Tbond Bund (VM69) 2013: Bandits Unchained tra Krug bubbles and balls

gooood uikkkèn bbbbanda !


se la base rifiuta, riprendono la trattativa imho
altre strade non ve n'è :help:

giorno a vossignori...la variabile impazzita è il giudizio della base ..la c'è poco da discutere se vincono i no...l'esperienza fallimentare di chi ha appoggiato in passato la merkel ..è un fattore di non poco conto...
:mumble::mmmm:
 

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Big in corsa per i crediti deteriorati


Offerte di banche e private equity stranieri per 6 miliardi di asset nei portafogli degli istituti italiani

UNICREDIT Il gruppo punta a cedere la sua banca attiva nei «non performing loans»: Blackstone in corsa per rilevare l’asset
Il mercato dei crediti deteriorati italiani fa gola agli investitori speculativi esteri: private equity, in gran parte Usa, ma anche branch di colossi bancari internazionali. Il settore, dopo un periodo di calma, è tornato in fermento negli ultimi mesi.
Secondo le indiscrezioni molte banche italiane starebbero valutando di mettere in vendita portafogli di Non performing loans (Npl) per svariati miliardi di euro.






«Crediamo nella ripresa dell’Italia»


La gestione del recupero crediti e delle sofferenze è oggi in mano a pochi soggetti in Italia. Tra i maggiori player c’è UniCredit, tramite la controllata Credit Management Bank (sulla quale la banca di piazza Cordusio ha aperto un processo per cederne una quota): quest’ultima tuttavia gestisce soprattutto i crediti anomali del gruppo con circa 50 miliardi in gestione.
Tra i soggetti che operano in modo indipendente ci sono invece Italfondiario e Prelios. Proprio Italfondiario è controllata dal gruppo statunitense Fortress. Alla presidenza della società italiana, da circa un anno, c’è Giovanni Castellaneta, exambasciatore negli Stati Uniti dell’Italia, che negli ultimi mesi ha potuto constatare l’interesse degli operatori esteri per il settore degli Npl ( non performing Loan) in Italia.

«Attualmente – afferma Giovanni Castellaneta – dopo una sostanziale stagnazione del mercato negli anni 2008-2012, negli ultimi trimestri, anche per le nuove norme introdotte da Basilea 3, si è osservata una crescita di interesse da parte di investitori stranieri e una lieve ripresa di cessioni di piccoli portafogli. Le sofferenze hanno raggiunto il picco massimo dal 1999 toccando il valore record di oltre 140 miliardi di euro ad ottobre, secondo l’ultimo outlook dell’Abi».
Il gruppo americano Fortress è tra i soggetti più attivi tra i confini nazionali in questo momento: «Fortress – dice ancora Castellaneta – crede nell’Italia e nella sua ripresa economica. L’obiettivo dell’investitore Usa è partecipare a processi di asta di sofferenze per poi acquisirli e farli gestire dalla sua controllata Italfondiario. Attualmente quest’ultima gestisce Npl per volumi lordi pari a 34 miliardi di euro.».
Tra le operazioni di maggior rilievo degli ultimi anni c’è stata l’acquisizione nel 2005 di un portafoglio di oltre 13 miliardi di euro da Intesa Sanpaolo, operazione che ha consentito a Italfondiario di aumentare in modo notevole i suoi volumi tra i confini italiani.
 
Ultima modifica:
Che l'euro sia la moneta del grande capitale internazionale e di poche e ristrette elite nazionali penso che siamo tutti d'accordo.. che però l'euro non è la causa principale del declino di questo paese ma semmai un aggravante senza colpe specifiche è altrettanto vero e qua un articolino a riguardo... tra parentesi avevo già affrontato l'argomento sul blog...

Productivity in Italy: The great unlearning | vox
 
Gooooood morrning bbbbanda

eeh Gipa
sull'euro concordo
ma temo che per le elezioni EU in italy (e altrove)
i populisti grillo e silvio soffieranno sulla brace
forti della ricetta : risposte facili per problemi difficili

e troveranno pseudoeconomisti peggiori perfino di roubini a dare man forte....
 
Che l'euro sia la moneta del grande capitale internazionale e di poche e ristrette elite nazionali penso che siamo tutti d'accordo.. che però l'euro non è la causa principale del declino di questo paese ma semmai un aggravante senza colpe specifiche è altrettanto vero e qua un articolino a riguardo... tra parentesi avevo già affrontato l'argomento sul blog...

Productivity in Italy: The great unlearning | vox

si , GIPA , siamo d'accordo.... e' una grave aggravante e quello che non posso perdonare alla classe politica e' che in buona o cattiva fede non ha spiegato realmente agli italiani quello che comportava entrare con un debito di 2milioni di miliardi di lire e convertirlo in una moneta forte da una moneta debole :wall: se avessero prima trovato il modo di liberarsene e poi entrare in euro , a quest'ora saremmo andati molto meglio , senza l'aggravio annuo di un interesse negativo di almeno 85 mld di euro annui che si sommano al deficit annuale ulteriore , ma la gente dove trovera' i soldi per pagare ? :wall:
 
si , GIPA , siamo d'accordo.... e' una grave aggravante e quello che non posso perdonare alla classe politica e' che in buona o cattiva fede non ha spiegato realmente agli italiani quello che comportava entrare con un debito di 2milioni di miliardi di lire e convertirlo in una moneta forte da una moneta debole :wall: se avessero prima trovato il modo di liberarsene e poi entrare in euro , a quest'ora saremmo andati molto meglio , senza l'aggravio annuo di un interesse negativo di almeno 85 mld di euro annui che si sommano al deficit annuale ulteriore , ma la gente dove trovera' i soldi per pagare ? :wall:

giorno a tutti... quadro perfetto nessuno ha spiegato niente... solo le rose ..ma non le spine... ora si tratta di capire se è o meno il caso di uscirne.... o meglio trovare una soluzione o meglio ancora la migliore soluzione per liberarsi da uno status che non ci porterà da nessuna parte .. o si consolida il debito estero per 5 anni dando un 2,5 % al debito italiano e nel frattempo si resetta tutta la macchina amministrativa dello stato politica inclusa.. facendo diventare normale qs paese.. oppure meglio fare default subito e ripartire da zero sempre mettendo come priorità principale il resettamento della macchina amministrativa..chi vuole fare impresa in italia deve essere agevolato non strozzato... tutto il resto sono solo chiacchiere da bar...io mi sono stancato di un'agonia senza fine.. e si stacheranno anche con conseguenze tutte da scoprire chi vive qs condizione da precario oramai da tempo...:specchio:
 
si , GIPA , siamo d'accordo.... e' una grave aggravante e quello che non posso perdonare alla classe politica e' che in buona o cattiva fede non ha spiegato realmente agli italiani quello che comportava entrare con un debito di 2milioni di miliardi di lire e convertirlo in una moneta forte da una moneta debole :wall: se avessero prima trovato il modo di liberarsene e poi entrare in euro , a quest'ora saremmo andati molto meglio , senza l'aggravio annuo di un interesse negativo di almeno 85 mld di euro annui che si sommano al deficit annuale ulteriore , ma la gente dove trovera' i soldi per pagare ? :wall:

Vedi caro shabib hai perfettamente ragione ma oramai che abbiamo smantellato una bella fetta di sistema industriale, abbiamo accettato la logica austriaca (dal modello economico) o tedesca (da chi la sta imponendo in Europa) di eliminare la capacità produttiva europea in eccesso sulla nostra pelle sentire ancora che si cerca una strada per niente facile come l'uscita dall'euro e non fare assumere anche dai nostri bravi imprenditori nazionali campioni del fare impresa con i soldi degli altri la responsabilità di non aver adeguatamente investito nei fattori produttivi ed aver adeguato alle aziende private la stessa visione che una buona fetta di italiani ha del settore pubblico (non del tutto a torto daltronde).

L'euro ha le sue responsabilità e diciamo che ne siamo consapevoli anche perchè non ne abbiamo sfruttato neanche per un attimo i vantaggi...

Il settore pubblico ha le sue responsabilità perchè ha continuato a divorare spesa senza efficentarsi

Però delle responsabilità del settore imprenditoriale privato nessuno ne parla.... di quella bella fetta di imprenditori che grazie a conoscenze amicizie hanno fatto gli imprenditori senza usare capitali, senza investire nei propri fattori produttivi, senza usare manco mezzo euro proprio e poi hanno lasciato sofferenze sul sistema e hanno migrato i soldi accumulati in qualche paese accodiscendente...

Trovare la scusa dell'euro o dello stato per lavarci la coscienza non mi sembra la strada corretta per migliorare questo paese...
 
Vedi caro shabib hai perfettamente ragione ma oramai che abbiamo smantellato una bella fetta di sistema industriale, abbiamo accettato la logica austriaca (dal modello economico) o tedesca (da chi la sta imponendo in Europa) di eliminare la capacità produttiva europea in eccesso sulla nostra pelle sentire ancora che si cerca una strada per niente facile come l'uscita dall'euro e non fare assumere anche dai nostri bravi imprenditori nazionali campioni del fare impresa con i soldi degli altri la responsabilità di non aver adeguatamente investito nei fattori produttivi ed aver adeguato alle aziende private la stessa visione che una buona fetta di italiani ha del settore pubblico (non del tutto a torto daltronde).

L'euro ha le sue responsabilità e diciamo che ne siamo consapevoli anche perchè non ne abbiamo sfruttato neanche per un attimo i vantaggi...

Il settore pubblico ha le sue responsabilità perchè ha continuato a divorare spesa senza efficentarsi

Però delle responsabilità del settore imprenditoriale privato nessuno ne parla.... di quella bella fetta di imprenditori che grazie a conoscenze amicizie hanno fatto gli imprenditori senza usare capitali, senza investire nei propri fattori produttivi, senza usare manco mezzo euro proprio e poi hanno lasciato sofferenze sul sistema e hanno migrato i soldi accumulati in qualche paese accodiscendente...

Trovare la scusa dell'euro o dello stato per lavarci la coscienza non mi sembra la strada corretta per migliorare questo paese...


GRANDE :up:

Però delle responsabilità del settore imprenditoriale privato nessuno ne parla.... di quella bella fetta di imprenditori che grazie a conoscenze amicizie hanno fatto gli imprenditori senza usare capitali, senza investire nei propri fattori produttivi, senza usare manco mezzo euro proprio e poi hanno lasciato sofferenze sul sistema e hanno migrato i soldi accumulati in qualche paese accodiscendente...

stravero :up: purtroppo hanno le loro colpe , aiutati dai compiacenti si del potere , e in italy sembra siamo diventati un'associazione a delinquere :wall: e credo che la finanza virtuale ha tanto agevolato i fetentoni
 

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