Titoli & commodities al vaglio 2010

free: se il max è stato fatto questa sera a 1172,58 significa che sei un mostro perchè è dentro le gialle che hai tracciato :V


sera magiel :up:


sera a tutti.....ora hanno le minute del qe...vediamo se il vecchio detto vendi sui fatti funziona ancora.....fin ora sono saliti sulla notizia....
 
sera a tutti.....ora hanno le minute del qe...vediamo se il vecchio detto vendi sui fatti funziona ancora.....fin ora sono saliti sulla notizia....

...il vecchio adagio :cool:

...guarda cosa potrebbe significare salire ancora :cool: ...la riga arancio

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Buongiorno a tutti.....

Mercati: i dati macro italiani ed esteri di oggi
MILANO (MF-DJ)--Questi i dati macro-economici attesi per la settimanasulla base delle indicazioni dell'Ufficio Studi e AnalisiFinanziaria di Banca Imi: MERCOLEDI' 13 OTTOBRE

*GIAPPONE: 07h00 - ordini macchinari settore privato agosto (precedente: +7,7% m/m; previsione: +8,8% m/m; consenso: +3,9% m/m)

*FRANCIA: 07h30 - inflazione settembre (precedente: +0,2% m/m, +1,4% a/a previsione: inv. m/m, +1,8% a/a; consenso: +0,2% m/m, +2% a/a)

*EURO-16: 11h00 - produzione industriale agosto (precedente: inv. m/m, +7,1% a/a previsione: +0,9% a/a; consenso: +0,7% a/a)

*PAESI UE 27: 11h00 - produzione industriale agosto *USA: 13h00 - indice settimanale richieste mutui (precedente: -0,2% a 78,6 punti)

14h30 - prezzi import settembre (precedente: +0,6% m/m; previsione: -0,2% m/m; consenso: -0,2% m/m) - prezzi export settembre (precedente: +0,6% m/m) 16h30 - scorte settimanali petrolio Doe (precedente: +3 mln barili a 360,9 mln barili)

*Si segnala il discorso di Jeffrey Lacker, presidente della Fed diRichmond, previsto per le 00h45
*Si segnala il discorso di Ben Bernanke, presidente della FederalReserve, previsto per le 10h10red/lca
 
FOMC Minutes: nuovi stimoli nel breve se l’economia peggiora

La ripresa dell’economia statunitense è poco convincente, specie per via delle difficili condizioni del mercati del lavoro, motivo per cui saranno necessarie a breve nuovi interventi a sostegno della congiuntura. E’ questo in estrema sintesi il messaggio che emerge dalla minutes del FOMC, ossia dai verbali dell’ultima riunione della Federal Reserve. In occasione del meeting tenutosi lo scorso 21 settembre, la Banca Centrale americana, lasciando fermi i tassi di interesse tra lo 0% e lo 0,25%, aveva parlato di un rallentamento della ripresa economica, esprimendo alcune preoccupazioni anche per l’inflazione, scesa al di sotto dei livelli definiti coerenti nel lungo termine con il mandato della Fed.
Dalla lettura dei verbali si apprende che per i membri del FOMC è improbabile che l’economia a stelle e strisce possa ricadere in recessione. L’idea è che la congiuntura si riprenderà durante il prossimo anno, ma intanto non si può fare mistero del rallentamento registrato negli ultimi mesi rispetto alla prima parte del 2010.
Proprio le attuali condizioni economiche garantiranno ancora per un periodo prolungato tassi di interesse su livelli eccezionalmente bassi. Su questo concordano tutti i membri del FOMC tranne uno, Hoenig, il quale ritiene che l’attuale costo del denaro possa generare degli squilibri macroeconomici e finanziari.
A preoccupare il Board è la lentezza della ripresa economica, ma anche le difficoltà del settore immobiliare e l’elebato tasso di disoccuapazione. Per questi motivi in occasione dell’ultimo meeting è stata già ventilata la possibilità di adottare nuovi interventi a sostegno della ripresa.
Dai verbali si apprende che il FOMC ha deciso di rinviare l’adozione di ulteriori misure straordinarie, per raccogliere più dati e definire quale possa essere la strada migliore da seguire. La maggior parte dei membri della Banca Centrale americana ritiene che nel breve possa essere necessario un allentamento quantitativo. Fino ad ora le discussioni hanno riguardato principalmente ulteriori acquisti di titoli di Stato e misure per favorire un rialzo delle prospettive dell’inflazione.
Un nuovo piano di quantitative easing sarà necessario in caso di crescita economica debole e incapace di creare occupazione, con un’inflazione sotto controllo. Ad agosto l’indice dei prezzi al consumo ha evidenziato una variazione positiva dell‘1,4%, al di sotto della soglia ideale che viene identificata in maniera ufficiosa tra l‘1,7% e il 2%.
In questa direzione la Fed si è detta pronta ad agire in caso di necessità, per offrire un sostegno all’economia e favorire un ritorno dell’inflazione su livelli normali. Nessuna indicazione è stata fornita sui tempi di adozione delle nuove misure di quantitative easing e la Banca Centrale americana si è limitata a far sapere che le stesse saranno varate in caso di peggioramento dell’outlook economico. Molto dipenderà dai prossimi dati macro che fornirano ulteriori indicazioni sullo stato di salute dell’economia a stelle e strisce. la scommessa del mercato è che la Fed possa agire già in occasione del prossimo meeting in programma agli inizi di novembre.
Tanto è bastato per risollevare l’umore degli investitori che sono tornati così ad acquistare, favorendo una chiusura dei listini al di sopra della parità a Wall Street.
 

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