Titoli & commodities al vaglio 2010 (2 lettori)

MATLEY

Forumer storico
Un saluto a tutti.....

anche lo scorso anno non ci fù rally natalizio se non ricordo male......:rolleyes:

stai pensando seriamente al gas o non ancora...dovremmo essere sui target di Wind.....

oggi in giro...ed ovviamente sto paese si ferma ad ogni 5 cm di neve.....


LAPIS buone feste anche a Te-Moglie & new entry...:-o anche se spero posterai ancora da qui alle feste....

sera magiel,
se non ricordo male lo scorso anno nella settimana di natale io e te siamo entrati insieme sul lev... inoltre il 27/12 comprai il gas, d'amico, saras e tiscali... tutte long... tutte chiuse in gain nel giro di 2-3 settimane :rolleyes:

il lev gas non ha toccato 0,265... a tale livello cippo il rimbalzo... strong buy + sotto
 
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magiel

trendisyourfriend
sera magiel,
se non ricordo male lo scorso anno nella settimana di natale io e te siamo entrati insieme sul lev... inoltre il 27/12 comprai il gas, d'amico, saras e tiscali... tutte long... tutte chiuse in gain nel giro di 2-3 settimane :rolleyes:

il lev gas non ha toccato 0,265... a tale livello cippo il rimbalzo... strong buy + sotto


dici...? :rolleyes:......non mi ricordo......la vecchiaia.....

allora lunedi vediamo per UC...?

come mai quel movimento brusco di dietrofront del sp...seppur positivo...?
 

magiel

trendisyourfriend
Alberto Susic - venerdì, 17 dicembre 2010 - 20:42
Mentre i mercati azionari internazionali si mantengono sui massimi, a Piazza Affaril il Ftse Mib (Milano: FTSEMIB.MI - notizie) continua a mostrare debolezza. E’ lecito attendersi un recupero nel breve o il nostro indice è destinato a scendere ancora nel breve?

La mia idea è che gli storni cui stiamo assistendo siano salutari e offrano la possibilità di entrare sul mercato, per cui vedre quella in atto come una più ampia fase di consolidamento partita sostanzialmente dalla prima decade di giugno. Questi sei mesi sembrano aver offerto la possibilità di nuovi ingressi per i prossimi anni, fermo restando che dal punto di vista tecnico ci aspettavamo una discesa fino a 20.500 punti per il Ftse Mib dopo l’allungo a 20.700 che hanno avuto poco appeal.
Vediamo un listino che si dovrebbe mantenere sopra i 20.000 punti senza escludere sporcature fino ai 19.900 che dovrebbero essere un’occasione per chiudere le posizioni short e aprirne nuove al rialzo. Il nostro listino sarà destinato a recuperare nei prossimi mesi fino ai 21.300 punti, anche se le paure ancora ci sono e al primo tremore il Ftse Mib è il primo a scendere.
C’è stato qualche scossone forse per l’aumento di capitale della BCE (Berlino: BCE1.BE - notizie) che ha un po’ spaventato e ci sono ancora problemi legati all’euro, malgrado non ci dovrebbero essere sorprese negative per la tenuta dell’Europsa. Di conseguenza, alla luce del fatto che anche in America ci si potrà attendere una fase di ripresa, riteniamo gli storni un’opportunità per nuovi acquisti.
Per il Ftse Mib non dovremmo rivedere per ora l’area dei 19.500, ma se si dovesse scendere sotto i 19.200 si dovrà ragionare in maniera diversa perchè probabilmente ci sarà qualcosa che non va.

Quali sono i titoli meglio impostati per sfruttare l’atteso recupero del mercato? A quali consiglia in particolare di guardare ora?

Tra i vari titoli ci piace Prysmian (PRYMF.PK - notizie) che mostra un certo appeal sulla scia anche delle positive indicazioni di alcune banche d’affari che guardano con interesse ad alcuni temi quali lo sviluppo industriale. Dal punto di vista tecnico l’area dei 19,3/19,25 euro offre già una base di una certa rilevanza e si nota un buon movimento sul fronte dei volumi già a partire dalla fine di novembre. Ci aspettiamo di rivedere Prysmian a ridosso dei 14 euro che rappresentano un target a breve, segnalando che nell’ultimo anno il titolo è rimasto in laterale, e la nostras idea che il fair value per il titolo si possa individuare a 15,5 euro.

Spostando lo sguardo sui titoli a minore capitalizzazione, crediamo che una buona scommessa possa essere rappresentata da Kerself (Milano: KRS.MI - notizie) . Se andiamo a vedere le medium e small cap notiamo che le stesse stanno sovraperformando le blue chips, motivo per cui puntare in questa direzione non sarebbe sbagliato.
I driver per le piccole e medie capitalizzazioni non sono tanto rappresentati dai dati macro, motivo per cui sarebbe preferibile guardare più da vicino alle singole società. Kerself in particolare dovrebbe avere a disposizione la liquidità sufficiente per far fronte alle tensioni di breve termine e di conseguenza il business si conferma interessante.
Tecnicamente abbiamo assistito ad un pericoloso sell-off che ha spinto fino a 1,45 euro e successivamente si sono sviluppati interessanti volumi di scambio dopo l’approvazione dell’aumento di capitale da parte dei soci. Il titolo sarà da acquistare con obiettivo come minimo a 4 euro che corrisponde al target sul piano dei fondamentali.

Tra i bancari quali sono i titoli che asuo avviso offrono interessanti opportunità di acquisto?

Tra i bancari guardiamo in particolare a Mediobanca (Francoforte: 851715 - notizie) che pure in chiusura di ottava è stata colpita dalle vendite, ma il titolo è presente nei nostri portafogli perchè ci piace dal punto di vista dei fondamentali. Il settore bancario rimane comunque sotto la scure di Basilea 3 e degli aumenti di riserve che molte banche saranno costrette a fare, rivolgendosi al mercato in cerca di capitali freschi.
Sarà faticoso rivedere la reddività sui livelli del 2007 e il comparto rimane un po’ falcidiato dalla nuova normativa, motivo per cui è bene puntare sui titoli con una buona capitalizzazione e un solido patrimonio. In questa direzione Mediobanca è interessante, e sui prezzi attuali è da tenere in considerazione: non ci attendiamo almeno nel breve discese sotto i 6 euro. Sulle correzioni si sono avuti interessanti volumi di scambio che possono preludere ad acquisti e l’idea è che Mediobanca sia da tenere fino a risalite a 7,44/7,45 euro che corrispondono ai precedenti massimi di periodo.

Per Intesa Sanpaolo l’area dei 2 euro è stata toccata verso la fine di novembre e l’esplosione dei volumi su questi livelli ci induce a credere che si stiano accumulando posizioni. La configurazione tecnica si sta facendo interessante anche nel medio termine perchè se andiamo a guardare agli ultimi 10 mesi, il titolo ha segnato massimi e minimi decrescenti fino a giugno. In seguito si è avuta una reazione per una lateralizzazione e non è da escludere una violazione al rialzo dei 2,45/2,5 euro. Gli spazi di crescita sono considerevoli visto che Intesa Sanpaolo (Dusseldorf: 575913.DU - notizie) continuerà ad essere sottovalutato fino a quando si manterrà al di sotto dei 3 euro.

Per Unicredit vale un po’ lo stesso discorso fatto per Intesa Sanpaolo, fermo restando che il gruppo di Piazza Cordusio è stato più esposto alla crisi internazionale.

Sempre tra i bancari vorrei segnalare Banca Ifis (Milano: IF.MI - notizie) , ritornando così a parlare di titoli a minore capitalizzazione che potrebbero riservare delle sorprese interessanti. Nella prima metà di dicembre abbiamo visto un upside sostenuto per Banca Ifis sulla scia delle notizie relative al piano industriale del gruppo. La configurazione tecnica è interessante perchè c’è stato negli ultimi sei mesi una compressione della volatilità e delle oscillazioni, con buoni volumi di scambio sopra i 5,1/5,2 euro. Il target per Banca Ifis è in area 6,2/6,4 euro e in seguito bisognerà fare delle considerazioni di più ampio respiro. Il titolo ci piace e presenta delle interessanti prospettive, fermo restando che discese sotto i 5 euro potrebbero favorire una fase di debolezza.
 

MATLEY

Forumer storico
dici...? :rolleyes:......non mi ricordo......la vecchiaia.....

allora lunedi vediamo per UC...?

come mai quel movimento brusco di dietrofront del sp...seppur positivo...?

come non ricordo :wall::wall::wall:.... ti mando un pvt

per uc aspettiamo un aggiornamento di wind... sempre difficile il trading dei rimbalzi

si, le ultime 2 candele orarie di s&p sembrano avere disegnato un'impiccato sul giornaliero ... non chiara la candela weekly ma il corpo non c'è... :rolleyes:

vediamo se qualcuno ci spiega che significa :D

buon week end a tuttiiiiiiiiiiiiiiii
 

magiel

trendisyourfriend
(ANSA) - ROMA, 18 DIC - I leader di Gran Bretagna, Francia, Germania, Finlandia e Olanda hanno inviato una lettera congiunta al presidente della Commissione europea, Jose Manuel Barroso, per chiedere di congelare il bilancio dell'Ue fino al 2020 in nome del rigore e dell'austerita'. L'iniziativa, preannunciata ieri al vertice della Ue - preoccupa numerosi partner europei, tra cui l'Italia che - secondo fonti diplomatiche - per ora non ha intenzione di firmare
 

magiel

trendisyourfriend
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(ANSA) - ROMA, 17 DIC - Nel giorno in cui i leader della Ue provano a risolvere una volta per tutte la crisi dei debiti sovrani, la scure di Moody's si abbatte ferocemente sull'Irlanda deprimendo le Borse, l'euro e facendo impennare gli spread e il rischio di insolvenza dei Paesi periferici di Eurolandia percepito dai mercati. L'agenzia ha tagliato il rating dell'Irlanda di ben cinque gradini in un colpo solo, da Aa2 a Baa1, modificando l'outlook da stabile a negativo. La decisione e' stata presa a causa 'dell'aumentata incertezza economica del Paese, oltre che dal peggioramento della solidita' finanziaria del governo'. Una debolezza che, ha spiegato Moody's, potrebbe peggiorare ulteriormente nel caso in cui la crescita dovesse dimostrarsi inferiore alle attese e se i costi per riportare la stabilita' nel sistema bancario nazionale dovessero superare le stime. L'agenzia di rating sostiene inoltre che le sei banche irlandesi nazionalizzate dal governo di Dublino potrebbero aver bisogno di oltre 90 mld di euro di finanziamenti da parte della Bce, piu' altri 40 mld da parte della Banca centrale irlandese. Moody's ha cosi' portato a termine la revisione del rating irlandese, avviata il 5 ottobre e che, aveva gia' annunciato l'agenzia, avrebbe portato con ogni probabilita' ad un taglio del merito creditizio di piu' gradini, confermando comunque il livello 'investment grade' al rating di Dublino. Con questo 'maxi-taglio', pero', mancano solo tre livelli ai titoli di Stato irlandesi prima di finire nel campo dei 'titoli spazzatura'. Amareggiato il primo ministro irlandese, Cowen, che ha espresso tutta la sua ''delusione'' per la decisione di Moody's.

17 Dic 20:52
 

magiel

trendisyourfriend
ILSOLE24ORE ...18 dicembre

Si sciolgono gli ultimi legami tra Intesa Sanpaolo e il Crédit Agricole. I francesi - che per ora non venderanno la loro quota del 4,79% in quanto in Borsa non riflette «il valore fondamentale» della banca - hanno però deciso di sganciarsi dal consiglio di sorveglianza e di svalutare la partecipazione, registrando una svalutazione di 1,25 miliardo di euro nel quarto trimestre.

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«Era nelle cose - ha commentato il consigliere delegato di Intesa Sanpaolo confermando di esserne stato già messo a parte della decisione - è successo ed è una cosa che ha la sua razionalità». Intanto va avanti il progetto di quotazione di Fideuram e Passera è fiducioso che il debutto in Borsa possa avvenire entro il 2011. «Il momento della quotazione - aveva già avuto modo di spiegare - verrà dato dal mercato» perchè i coefficienti patrimoniali sono adeguati e non forzano alla quotazione».
Tornando ai francesi, l'Agricole ha reso noto che porrà »termine al sistema che consente (attraverso membri scelti da un monitor of trustee, ndr) la sua rappresentanza nel Consiglio di Sorveglianza di Intesa Sanpaolo«. Un sistema nato dagli accordi conclusi tra le due banche a febbraio scorso e che ha permesso di evitare una multa dell'antitrust agli istituti, diventati concorrenti dopo la cessione ai francesi di Cariparma e Friuladria, attraverso la sterilizzazione di fatto degli intrecci azionari. In base all'accordo Credit Agricole ha ceduto un primo 0,8% (scendendo dal 5,8% all'attuale 5% circa) mentre si è impegnata a cedere il restante 3% entro la fine del 2011.
La decisione di lasciare il board di Intesa «è motivata - spiega l'Agricole - dalla concomitanza dei lavori di preparazione dei piani strategici a medio termine da parte dei due gruppi, la cui comunicazione è prevista nella primavera del 2011. In questo contesto non è sembrato appropriato protrarre ulteriormente la sua rappresentanza nel Consiglio di Sorveglianza di Intesa Sanpaolo».
La quota è stata riclassificata »dalla categoria delle partecipazioni calcolate con il metodo del patrimonio netto a quella degli attivi finanziari disponibili alla vendita« e sulla base delle attuali quotazioni del titolo (che ha chiuso in calo del 3,37% a 2,08 euro) questo ha portato a una svalutazione per 1,25 miliardi di euro, che verrà registrata nel bilancio con un impatto sui conti del quarto trimestre 2010. La riclassificazione contabile della quota in Intesa Sanpaolo «non avrà alcun impatto sul dividendo», ha sottolineato a Radiocor un portavoce del gruppo francese.
 

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