In questi giorni sono impegnato anche io ma in questo fine settimana la riflessione riguarda la politica monetaria della BCE/ECB:
Trichet continua a sostenere che ha timori sul lato inflazione, l'inflazione è tutta prodotta dalla crescita delle commodities, la crescita delle commodities è per molti versi data dalla debolezza del dollaro che dirotta gli investimenti dall'area dollaro ai principali competitor del dollaro (commodities in primis) che essendo mercati molto più piccoli di quello valutario crescono molto più in fretta di quanto scenda il dollaro creando le condizioni per fiammate speculative anche in Europa.
Ora il mondo commodities sembra rallentare ma la spallata decisiva verrebbe proprio da un'atteggiamento della BCE diverso.
Ora tenuto conto di queste considerazioni:
“CHINA, AS EVERYONE KNOWS, IS A BIG FORCE IN THE extraordinary boom in commodities. Its voracious appetite for everything from corn and wheat to copper and oil has helped push up U.S. commodities prices by some 50% over the past 12 months. “But China is by no means the whole story. Speculators -- including small investors -- are also playing a huge role. Thanks to the proliferation of mutual funds and exchange-traded funds tied to commodities indexes, speculative buying has gone way beyond anything the domestic commodities markets have ever seen. By one estimate, index funds right now account for 40% of all bullish bets on commodities. The speculative juices are even more plentiful -- nearly 60% of bullish positions -- if you count the bets placed by traditional commodity "pools."
e cioè che molte delle scommesse sulla crescita delle commodities vengono ora dagli speculatori si potrebbe pensare che un atteggiamento della BCE meno pensieroso sul lato inflazione o anche un taglio dei tassi a sorpresa ma limitato nell'entità e durata creerebbe sui mercati finanziari un violento ribasso dell'euro e una ancor più violenta discesa delle commodities riducendo al minimo i rischi inflattivi, dirottando parte dei capitali su investimenti maggiormente produttivi e probabilmente risolvendo almeno nel breve molti dei problemi legati al mercato del credito.
Permetterebbe inoltre di consacrare la BCE come uno dei demiurghi della politica monetaria mondiale portando il mercato d'ora in poi a prestare maggiore attenzione alle sue mosse ed alle sue considerazioni in quanto in grado di muovere il mercato in maniera più significatica che nel passato.
Ma la BCE sarà in grado di assumersi questo ruolo?
Dan sa cosa rispondere