Thread Ufficiale Unificato delle Discussioni Politiche Generali (3 lettori)

favorevole a Monti?

  • si

    Votes: 6 27,3%
  • no

    Votes: 14 63,6%
  • indifferente

    Votes: 2 9,1%

  • Total voters
    22

osinod

Banned
Roma, 17 giu. (TMNews) - "Nel 2007 l'inchiesta Why not è entrata nel vivo, facciamo visita, con la polizia giudiziaria, a Luigi Bisignani. Faccio la perquisizione e da quel momento è un cataclisma". A ricordarlo è Luigi De Magistris in una intervista pubblicata oggi "L'Unità". "Quel sopralluogo imprime un'accelerazione folle, assolutamente inaspettata, alla vicenda che mi porterà nel giro di pochissimo tempo a perdere le funzioni di pubblico ministero", ha ricordato il sindaco di Napoli.
 
Ultima modifica:

osinod

Banned
Berlusconi sa che verrà fuori dell’altro, molto altro, dalle «rivelazioni» di Luigi Bisignani. Sente il cerchio stringersi attorno alla sua persona e a quella di Gianni Letta. Teme che al suo braccio destro possa arrivare un avviso di garanzia e che ad essere coinvolti pesantemente siano alcuni ministri e ministre. «Mi verrebbe voglia di vendere tutto e andare via da questo Paese...»


«Questo è un Paese di m.e.r.d.a. - si è sfogato nei giorni scorsi - e se non fosse per i miei figli avrei già venduto tutto, Mondadori, Mediaset..., e me ne sarei già andato».


poverino mi fa pena è un povero perseguitato :sad::sad::sad::sad::sad::sad::sad::sad:
 
Ultima modifica:

osinod

Banned
Juncker mette in guardia l'Italia
"A rischio se salta la Grecia"


L'avvertimento del capo dell'Eurogruppo: "Possibile contagio anche a Portogallo, Irlanda e Belgio". Poi frena sulla richiesta di Francia e Germania di una partecipazione volontaria delle banche per scongiurare il default di Atene: "Si sta giocando con il fuoco"
 

osinod

Banned
No, non sará un finale tragico e drammaticissimo, quando arriverà, quello che riguarda Silvio Berlusconi.
Niente a che vedere con la caduta degli dei, con le atmosfere cupe e da gran guigno della repubblica di Salò o con altri esempi di fine di regimi, quello di Ceaucescu per esempio o piazzale Loreto, anche se Fedele Confalonieri, l'amicissimo del Cavaliere, dice che si andrà a un epilogo cruento come quello capitato al Duce.

E invece, no. La giornata di ieri dimostra che hanno torto i terribilisti e hanno ragione i leggeristi. Ovvero, quelli che dicono che la caduta di Berlusconi sarà nello stile di un film dei Vanzina, somiglierà a un nuovo episodio della Mandrakata, rappresenterà l'ennesimo cinepanettone con dentro Brunetta, Straquadanio, Santanchè, qualche olgettina travestita da poliziotta vogliosa o da Obama pettoruta, qualche parente di faraone e qualche Scilipoti.

Perché infatti, ieri, quando Berlusconi s'è collegato telefonicamente con una sala che doveva essere piena di fan calabresi, quella sala invece era vuota e i presunti ome berluscones della Magna Grecia se ne erano già andati a casa. Infischiandosi che sarebbe arrivata una chiamata del premier. Soltanto tre o quattro tecnici sono restati sul luogo, per smontare gli amplificatori mentre Berlusconi parlava e annunciava: "Vi porto i saluti di tutto il governo". E ridevano i tre o quattro, mentre quello comiziava nel vuoto, come stessero davanti a una commedia all'italiana.
 
Ultima modifica:

tontolina

Forumer storico
processo MILLS:quei 600 mila dollari sarebbero stati versati da Berlusconi

OGGI al Tribunale di Milano

Processo Mills, depone Attanasio: «Mai dati 600 mila euro all'avvocato inglese»

Berlusconi presente in aula. L'imprenditore campano, sentito come teste, smentisce la linea della difesa

MILANO - L'armatore napoletano Diego Attanasio, sentito come testimone nel processo Mills a carico di Silvio Berlusconi, ha spiegato di non aver mai dato, né regalato, né prestato, 600 mila dollari all'avvocato inglese. L'armatore ha dunque confermato in aula la versione resa nel processo a carico di Mills, smentendo la tesi della difesa dell'avvocato di affari inglese che sosteneva che i 600 mila dollari al centro del processo sarebbero stati dati a Mills da Attanasio perché li investisse. Secondo l'accusa, invece, quei 600 mila dollari sarebbero stati versati all'avvocato inglese da Berlusconi (presente in aula) come prezzo della corruzione. La deposizione è arrivata dopo che i giudici del processo hanno respinto la richiesta avanzata dalla difesa del premier di considerare Attanasio come teste imputato in procedimento connesso, che gli avrebbe consentito di avvalersi della facoltà di non rispondere. Secondo la corte infatti non c'è alcun legame «probatorio» tra il processo in cui l'imprenditore è imputato di corruzione a Salerno e quello a carico del presidente del Consiglio.





«NESSUN REGALO» - «Mills le ha mai detto "Senta ho tenuto per me, per esempio, 600 mila dollari"?» ha chiesto il pm De Pasquale all'armatore napoletano, in passato cliente dell'avvocato di affari inglese che ha gestito per lui 10 milioni di dollari.
«No», ha risposto Attanasio.
«Lei ha mai regalato 600 mila dollari a Mills?», ha chiesto ancora il pm e il testimone ha risposto: «Mi sembra proprio di no, non ci sarebbe stato motivo per me per regalare 600 mila dollari a Mills». Attanasio ha chiarito inoltre di non aver mai prestato quella cifra al legale inglese e di non sapere «i movimenti che faceva» Mills nella gestione dei fondi. L'armatore inoltre ha spiegato di aver «firmato diversi documenti in bianco, perché Mills mi disse che per gestire i miei soldi gli servivano alcuni documenti firmati da me in bianco». Infine, alla domanda del pm che gli chiedeva se avesse mai saputo di problemi fiscali e nella movimentazione del denaro avuti da Mills, Attanasio ha risposto: «Mi sarebbe sembrato strano che un esperto di fiscalità si trovasse con problemi fiscali». «IMPUTATO DI REATO CONNESSO» - La difesa di Berlusconi aveva chiesto di sentire Diego Attanasio come testimone-imputato di reato connesso, circostanza che avrebbe permesso all'armatore napoletano di avvalersi della facoltà di non rispondere. I legali del premier, Niccolò Ghedini e Piero Longo, avevano sostenuto che i giudici della decima sezione penale avessero il «diritto-dovere di valutare la sussistenza di elementi di collegamento» tra il processo Mills e una vicenda giudiziaria che ha portato alla condanna a Salerno di Attanasio per corruzione. Per i difensori del presidente del Consiglio, ci sarebbe stato un collegamento probatorio tra questi due procedimenti a causa del quale l'armatore non avrebbe potuto essere sentito nelle vesti di semplice testimone, e quindi con l'obbligo di rispondere alle domande del collegio, ma avrebbe dovuto assumere la veste di testimone-imputato con la facoltà di non parlare. Questa tesi è stata decisamente confutata dal pm Fabio De Pasquale, il quale ha ricordato che il tribunale di Milano respinse un'identica eccezione il 13 aprile 2007 quando ancora si svolgeva il processo a Mills e Berlusconi insieme, prima che la posizione del premier fosse stralciata. «Non c'è nessun collegamento tra i capi di imputazione dei due processi, né a livello probatorio, né a livello temporale. Capisco che la difesa ha interesse a sentire Attanasio come teste-imputato, ma credo che il collegio debba respingere in modo secco l'eccezione», aveva replicato De Pasquale, che ha anche ricordato che Attanasio fu condannato per fatti che risalgono ai primi anni Novanta per corruzione in relazione al pagamento di tangenti per cambiare la destinazione d'uso di un opificio al cui posto voleva far sorgere un centro commerciale. «È un procedimento pendente a Salerno in corte d'appello», aveva precisato De Pasquale, «ma solo per dichiararne la prescrizione».
ARRIVO - Aula della prima Corte d'assise allestita per l'occasione e area attorno al Palazzo di Giustizia di Milano blindate per l'arrivo del presidente del Consiglio. Il premier, infatti, è giunto come previsto alle 10 per l'udienza del sabato al processo Mills, dove è imputato per corruzione in atti giudiziari. Lungo le transenne disposte in via Freguglia, però, c'erano solo cronisti: mancavano infatti sia i sostenitori del Cavaliere che i contestatori. Al momento dell'arrivo, Berlusconi non ha parlato con i giornalisti, ma ha discusso con i suoi avvocati in attesa che arrivassero i giudici per iniziare l'udienza.
5477466b3845333430536b414367506f

CALENDARIO UDIENZE - Sono state anche fissate le prossime udienza del processo Mills. Dopo l'esame del teste da parte della difesa (lunedì 20 giugno), il procedimento riprenderà il 19 settembre per poi proseguire il 10, 24 e 31 ottobre.
Redazione online
18 giugno 2011
 

bischer0tt0

mi sono già rotto
e non glieli ha dati lui

chi l'ha fatto?


Mills ha dichiarato il falso in un processo che vedeva come imputato anche Berlusconi ... ed ha intascato quei soldi

mills ha detto che scrisse di aver avuto quei soldi da BERNASCONI o cmq dal gruppo fininvest PER SFUGGIRE AL FISCO INGLESE, infatti poi ritrattò

quando ha detto la verità? a seconda di come conviene :D

pure attanasio, ha detto che non li ha dati lui, ha le sue ragioni
magari pure lui teme che arrivi qualcuno a chiedergli conto del trasferimento all'estero, di come aveva disponibilità di quella cifra, di perchè non risulta nei suoi redditi, etc...

insomma sta testimonianza così pompata non mi sembra risolva alcunchè :-o
 

tontolina

Forumer storico
mills ha detto che scrisse di aver avuto quei soldi da BERNASCONI o cmq dal gruppo fininvest PER SFUGGIRE AL FISCO INGLESE, infatti poi ritrattò

quando ha detto la verità? a seconda di come conviene :D

pure attanasio, ha detto che non li ha dati lui, ha le sue ragioni
magari pure lui teme che arrivi qualcuno a chiedergli conto del trasferimento all'estero, di come aveva disponibilità di quella cifra, di perchè non risulta nei suoi redditi, etc...

insomma sta testimonianza così pompata non mi sembra risolva alcunchè :-o
vabè sembra che tu rigiri il manico nella piaga marcia


Berlusconi
Mills
Previti
Attanasio

fa te
 

Users who are viewing this thread

Alto