ZURIGO (Reuters) -  La banca centrale elvetica ha abolito il plafond di 1,20 fissato per il  cambio contro euro, facendo rompere al franco la soglia fissata oltre  tre anni fa.
               Contestuale alla decisione sulla valuta quella sui tassi, ridotti di mezzo punto percentuale a -0,75%.
               Nel comunicato dell'istituto centrale che accompagna la  duplice mossa su cambio e tassi, l'istituto centrale spiega che il  tetto su euro era stato introdotto - il 6 settembre 2011 - in ragione di  circostanze eccezionali. Le prospettive di politica monetaria tra le  diverse aree economiche sono inoltre divergenti e tenderanno a divergere  ulteriormente.
               Il governatore Thomas Jordan parla di uno scenario di  debolezza per l'inflazione elvetica e garantisce che la banca centrale  rimarrà attiva sul mercato dei cambi in modo da influenzare le  condizioni di politica monetaria.
               Il taglio dei tassi, sempre secondo il presidente Snb, dovrebbe mitigare l'effetto della rimozione del tetto sul cambio.
               "E' stata una misura eccezionale e temporanea, che ha  protetto l'economia svizzera da seri danni. L'apprezzamento del franco  resta eccessivo ma nel complesso meno, rispetto a quando il plafond è  stato introdotto" si legge nella breve nota Snb.
               Colti decisamente in  contropiede, i mercati finanziari reagiscono alla mossa con pesanti  vendite sull'azionario, portando l'indice di Zurigo in caduta fino a  oltre 8% - deprezzamento giornaliero record da ottobre 2008 - con  effetti negativi anche sul resto dei listini europei.
               Balza fino a circa 30% il franco contro euro, con la  valuta unica che arriva a valere soli 86,39 centesimi per poi recuperare  intorno alla parità su piattaforma Ebs.
               "Una mossa molto rischiosa, come dice la violenta reazione dei mercati", commenta l'economista di Sarasin Alessandro Bee.
               "La banca centrale  svizzera prepara al 'quantitative easing' Bce che dovrebbe portare molti  flussi in uscita dall'euro in direzione del franco, situazione in cui  sarebbe stato estremamente difficile difendere la soglia di 1,20" spiega  lo strategist Ubs per le valute Geoffrey Yu.
               "Il mercato è al momento in preda al caos più totale... non ha senso parlare di livelli" aggiunge.
               Soltanto lunedì scorso, il vicepresidente Snb  Jean-Pierre Danthine dichiarava che il plafond franco/euro sarebbe  rimasto la chiave di volta di politica monetaria della banca centrale.
               Va però ricordato che il mese scorso l'istituto si è  trovato nella posizione di difendere il tetto, portando in negativo il  tasso sui depositi in valuta elvetica per la prima volta dagli anni '70,  visti i massicci acquisti di franco legati ai timori sulla debolezza  economica della zona euro e le ripercussioni della crisi con la Russia.