Eccoci qua. votate il nuovo che avanza ......seeeee .....gallina vecchia fa buon brodo.
Dalla casa di Montecarlo ai seggi a Montecitorio e al Senato.
Il debole dei politici per cognati e parenti vari non si affievolisce, a conferma del fatto che, soprattutto al centro, hanno davvero attenzione al benessere della famiglia.
Pier Ferdinando Casini e Mario Monti a Montecitorio
Il problema è che si tratta sempre della loro.
Prendiamo il raggruppamento Monti.
Fini, è notizia dei giorni scorsi, non appagato dal regalone fatto due anni fa al cognato nella perla della Costa Azzurra, sta riprovando a fare felice la moglie Elisabetta proponendo la candidatura del socio della suddetta signora. E fin qui, per intenderci, nulla di clamoroso, conoscendo l'etica del soggetto.
Ma scopriamo oggi che il suo alleato Casini, forse invidioso, non vuole essere da meno.
Tanto che nelle liste dell'Udc montiana figurano due importanti nuove entrate.
Quella della cognata, moglie di suo fratello, e quella del futuro genero, fidanzato di sua figlia.
Del resto c'è da capirli. Con la crisi sono tempi duri ed è meglio mettere un po' di fieno nella cascina di casa.
Ovviamente lo paghiamo noi ma questo è un dettaglio.
Lo stesso Monti è sensibile alla solidarietà, anche nei confronti dei benestanti.
Tanto da candidare al parlamento il genero del suo amico Nanni Bazoli, potente presidente della banca San Paolo, uno degli uomini più ricchi e influenti del Paese (di fatto controlla anche il Corriere della Sera).