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Nuovo forumer
innanzi tutto "salutiamo" il mitico Sandro Patt, caro amico.
Quindi, parliamo di Enel, per annotare in questo thread esperienze derivanti dall'operatività. Il 27 luglio ho acquistato qualche opzione, giusto 2 precisamente delle call 7,4 ottobre. I miei livelli di prezzo erano quelli indicati nel grafico, ovvero circa 6,9 => 7,2, ovvero il 4,3% circa. Ho pagato il premio 0,06.
Il titolo si è mosso come mi aspettavo, tuttavia, praticamente a tp, sono poco più che in pari con le commissioni, ovvero 16 €. Diamine, certo che questi strumenti, non potendo dire che non sono, almeno "latu sensu" efficienti (come avviene con i cw), sono solo per duri e puri: con un gain che a ieri 31 agosto risultava del 66 % e passa, si va appena in pari.... Dove sta l'errore? Analisi confermata dal mercato e rischio di loss? Domanda retorica, stiamo studiando gli strumenti. Ciò che sto elaborando e teorizzando, nel mio piccolo, consiste nel fatto che va innanzi tutto scelta una lunga scadenza, controbilanciata saggiamente con uno strike otm per non pagare molto tempo (e forse i 4 mesi di scadenza possono anche essere pochi, ma sul punto ci ritornerò fra un attimo), quindi, porre come regola generale un primo ingresso leggero, per non più di 1/3 del capitale destinato al trade, in modo tale da poter in un secondo ed eventualmente terzo momento provvedere ad integrare la posizione: con un ingresso inferiore in caso di duplice livello di ingresso sulla debolezza, ipotesi frequente; per andare incontro al tempo, abbassando il prezzo medio di carico. Quindi, sperimentalmente teorizzo, una scadenza lontana controbilanciata dallo strike otm che consenta due o tre ingressi effettuati sia per flessibilità (ingresso sulla debolezza entro una determinata fascia di prezzo), ed in ogni caso successivi ingressi che "combattano" il tempo, abbassando il prezzo medio di carico.
In altre parole, sto cercando di trovare quella flessibilità e agilità necessaria per non perdere l'onda. Paradossalmente (a me, in passato strenuo sostenitore dello stop loss e accerrimo nemico della mediata in perdita, ritenuta emblema di debolezza e stemma degli sfigati), sto teorizzando una visione "finanziariamente corretta" della mediazione.
Spero questo contributo notturno sia di stimolo per proficue discussioni e interventi. Notte, fra qualche ora dovrò seguire il mercato, anche se siamo ormai a tp bisogna lasciar correre i profitti, se la cosa è tecnicamente e materialmente possibile, e io sono ancora in ferie
ps: enel la stanno accumulando a vagonate, i 150.000 e 300.000 pezzi per eseguito non sono una rarità, e ll'altro giorno, sui 15.000.000 milioni di pezzi passati di mano al momento, ho contato indicativamente ne abbiano messo in portafoglio non meno di 9.000.000. Solo in in 3/4 di una giornata. L'unico rischio è che vedano come fascia di accumulo l'area di prezzo fino ai 6,33 €, ricordandoci che gli squali bianchi hanno margini di manovra estremamente più ampi dei nostri.
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