Sharnin 2
Forumer storico
Il petrolio come metafora
12 Dec 2008
A cura di Rocki Gialanella
Si denomina contango una situazione del mercato petrolifero in cui il prezzo del barile aumenta sulla scia dell’allungamento dei tempi di consegna della merce
Attualmente il mercato del petrolio sta vivendo una fase di contango simile a quelle sperimentate dieci anni fa: il prezzo per la consegna a dicembre è di 44 Usd nel mercato Nymex e quello di consegna a dicembre del prossimo anno (2009) è a quota 62 Usd.
In siffatto contesto, acquistare un barile di petrolio oggi e conservarlo per i prossimi dodici mesi offre un rendimento del 40%. Secondo l’agenzia Bloomberg, le grandi società petrolifere stanno optando per l’adozione di questa modalità per guadagnare denaro in tempi stretti. Sempre secondo le agenzie di stampa, sarebbero state contattate ben 16 superpetroliere per convincerle a rimanere ferme nei porti con il loro prezioso carico di oro nero. Nel complesso, sedici petroliere sono in grado di accogliere 26 milioni di barili, valutati circa 1.000 milioni di Usd. Tuttavia, in questo modo le navi verrebbero utilizzate per scopi ben diversi da quelli per cui sono state costruite.
Il potenziale taglio alla produzione che dovrebbe essere apportato nella prossima riunione dell’OPEC potrebbe fornire un’ulteriore accelerazione del contango. Questa situazione si scontra con i pronostici di numerosi analisti, che continuano a credere in un’accelerazione del trend discendente dei prezzi del greggio: stando alle ultime ipotesi potrebbe raggiungere i 25 Usd al barile se la Cina dovesse entrare in recessione.
La metafora delle petroliere cariche di greggio e ancorate alle coste, serve per illustrare la situazione economica generale: non si muove foglia, in attesa di tempi migliori. Le compagnie petrolifere hanno il vantaggio di conoscere le modalità di quotazione delle aspettative sul prezzo della commodity. Il resto del mondo non può beneficiare di tale vantaggio. Nel frattempo, le Banche Centrali stanno cercando di rimettere in moto l’economia con forti iniezioni di liquidità nel mercato del credito, ma finora le entità finanziarie hanno mostrato ritardi enormi nel percepire lo stimolo e ‘girarlo’ al mercato. E la forte caduta del consumo non è imputabile solo alla sensibile crescita della disoccupazione. La riduzione dei consumi è contemporaneamente conseguenza e causa della disoccupazione.
Una volta che i mercati finanziari saranno riusciti a ricomporsi, il problema principale delle economie potrà essere risolto solo agendo sulle aspettative. Si possono tagliare i tassi di interesse, si può lanciare un nuovo piano di investimenti nelle infrastrutture, ma non si possono obbligare le imprese ad assumere i lavoratori o i consumatori ad aumentare i propri consumi.
http://www.fondionline.it/indicecms.php?idpagina=art&idart=20028
12 Dec 2008
A cura di Rocki Gialanella
Si denomina contango una situazione del mercato petrolifero in cui il prezzo del barile aumenta sulla scia dell’allungamento dei tempi di consegna della merce
Attualmente il mercato del petrolio sta vivendo una fase di contango simile a quelle sperimentate dieci anni fa: il prezzo per la consegna a dicembre è di 44 Usd nel mercato Nymex e quello di consegna a dicembre del prossimo anno (2009) è a quota 62 Usd.
In siffatto contesto, acquistare un barile di petrolio oggi e conservarlo per i prossimi dodici mesi offre un rendimento del 40%. Secondo l’agenzia Bloomberg, le grandi società petrolifere stanno optando per l’adozione di questa modalità per guadagnare denaro in tempi stretti. Sempre secondo le agenzie di stampa, sarebbero state contattate ben 16 superpetroliere per convincerle a rimanere ferme nei porti con il loro prezioso carico di oro nero. Nel complesso, sedici petroliere sono in grado di accogliere 26 milioni di barili, valutati circa 1.000 milioni di Usd. Tuttavia, in questo modo le navi verrebbero utilizzate per scopi ben diversi da quelli per cui sono state costruite.
Il potenziale taglio alla produzione che dovrebbe essere apportato nella prossima riunione dell’OPEC potrebbe fornire un’ulteriore accelerazione del contango. Questa situazione si scontra con i pronostici di numerosi analisti, che continuano a credere in un’accelerazione del trend discendente dei prezzi del greggio: stando alle ultime ipotesi potrebbe raggiungere i 25 Usd al barile se la Cina dovesse entrare in recessione.
La metafora delle petroliere cariche di greggio e ancorate alle coste, serve per illustrare la situazione economica generale: non si muove foglia, in attesa di tempi migliori. Le compagnie petrolifere hanno il vantaggio di conoscere le modalità di quotazione delle aspettative sul prezzo della commodity. Il resto del mondo non può beneficiare di tale vantaggio. Nel frattempo, le Banche Centrali stanno cercando di rimettere in moto l’economia con forti iniezioni di liquidità nel mercato del credito, ma finora le entità finanziarie hanno mostrato ritardi enormi nel percepire lo stimolo e ‘girarlo’ al mercato. E la forte caduta del consumo non è imputabile solo alla sensibile crescita della disoccupazione. La riduzione dei consumi è contemporaneamente conseguenza e causa della disoccupazione.
Una volta che i mercati finanziari saranno riusciti a ricomporsi, il problema principale delle economie potrà essere risolto solo agendo sulle aspettative. Si possono tagliare i tassi di interesse, si può lanciare un nuovo piano di investimenti nelle infrastrutture, ma non si possono obbligare le imprese ad assumere i lavoratori o i consumatori ad aumentare i propri consumi.
http://www.fondionline.it/indicecms.php?idpagina=art&idart=20028
il gioco dei tg di oggi è stato quello di andare da cambiavalute più ladrones e vedere quanti centesimi di euro in più davano oltre la pari
