Derivati USA: CME-CBOT-NYMEX-ICE Tbond,Tnote,Bund&CO-giu/lug2006: fuga dai Bonds (vm18) (4 lettori)
- Creatore Discussione f4f
- Data di Inizio
gipa69
collegio dei patafisici
fiboo ha scritto:
Già con l'analisi di lungo le variabili sono molteplici, figurati se al momento mi azzardo ad indicare un massimo.
Riesco a vedere con fatica il target di un eventuale minimo nel medio figurati se vedo un target nel lungo.
Personalmente i target di prezzo sono indicazioni ma non li considero mai in maniera estrema. (dipende da che condizioni il mercato arriva su quei prezzi).
gipa69
collegio dei patafisici
fiboo ha scritto:In piu' considera l'ottima analisi di C. Minter su trendonline di oggi.....
Minter dice cose vere... e cioè che è possibile un rallentamento economico significativo ed una correzione corrispondentecosì come la sostiene anche Arcucci, sebbene con toni più catastrofisti. D'altronde il ciclo degli utili ha secondo me ha bisogno di una pausa di consolidamento per poter poi risfruttuare i miglioramenti tecnologici applicabili.
gipa69
collegio dei patafisici
fiboo ha scritto:
Allo stato attuale penso di si anche se come detto dipenderà dalla profondità della possibile correzione prossima.
Tieni presente che se questa non si verificasse probabilmente dovremo cambiare molti degli schemi presi in considerazione ora e il massimo potrebbe avvenire molto prima del previsto. (2007?)
Comunque giusto per far comprendere come la crescita degli utili non sia correlata direttamente alle azioni ma alla percezione del mercato delle azioni qua c'è l'andamento degli earnings dal 2001 cioè l'ultima volta in cui l'indice era intorno ai 1300.
Teniamo presente che molta di questa crescita è venuta dal settore energy, mining e finanziario.
Un calo della crescita complessiva dovrebbe avere un impatto sugli utili anche se mitigato dalle tenndenze poste in atto attualmente dalla globalizzazione
gipa69
collegio dei patafisici
Secondo me è troppo.
Dal 1925 ad oggi il ritorno totale (cioè compresi dividendi) reale (cioè al netto dell'inflazione è pari al 6,5% con una componente del dividendo pari a circa il 50% cioè nettamente superiore al contributo attuale anche considerati i buybacks..
Ogni correzione da eccessi come quelli del 2000 ha portato nel decennio successivo ad una sottoperformance rispetto alla media storica.
Attualmente siamo in perfetta line con la media ma non siamo mai scesi particolarmente sotto questa media.. per cui è possibile che nei prossimi anni questo ritorno sarà comunque sotto media.
Questo non vuol dire che non ci sarà ma sarà sfruttabile solo attraverso una opportuna visione dei movimenti di medio.
Dal 1925 ad oggi il ritorno totale (cioè compresi dividendi) reale (cioè al netto dell'inflazione è pari al 6,5% con una componente del dividendo pari a circa il 50% cioè nettamente superiore al contributo attuale anche considerati i buybacks..
Ogni correzione da eccessi come quelli del 2000 ha portato nel decennio successivo ad una sottoperformance rispetto alla media storica.
Attualmente siamo in perfetta line con la media ma non siamo mai scesi particolarmente sotto questa media.. per cui è possibile che nei prossimi anni questo ritorno sarà comunque sotto media.
Questo non vuol dire che non ci sarà ma sarà sfruttabile solo attraverso una opportuna visione dei movimenti di medio.