La Grecia e il ritorno alla dracma
Per Atene sarebbe la soluzione migliore e "più sostenibile dal punto di vista sociale" - A dirlo è il capo dell'Istituto economico tedesco Ifo
BERLINO - Il ritorno alla dracma, per Atene, è la "soluzione migliore", ed è "quella più sostenibile dal punto di vista sociale". Lo ha detto il capo del'Istituto economico tedesco Ifo, Hans-Werner Sinn a Berlino, a proposito della crisi greca. Da una svalutazione di circa il 50% la Grecia potrebbe riprendersi economicamente e successivamente Atene potrebbe rientrare, secondo questa analisi.
Ue: da Atene informazioni fuorvianti
BRUXELLES - Dalla Grecia sono state fornite "informazioni fuorvianti". Lo afferma il portavoce della Commissione europea, Margaritis Schinas. In particolare, la portavoce per gli affari economici ha poi puntualizzato i dati della proposta alla Grecia sui "5 pilastri" indicando tra l'altro gli obiettivi di avanzo primario "sostanzialmente ridotto" dal 3% all'1%".
Il presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker, "è deluso perché, nonostante i suoi sforzi, i progressi non sono così evidenti" nella trattativa con la Grecia, ma la Commissione "resta pronta a cooperare" con le autorità greche per trovare una soluzione. Lo ha detto oggi il portavoce di Juncker, Margaritis Schinas, durante il punto stampa quotidiano dell'Esecutivo Ue a Bruxelles. Il portavoce avrebbe inoltre affermato che dalla Grecia sarebbero state fornite "informazioni fuorvianti". In particolare, la portavoce per gli affari economici ha poi puntualizzato i dati della proposta alla Grecia sui "5 pilastri" indicando tra l'altro gli obiettivi di avanzo primario "sostanzialmente ridotto" dal 3% all'1%".
Berlino: il tempo è poco ma la speranza resta
"Il tempo diventa poco". Lo ha detto Martin Jaeger, portavoce del ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schaeuble. Jaeger ha aggiunto di sperare che giovedì all'Eurogruppo si arrivi a una soluzione.
Il portavoce del Governo tedesco Steffen Seibert ha invece affermato: "Noi vogliamo che la Grecia resti nell'Eurozona". Lo ha detto rispondendo a una domanda sulla posizione del Governo tedesco all'indomani del fallimento delle trattative a Bruxelles.
15.06.2015 - 13:44