gli ultimi 5 T+2 il DAX li ha chiusi con i seguenti ribassi:
3.7%; 2.3%; 3.5%; 2.4%; 3.5%
direi che il 2.7% fatto col minimo di ieri potrebbe essere più che sufficente per ripartire già da qui
Per Savicevic: si parlava nei giorni scorsi di intermestrali, ma se ben ricordo le letture di anni fa mi pare che Migliorino definisse così il ciclo che stava a metà tra il T+3 e il T+4, quindi con durata attorno ai 90gg, ma formato da 3 T+2, quindi aveva dei parametri ben precisi al suo interno, ricordo male?
qui invece mi pare che ormai i cicli si accorcino (o si allunghino, a seconda dei punti di vista) a piacimento ben sotto i limiti minimi di durata: abbiamo del T+3 inferiori a 48gg, abbiamo T+2 inferiori a 24gg etc etc
quindi il problema che sta nascendo è capire quale logica ciclica dobbiamo attuare per ridenominare dei cicli che non sono nè carne nè pesce ma non solo la via di mezzo da T+3 e T+4 bensì un po' dappertutto, per quello qualche giorno fa ti chiedevo quanti intermestrali ci dovrebbero essere in un T+5, perchè ormai mi sa che anche l'annuale non è più tale
Ciao ama...
Ma se ci ragioniamo su...mica stanno scritte nei Vangeli le durate dei cicli !
Già è tanto se comunque riusciamo ancora a notare una qualche grossolana periodicità nelle oscillazioni del prezzo, in funzione del tempo.
Pretendere poi che tali periodi siano più o meno costanti, secondo me e' una pia illusione, come spesso se le creano gli esseri umani.
Io, fin dall'inizio della mia frequentazione dell'analisi ciclica (...era il 2011, all'epoca della disputa tra LudwigII e Buck), sono stato convinto che i cicli "esistono, ma sono anarchici".
Le varie dottine cicliche, da Migliorino a Elico, passando per Torino (chissà perchè questo sembra uno sport particolarmente amato dagli italiani), secondo me, vanno correttamente intese come osservazioni di tipo statistico, con probabilità di reiterazione piuttosto ampie.
Per quello mi affido al mio amato oscillatore Shaff.
Per definizione, i cicli sono oscillazioni del prezzo.
I cosiddetti oscillatori, messi a disposizione dall' AT, servono per descrivere il movimento oscillatorio del prezzo.
Quindi, ne deriva che
gli oscillatori servono per descrivere i cicli.
Ad oggi, il miglior oscillatore adatto a questo scopo é quello di Shaff.
Se devo individuare un ciclo, di qualsiasi ordine si tratti, devo trovare un timeframe e un settaggio adatto dell' oscillatore, "et voilà !" : il ciclo e' descritto e delineato.
Se poi la durata o la suddivisione in sottocicli non rispecchia le regole velleitariamente definite dalle varie dottrine,
chissenefrega !
Quello era il ciclo e quello e' l'oscillatore che meglio lo ha descritto !.
Ovviamente, anche l'oscillatore di Shaff non e' preciso e accurato al 100% !
Nessun algoritmo matematico, per quanto complesso e geniale, potrà mai descrivere al 100% la forma di un ciclo, per sua natura "anarchico".
A volte, anzi spesso, l'inizio e la fine di un ciclo non corrispondono perfettamente all'inizio e alla fine del movimento dell'oscillatore.
Per affinare la tecnica possiamo allora affiancare l'oscillatore con altri tool di AT, come le medie mobili o i ritracciamenti o quant'altro.
Quello che il "ciclista" dovrebbe in ogni caso evitare, secondo me, e' l'approccio deterministico ovvero credere che dieci regolette, inventate da qualche sedicente guru, possano consentire di prevedere la partenza, la fine e la suddivisione interna di un ciclo.