Tbond Bund (VM69) 2013: Bandits Unchained tra Krug bubbles and balls (3 lettori)

f4f

翠鸟科
Gooooddddd mooooorrrrrrniiiinnnngggg bbbanda


Due riflessioni sparse: cominciamo da questa interessante analisi che mette a confronto l'andamento del Dow aggiustato per l'inflazione il P/E ratio calcolato secondo il metodo di Shiller e i periodi temporali di rialzo più lunghi in termini di intensità del rialzo in particolare prendendo in considerazione i periodi di 20 mesi in cui percentualmente ci sono stati più mesi positivi. Se maggio chiudesse positivo sul dow deflazionato sarebbe il 17 mese sugli ultimi 20 che l'indice chiude positivo con una % che raggiungerebbe gli stessi livelli raggiunti solo altri due volte dal dow deflazionato dal 1900 ad oggi.

Questi due periodi sono avvenuti nel 1936 il primo e nel 1951 il secondo.

Nel primo caso l'indice fece il top ad inizio 1937 e poi comincio una lunga fase di consolidamento durato diversi anni mentre nel secondo caso il mercato si imbarco dopo una breve fase piatta il mercato si imbarcò in un bull market senza precedenti.

La differenza fra le due situazioni sono molteplici, tra l'altro nel 1951 gli USA misero in piedi la exit strategy dagli acquisti di titoli di stato con cap fatti dalla FED durante il periodo bellico e continuato negli anni successivi mentre ad ora l'exit strategy sembra un discorso ancora lontano.

In ogni caso una differenza reale è data dalle valutazioni fondamentali dei due periodi. mentre nel 1936 il P/E di shiller era a livelli sopra a 20 e quindi sovraquotato il P/E del 1951 era intorno ad 11 e quindi basso rispetto ad una valutazione mediana.

la situazione attuale è molto piu simile dal punto di vista fondamentale al periodo intorno al 1936.

flussi in entrata ed uscita dal giappone con mio commento a lato...

Interessante grafico sull'andamento degli initial claims ed il tasso di disoccupazione USA con alcune delucidazioni.

Il rendimento delle obbligazioni HY è su nuovi minimi ma la cosa sembrerebbe razionale se confrontiamo il rendimento delle stesse con il rendimento del decennale americano; vi è però un problema legato al real prezzo del decennale americano; infatti sebbene il decennale americano quoti con rendimenti sotto il 2% è evidente che il suo rendimento è messo sotto pressione dagli acquisi della FED; ora fare una stima di quanto sconto il rendimento prezzi è molto difficile ma si può dire che il decennale USA allo stato attuale regali almeno tra i 100 ed i 150 bps di rendimento per cui lo sprad tra i due valori sarebbe davvero ben piu stretto per cui occhio ai valori di quel settore che non è comprato dalla FED.

I dati industriali dall'Asia non sono per niente buoni e sia i leading indicator cinesi e sia l'indice delle PMI composite dei leader della zona non sono supportivi a crescita economica molto sostenuta; questo dovrebbe indebolire l'economia tedesca molto pesata sull'export verso quei paesi in un momento in cui l'industria nipponica acquisisce competitivita mentre l'economia USA essendo molto domestic oriented dovrebbe patire meno...

Infine due righe tirate a caso sullo spoore.. notare che l'indice è contenuto sia da un trend di brevissimo molto pendente al rialzo sia da un trend di medio di cui sta testando la parte alta che lo contiene.

I dati mostrati prima sono evidentemente non supportivi alla forza ulteriore di questo indice ma essendo che il fatturato USA delle imprese comprese nello spoore è molto orientato domesticamente questo lo rende piu resistente del resto del mercato essendo i dati USA strutturalmente migliori che quelli delle altre aree ed inoltre le manovre monetarie FED continuano a sostenere la liquidità di rischio.

Quindi prima di orientarsi allo short restano da tstare i livelli chieva indicati già negli scorsi giorni (1596 in particolare) ed il test delle trendline qua disegnate...

da impacchettare con il grafico
 

Ignatius

sfumature di grigio
a) (vedasi allegato)
L'indice dell'avidità oggi è in ulteriore aumento: sembra gridare "Verso l'infinito e oltre!".




b) (vedasi allegato)
Qualcuno inizia a farsi delle domande sugli effetti della fine del cosiddetto QuantitativeEasing4 (e magari pensa che gli effetti non saranno un tranquillizzante QE5?).




c) (vedasi link Special Report: How the Fed fueled an explosion in subprime auto loans | Reuters )
E poi c'è un'altra faccenda che non mi torna: si sente dire "L'Europa è ferma, invece il PIL degli Stati Uniti cresce, anche se non abbastanza da assorbire tutta la disoccupazione".

Ma il PIL è un semplice numero: Investimenti + Consumi, e comprende gli acquisti di autovetture, da decenni uno dei settori più importanti in molti sistemi economici.
Beh, ora salta fuori che, dopo aver creato i mutui ipotecari sub-prime, negli Stati Uniti esistono i finanziamenti per l'acquisto dell'auto sub-prime. Ovvero: pare che la crescita delle vendite di auto sia (insostenibilmente) spinta dagli acquisti fatti anche da chi non riuscirà mai a rimborsare i finanziamenti che stipula per comprarle.
Quindi, secondo il mio metodo di valutazione iconoclasta del PIL (che vuole essere è un banale NAV, alla fine), e secondo il principio in base al quale nessuna bolla può essere gonfiata all'infinito e prima o poi scoppia, il prossimo crollo americano deriverà dal default delle finanziarie che prestano quattrini non più per l'acquisto delle case, bensì per altri beni di consumo. E a chi ha acquistato i relativi ABS, ça va sans dire. :rolleyes:



Pertanto,

visto che nel 2007 io intuii anzitempo
il problema dei sub-primes,​

comprai CW ribassisti,​

ci perdetti (se non ricordo male) cinquemila euro :(

perché i mercati erano meno intelligenti di me :wall:
e si accorsero in ritardo
della veridicità delle mie profezie, :wall: :wall: :wall:

ho deciso di fare outing:

sono ufficialmente :down: ribassista :down: su scala mondiale.


Ma state tranquilli: ho imparato la lezione del 2007, quindi ora vendo la casa, un rene e ipoteco l'altro, ma non compro più i CW ribassisti :no:, bensì i più tranquilli ETF Short sull'indice, con leva 2x :).





Però, per trend storico, so già che i miei ETF Short saliranno solo tra 6 mesi. :sad: :sad: :sad:
 

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gipa69

collegio dei patafisici
a) (vedasi allegato)
L'indice dell'avidità oggi è in ulteriore aumento: sembra gridare "Verso l'infinito e oltre!".




b) (vedasi allegato)
Qualcuno inizia a farsi delle domande sugli effetti della fine del cosiddetto QuantitativeEasing4 (e magari pensa che gli effetti non saranno un tranquillizzante QE5?).




c) (vedasi link Special Report: How the Fed fueled an explosion in subprime auto loans | Reuters )
E poi c'è un'altra faccenda che non mi torna: si sente dire "L'Europa è ferma, invece il PIL degli Stati Uniti cresce, anche se non abbastanza da assorbire tutta la disoccupazione".

Ma il PIL è un semplice numero: Investimenti + Consumi, e comprende gli acquisti di autovetture, da decenni uno dei settori più importanti in molti sistemi economici.
Beh, ora salta fuori che, dopo aver creato i mutui ipotecari sub-prime, negli Stati Uniti esistono i finanziamenti per l'acquisto dell'auto sub-prime. Ovvero: pare che la crescita delle vendite di auto sia (insostenibilmente) spinta dagli acquisti fatti anche da chi non riuscirà mai a rimborsare i finanziamenti che stipula per comprarle.
Quindi, secondo il mio metodo di valutazione iconoclasta del PIL (che vuole essere è un banale NAV, alla fine), e secondo il principio in base al quale nessuna bolla può essere gonfiata all'infinito e prima o poi scoppia, il prossimo crollo americano deriverà dal default delle finanziarie che prestano quattrini non più per l'acquisto delle case, bensì per altri beni di consumo. E a chi ha acquistato i relativi ABS, ça va sans dire. :rolleyes:



Pertanto,

visto che nel 2007 io intuii anzitempo
il problema dei sub-primes,​

comprai CW ribassisti,​

ci perdetti (se non ricordo male) cinquemila euro :(

perché i mercati erano meno intelligenti di me :wall:
e si accorsero in ritardo
della veridicità delle mie profezie, :wall: :wall: :wall:

ho deciso di fare outing:

sono ufficialmente :down: ribassista :down: su scala mondiale.


Ma state tranquilli: ho imparato la lezione del 2007, quindi ora vendo la casa, un rene e ipoteco l'altro, ma non compro più i CW ribassisti :no:, bensì i più tranquilli ETF Short sull'indice, con leva 2x :).





Però, per trend storico, so già che i miei ETF Short saliranno solo tra 6 mesi. :sad: :sad: :sad:

Si puoi avere anticipato un pochino ma non troppo... per quanto riguarda i finanziamenti la bolla sembrerebbe essere soprattutto sugli student loans perchè i finanziamenti per acquisto autoveicoli ed altro sono leggermente miìonitorati visti la crisi psot 2008 delle varie finanziarie industriali (GMAC GE CAPITAL ecc...). Gli student loans invece sono veramente in bolla; detto questo il debito complessivo USA ha ripreso a crescere.. quanto potrà durare lo vedremo in ogni caso vedo piu probabile una crisi dell' HY emergente ma staremo a vedere...
 

Platano

Büs del Gnao trader
No!!!

anche le "valute parallele" no.......abbiate pieta'......:wall::wall::D

(l'ho riletto due volte ma come dovrebbe/potrebbe funzionare il sistema "pagamenti in contanti in Euro e elettronici in valuta parallela" io mica l'ho capito.....:sad:

so' gnurant, lo so....:(:D


Alternative für Deutschland vuole un Euro Nord

Il leader di "Alternative für Deutschland" Bernd Lucke chiarisce la sua posizione sull'Euro: non vogliamo un ritorno al D-Mark, ma l'uscita degli eurodeboli dalla moneta unica. Da Neue Zürcher Zeitung

In Germania il dibattito sull'uscita dall'Euro si infiamma. Il leader della nuova formazione "Alternative für Deutschland" in un'intervista chiarisce perché non vuole che la Germania esca immeditamente dall'Euro.

Herr Lucke, "Alternative für Deutschland" propone la fine dell'unione monetaria. Questo significa che è la Germania a dover uscire quanto prima dall'Euro, oppure dovrebbero essere i paesi in crisi del sud Europa a farlo?

La nostra proposta prevede che siano i paesi del sud Europa ad uscire dall'Euro e che l'Euro venga mantenuto solo nei paesi del centro. Tale separazione dovrebbe avvenire gradualmente nel corso dei prossmi anni.

Quindi secondo lei la Germania non dovrebbe decidere in maniera unilaterale di tornare al D-Mark?

No, esattamente il contrario. Noi diciamo chiaramente che non vogliamo un'immediata uscita unilaterale della Germania dalla zona Euro, e soprattutto in assenza di un fondamento giuridico.

Non pensa che l'uscita dall'Euro dei paesi del sud potrebbe avere conseguenze imprevedibili, ad esempio una gravissima crisi economica?

Ho sempre messo in guardia dai pericoli di una uscita improvvisa. Potrebbero esserci infatti conseguenze economiche difficilmente controllabili. Per i paesi candidati all'uscita, la cosa migliore sarebbe introdurre nel periodo di transizione delle valute parallele in modo da avere accanto all'Euro una moneta nazionale come mezzo di pagamento a corso legale. Ci sarebbero una serie di vantaggi, fra i quali il fatto che i debiti Target dei paesi del sud sarebbero preservati, in quanto il paese resterebbe all'interno dell'Eurosistema. (ahhhh ecco!!!!!:D:D:D)

Anche la posizione ufficiale del partito è quella di non volere un'uscita immediata dall'Euro?

Come partito non abbiamo ancora una posizione ufficiale sul modo concreto in cui gli stati dovranno uscire dall'Euro. Non crediamo possa essere deciso da una mozione del partito. Lo si dovrà decidere insieme ai partner europei e in considerazione dei nostri interessi. Vogliamo solo far notare che esiste la possibilità di uscire dalla moneta unica. In quanto leader di partito e professore di economia preferisco parlare del sistema delle monete parallele e introduco il tema nella discussione pubblica. Il nostro governo continua a sostenere che il mantenimento di tutti i paesi nella zona Euro non ha alternative. Per questa ragione noi vogliamo mostrare che le alternative ci sono. Non si tratta di imporre un'alternativa concreta, piuttosto far presente all'opionione pubblica tedesca che il governo sta reprimendo un dibattito che invece è necessario ed urgente.

Lei propone l'introduzione delle monete parallele. Perchè la considera una opzione realizzabile?

La strada delle valute parallele ha alcuni vantaggi. In primo luogo è possibile segnalare alla popolazione che l'Euro resta un mezzo di pagamento, evitando un assalto alle banche. E' importante, perchè altrimenti c'è il rischio che l'intero sistema bancario crolli e ogni ragionevole tentativo di riforma sia affossato prima della sua entrata in vigore. Si puo' inoltre dire ai cittadini: i conti correnti e i depositi bancari sono sicuri, non vi è alcun motivo di panico.
Che nei paesi a "valuta parallela" possa nascere un accaparramento di valuta euro a 'sto tizio non viene il dubbio??
Il secondo vantaggio è di natura politica: non vogliamo umiliare i greci dando loro la sensazione di essere stati cacciati dall'Euro. Durante la fase intermedia sono ancora parte della zona Euro, e allo stesso tempo possono approfittare dei vantaggi di una moneta nazionale. La valuta nazionale potrà guadagnare accettazione prima che l'Euro sia completamente abbandonato. Resta tuttavia possibile che un paese grazie alle svalutazione e agli sforzi riformatori possa migliorare la propria competitività ad un livello tale che un'uscita completa dall'Euro diventi evitabile. Questo scenario lo considerano improbabile, ma come prospettiva politica è sicuramente importante.:mmmm::mmmm::mmmm::mmmm::mmmm:

I critici dicono che un sistema con due valute non potrebbe funzionare

L'unione monetaria non ha funzionato con una sola valuta. Dobbiamo tuttavia riflettere sulle misure necessarie per gestire il passaggio. Considero le valute parallele un sistema fattibile. L'Euro resterebbe la sola valuta per i pagamenti in contante, in modo da avere un solo portafogli con un'unica moneta. Allo stesso tempo per le operazioni non in contanti si potrà pagare solo con una valuta di combinazione. Le conversioni fra le due valute saranno fatte automaticamente dai computer delle banche. Il consumatore non dovrebbe incontrare alcuna difficoltà.

Ci sono precedenti storici?

No, la nostra proposta è nuova. Evita le debolezze degli altri sistemi di valute parallele. Nella nostra proposta non è possibile che una valuta rubi il posto all'altra. L'Euro resterebbe per i pagamenti in contante, per le operazioni non in contante, la sola possibilità sarebbe la valuta di combinazione.:mmmm::mmmm::mmmm:

Quali sarebbero i tempi per la trasformazione della zona Euro e l'introduzione delle valute parallele?

Non è una questione di partito ma un tema che riguarda la politica nella zona Euro. L'introduzione delle valute parallele richiede una modifica dei trattati, poiché questi prevedono che l'Euro sia il solo mezzo di pagamento legale nell'Eurozona. I trattati dovranno percio' essere modificati in questa direzione: per i diversi stati sarà possibile introdurre anche altri mezzi di pagamento legali. Una tale modifica dei trattati richiede circa un anno, nel frattempo potrebbero partire i preparativi per introdurre in questi paesi le valute parallele. Sarebbero poi necessari dai 3 ai 4 anni per una graduale uscita dall'Euro.

Secondo l'esperienza le modifiche ai trattati EU sono molto difficili. Non pensa sia un ostacolo insormontabile?

No. La Germania grazie alla sua forza finanziaria ha la possibilità di avere una forte influenza in Europa. Deve solo rifiutare un ulteriore finanziamento del fondo di salvataggio europeo, fino a quando non saranno apportate le modifiche ai trattati europei. La Germania puo' facilmente imporre questa posizione.

Come valuta il dibattito in Germania? La discussione sull'uscita dall'Euro è diventata piu' aperta, le vostre proposte vengono recepite?

Se ne discute molto, c'è un'ampia copertura mediatica, riceviamo anche un forte incoraggiamento. Nei sondaggi elettorali ci viene riconosciuto un potenziale tra il 25 e il 37%:eek::eek:. Una parte considerevole della popolazione tedesca simpatizza con le nostre posizioni. Le nostre proposte per ora sono state respinte dagli altri responsabili politci, sebbene ci siano dei concreti segnali di erosione. Ad esempio, l'ex leader SPD e ora politico della Linke Oskar Lafontaine si è improvvisamente espresso a favore della reintroduzione delle monete nazionali, dopo aver difeso l'Euro fino a poco tempo fa. Posso immaginare che ci saranno dei cambiamenti programmatici simili anche nei partiti tradizionali, se alle elezioni riusciremo a raggiungere un buon risultato.

AfD nell'opinione pubblica viene percepito come un partito che vuole tornare al D-Mark. E' un'immagine vera?

No, è sbagliata la sequenza. Quello che vogliamo, prima di tutto, è che i paesi del sud Europa escano dalla moneta unica. Dopo di che potremo anche parlare di come il resto dell'Eurozona potrà essere progettato. Un paese come la Francia puo' e vuole restare in una unione monetaria con la Germania? Se si', la Germania dovrà garantire per i debiti francesi e per quelli belgi? Se la garanzia sul debito pubblico degli altri paesi è espressamente proibita, la Francia dovrà decidere se intende affrontare la pressione per la competitività che l'Euro impone. Se si', allora io saro' d'accordo. Se i paesi partner, invece, vogliono mettere in comune i debiti, allora ci impegneremo affinché la Germania possa tornare al D-Mark.
 

Platano

Büs del Gnao trader
Nella nostra proposta non è possibile che una valuta rubi il posto all'altra. L'Euro resterebbe per i pagamenti in contante, per le operazioni non in contante, la sola possibilità sarebbe la valuta di combinazione




allora: io vado alla COOP.....quando chiude lo scontrino la cassiera mi domanda:

"euro in contanti o carta/bancomat in valuta parallela".....:mmmm:

ma mandarli un po' a zappare la terra questi no, ehh???:D
 

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