Avevo, nell'armadio, un grigio abito da uffizio.
Era fermo lì da tempo, perché un bottone davanti e uno sulla manica si erano distrutti.
Avevo - quasi prontamente - comprato i bottoni per cambiarli (tutti, in quanto erano un po' diversi da quelli originali), ma non l'avevo mai portato (o fatto portare dalla mia coniuge convivente) dalla sarta sotto casa.
Facendo il cambio dell'armadio per l'autunno / inverno, il dormiente abito grigio è riemerso dall'oblio.
(La) settimana scorsa, la coniuge ha portato l'abito dalla sarta, e due giorni dopo l'abito è tornato a casa coi bottoni nuovi.
Ovviamente, nella riemersione dell'abito, in una tasca era stata trovata la bustina con i bottoni di ricambio e con lo scontrino dell'acquisto dei bottoni medesimi.
Lo scontrino era del 2013.
L'abito è stato fermo per 12 anni, in paziente attesa dei bottoni.
Ma non si è mai perso d'animo.
L'abito, dentro di sé, sapeva che prima poi avrebbe svolto la sua missione.
Sapeva che non era stato dimenticato.
Oggi l'abito grigio è in uffizio con me, ed è felice.