
Già è tanto se comunque riusciamo ancora a notare una qualche grossolana periodicità nelle oscillazioni del prezzo, in funzione del tempo.
Pretendere poi che tali periodi siano più o meno costanti, secondo me e' una pia illusione, come spesso se le creano gli esseri umani.

Io, fin dall'inizio della mia frequentazione dell'analisi ciclica (...era il 2011, all'epoca della disputa tra LudwigII e Buck), sono stato convinto che i cicli "esistono, ma sono anarchici".
Le varie dottine cicliche, da Migliorino a Elico, passando per Torino (chissà perchè questo sembra uno sport particolarmente amato dagli italiani), secondo me, vanno correttamente intese come osservazioni di tipo statistico, con probabilità di reiterazione piuttosto ampie.

Per quello mi affido al mio amato oscillatore Shaff.
Per definizione, i cicli sono oscillazioni del prezzo.
I cosiddetti oscillatori, messi a disposizione dall' AT, servono per descrivere il movimento oscillatorio del prezzo.
Quindi, ne deriva che gli oscillatori servono per descrivere i cicli.
Ad oggi, il miglior oscillatore adatto a questo scopo é quello di Shaff.

Se devo individuare un ciclo, di qualsiasi ordine si tratti, devo trovare un timeframe e un settaggio adatto dell' oscillatore, "et voilà !" : il ciclo e' descritto e delineato.
Se poi la durata o la suddivisione in sottocicli non rispecchia le regole velleitariamente definite dalle varie dottrine, chissenefrega !
Quello era il ciclo e quello e' l'oscillatore che meglio lo ha descritto !.

Ovviamente, anche l'oscillatore di Shaff non e' preciso e accurato al 100% !
Nessun algoritmo matematico, per quanto complesso e geniale, potrà mai descrivere al 100% la forma di un ciclo, per sua natura "anarchico".
A volte, anzi spesso, l'inizio e la fine di un ciclo non corrispondono perfettamente all'inizio e alla fine del movimento dell'oscillatore.
Per affinare la tecnica possiamo allora affiancare l'oscillatore con altri tool di AT, come le medie mobili o i ritracciamenti o quant'altro.

Quello che il "ciclista" dovrebbe in ogni caso evitare, secondo me, e' l'approccio deterministico ovvero credere che dieci regolette, inventate da qualche sedicente guru, possano consentire di prevedere la partenza, la fine e la suddivisione interna di un ciclo.
 
Ciao ama...

Ma se ci ragioniamo su...mica stanno scritte nei Vangeli le durate dei cicli !
Già è tanto se comunque riusciamo ancora a notare una qualche grossolana periodicità nelle oscillazioni del prezzo, in funzione del tempo.
Pretendere poi che tali periodi siano più o meno costanti, secondo me e' una pia illusione, come spesso se le creano gli esseri umani.

sono del tutto d'accordo!
il mio intervento era dovuto al fatto che Savicevic diceva che non eravamo ancora arrivati alla durata minima del T+2 ma ormai le durate standard non esistono più quindi anche la stessa definizione di "mensile o T+22 è del tutto aleatoria.
Diciamo che un ciclo partito il 18 aprile che finisse (se finirà, non lo sappiamo ancora) al 18 maggio, per me resta comunque un mensile, non foss'altro che per motivi di calendario..:D
p.s.: peccato che la discussione si sta smezzando tra 2 thread diversi, vedo che Savicevic risponde su italian job
 
sono del tutto d'accordo!
il mio intervento era dovuto al fatto che Savicevic diceva che non eravamo ancora arrivati alla durata minima del T+2 ma ormai le durate standard non esistono più quindi anche la stessa definizione di "mensile o T+22 è del tutto aleatoria.
Diciamo che un ciclo partito il 18 aprile che finisse (se finirà, non lo sappiamo ancora) al 18 maggio, per me resta comunque un mensile, non foss'altro che per motivi di calendario..:D
p.s.: peccato che la discussione si sta smezzando tra 2 thread diversi, vedo che Savicevic risponde su italian job

Riporto anche qui ...

In generale sono d'accordo con Tolomeo. L'AT non è matematica e deve essere verificata ogni volta rispetto a quello che di dimostra il mercato. E' anche vero che qualche regola deve essere data altrimenti finiamo nell'anarchia e vale tutto e il contrario di tutto.

Venendo alla domanda di Ama su Migliorino, non mi risulta avesse codificato in modo preciso le caratteristiche di un interastrale, ma posso sbagliarmi.
Aveva genericamente identificato l'interastrale come un ciclo ibrido a metà tra intermedio (T+3) e semestrale (t+4).
Ad esempio Il Miglio aveva classificato il ciclo tra il minimo di febbraio e quello di giugno come intermestrale ...

Per quello che riguarda la MIA INTERPRETAZIONE delle sua analisi su questo ciclo porte affermare che comunque questo ciclo seguiva una sua logica ripetibile nel tempo. Cioè vi erano delle "sequenze", degli schemi, di cicli minori che si ripetevano cn regolarità.
Forse non è arrivato a una classificazione precisa perché il patrimonio statistico a disposizione non era ancora sufficiente per poter formulare delle teorie

Questa rimane la mia interpretazione di quello che ho letto dei suoi scritti recenti sul tema.
Sicuramente analisti più autorevoli di me possono avere opinioni diverse al riguardo.
 
Ciao ama...

Ma se ci ragioniamo su...mica stanno scritte nei Vangeli le durate dei cicli !
Già è tanto se comunque riusciamo ancora a notare una qualche grossolana periodicità nelle oscillazioni del prezzo, in funzione del tempo.
Pretendere poi che tali periodi siano più o meno costanti, secondo me e' una pia illusione, come spesso se le creano gli esseri umani.

Io, fin dall'inizio della mia frequentazione dell'analisi ciclica (...era il 2011, all'epoca della disputa tra LudwigII e Buck), sono stato convinto che i cicli "esistono, ma sono anarchici".
Le varie dottine cicliche, da Migliorino a Elico, passando per Torino (chissà perchè questo sembra uno sport particolarmente amato dagli italiani), secondo me, vanno correttamente intese come osservazioni di tipo statistico, con probabilità di reiterazione piuttosto ampie.

Per quello mi affido al mio amato oscillatore Shaff.
Per definizione, i cicli sono oscillazioni del prezzo.
I cosiddetti oscillatori, messi a disposizione dall' AT, servono per descrivere il movimento oscillatorio del prezzo.
Quindi, ne deriva che gli oscillatori servono per descrivere i cicli.
Ad oggi, il miglior oscillatore adatto a questo scopo é quello di Shaff.

Se devo individuare un ciclo, di qualsiasi ordine si tratti, devo trovare un timeframe e un settaggio adatto dell' oscillatore, "et voilà !" : il ciclo e' descritto e delineato.
Se poi la durata o la suddivisione in sottocicli non rispecchia le regole velleitariamente definite dalle varie dottrine, chissenefrega !
Quello era il ciclo e quello e' l'oscillatore che meglio lo ha descritto !.

Ovviamente, anche l'oscillatore di Shaff non e' preciso e accurato al 100% !
Nessun algoritmo matematico, per quanto complesso e geniale, potrà mai descrivere al 100% la forma di un ciclo, per sua natura "anarchico".
A volte, anzi spesso, l'inizio e la fine di un ciclo non corrispondono perfettamente all'inizio e alla fine del movimento dell'oscillatore.
Per affinare la tecnica possiamo allora affiancare l'oscillatore con altri tool di AT, come le medie mobili o i ritracciamenti o quant'altro.

Quello che il "ciclista" dovrebbe in ogni caso evitare, secondo me, e' l'approccio deterministico ovvero credere che dieci regolette, inventate da qualche sedicente guru, possano consentire di prevedere la partenza, la fine e la suddivisione interna di un ciclo.

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