Titoli & commodities al vaglio 2010

Secondo il quotidiano finanziario il gruppo della famiglia Moratti sarebbe finito nel mirino di Socar, colosso petrolifero dell'Arzerbaijan. QUest'ultima ha dichiarato ieri che è pronta ad investire 1,5 miliardi di dollari nella raffinazione. Il gruppo avrebbe avviato numerosi contatti, tra cui uno con un'azienda italiana che ha una raffineria con una capacità produttiva di 15 milioni di tonnellate annue. Identikit che calza a pennello con l'impianto di Sarroch di Saras.
 
  1. Non uscire da una posizione se non ne hai motivo. Segui la tendenza e proteggiti con uno stop loss.
  2. Non entrare ne uscire mai da una posizione solo perchè sei diventato impaziente
...pirlata su ace ...gann non l'avrebbe fatta ...persi 8 cent
 
Roubini: double dip in Usa, probabilità del 35-40%. E fate attenzione alle bolle
Proprio nel momento in cui si scommette sulla capacità della Fed di riuscire a trovare una soluzione alla crescita anemica degli Stati Uniti, il famoso guru torna a parlare. E prevede che nei paesi industrializzati la ripresa sarà ad "U".

Pubblicato il 14 ottobre 2010 | Ora 10:40

Fed o non Fed, liquidità o no, Nouriel Roubini rimane della sua idea. Un'idea, purtroppo, niente affatto confortante. Secondo il professore della New York University, esiste infatti una probabilità del 35%-40% che gli Stati Uniti tornino a essere vittima della recessione.

La minaccia è quella di un "double dip": espressione ripresa più volte in passato e poi, ultimamente, rimasta quasi nell'ombra.

Oggi, però, Roubini torna a citarla, tra l'altro proprio in un momento in cui i mercati brindano - troppo in anticipo, forse?- all'arrivo di una nuova ondata di liquidità da parte della Federal Reserve, nel prossimo meeting del Fomc a inizi novembre.

L'esperto, insomma, non fa dietrofront, e ribadisce quanto già detto negli ultimi mesi. Non solo: secondo quanto riporta il Globes, il "profeta" avverte anche contro la formazione di bolle nell'economia globale. In un'intervista rilasciata a ET Now, il professore ha infatti sottolineato che, "con l'entrata massiccia di flussi di capitali, mercati come l'India corrono il rischio di creare bolle speculative".

Nel corso di una conferenza che si è svolta a Seul, in Corea, stando a un articolo di Bloomberg Roubini si è così espresso: "Dal secondo trimestre di quest'anno, la crescita economica degli Stati Uniti è stata solo dell'1,7%, e il punto è che la stessa crescita sarà ancora più debole nel corso secondo semestre, tanto che entro il quarto trimestre il rialzo del Pil Usa potrà arrivare a essere (solo) dell'1%".

"Il tasso di crescita è così basso che l'impressione sarà quella di essere in recessione, anche se tecnicamente questa non è recessione", ha precisato.

Il punto, sottolinea, è che la ripresa economica degli Stati Uniti, ma anche degli altri paesi industrializzati, si confermerà anemica e sarà ad "U".

Di fatto, Roubini - che è presidente di Roubini Global Economics LLC - ha rivisto al rialzo le stime sul rischio di una recessione double dip negli Usa dal precedente 25% al 40%. Il motivo è stata la crescita del Pil Usa relativa al secondo trimestre -appunto solo dell'1,7% - che si fa notare soprattutto se si considera che il potenziale di crescita del prodotto lordo interno americano è del 3% circa.

L'esperto ha puntato il dito poi anche contro un'altra minaccia: quella della deflazione. E ha tirato le orecche al Giappone, affermando che la decisione della Banca centrale di istituire un fondo per acquistare titoli governativi e altri asset per un valore di 61 miliardi di dollari, non è in ogni caso una manovra aggressiva per rispondere al rallentamento dell'economia nipponica.
 
Roubini: double dip in Usa, probabilità del 35-40%. E fate attenzione alle bolle
Proprio nel momento in cui si scommette sulla capacità della Fed di riuscire a trovare una soluzione alla crescita anemica degli Stati Uniti, il famoso guru torna a parlare. E prevede che nei paesi industrializzati la ripresa sarà ad "U".

Pubblicato il 14 ottobre 2010 | Ora 10:40

Fed o non Fed, liquidità o no, Nouriel Roubini rimane della sua idea. Un'idea, purtroppo, niente affatto confortante. Secondo il professore della New York University, esiste infatti una probabilità del 35%-40% che gli Stati Uniti tornino a essere vittima della recessione.

La minaccia è quella di un "double dip": espressione ripresa più volte in passato e poi, ultimamente, rimasta quasi nell'ombra.

Oggi, però, Roubini torna a citarla, tra l'altro proprio in un momento in cui i mercati brindano - troppo in anticipo, forse?- all'arrivo di una nuova ondata di liquidità da parte della Federal Reserve, nel prossimo meeting del Fomc a inizi novembre.

L'esperto, insomma, non fa dietrofront, e ribadisce quanto già detto negli ultimi mesi. Non solo: secondo quanto riporta il Globes, il "profeta" avverte anche contro la formazione di bolle nell'economia globale. In un'intervista rilasciata a ET Now, il professore ha infatti sottolineato che, "con l'entrata massiccia di flussi di capitali, mercati come l'India corrono il rischio di creare bolle speculative".

Nel corso di una conferenza che si è svolta a Seul, in Corea, stando a un articolo di Bloomberg Roubini si è così espresso: "Dal secondo trimestre di quest'anno, la crescita economica degli Stati Uniti è stata solo dell'1,7%, e il punto è che la stessa crescita sarà ancora più debole nel corso secondo semestre, tanto che entro il quarto trimestre il rialzo del Pil Usa potrà arrivare a essere (solo) dell'1%".

"Il tasso di crescita è così basso che l'impressione sarà quella di essere in recessione, anche se tecnicamente questa non è recessione", ha precisato.

Il punto, sottolinea, è che la ripresa economica degli Stati Uniti, ma anche degli altri paesi industrializzati, si confermerà anemica e sarà ad "U".

Di fatto, Roubini - che è presidente di Roubini Global Economics LLC - ha rivisto al rialzo le stime sul rischio di una recessione double dip negli Usa dal precedente 25% al 40%. Il motivo è stata la crescita del Pil Usa relativa al secondo trimestre -appunto solo dell'1,7% - che si fa notare soprattutto se si considera che il potenziale di crescita del prodotto lordo interno americano è del 3% circa.

L'esperto ha puntato il dito poi anche contro un'altra minaccia: quella della deflazione. E ha tirato le orecche al Giappone, affermando che la decisione della Banca centrale di istituire un fondo per acquistare titoli governativi e altri asset per un valore di 61 miliardi di dollari, non è in ogni caso una manovra aggressiva per rispondere al rallentamento dell'economia nipponica.
Caro Roubini...stai sbagliando gli yankee sono già in double dip.....,
il secondo semestre sarà inferiore 1% precisamente 0,7/0,8..., gli yankee per rilanciare la propria economia ....., hanno continuato a stampare ......, creando un enorme deficit..., diciamo fuori controllo,
la deflazione è comparsa nel mese di febbraio....., la stagnazione in aprile...., per nn parlare dei nipponici ..ke sono intervenuti sul cambio creando degli squilibri nn indifferenti........, karakiri...hanno bruciato qualke mldo di yen.

l'€pa ......., ke cosa è:sad:.
Auguri.


:ciao:


ciao Angelo
 
it's complicated...

i wonder: dag aurum er sburaz!

:cool:

nel mondo gira troppa cocaina e troppo poco F...A

Roma caput mundi!

(ad agosto)

it's over....

è stato lui...
 
Caro Roubini...stai sbagliando gli yankee sono già in double dip.....,
il secondo semestre sarà inferiore 1% precisamente 0,7/0,8..., gli yankee per rilanciare la propria economia ....., hanno continuato a stampare ......, creando un enorme deficit..., diciamo fuori controllo,
la deflazione è comparsa nel mese di febbraio....., la stagnazione in aprile...., per nn parlare dei nipponici ..ke sono intervenuti sul cambio creando degli squilibri nn indifferenti........, karakiri...hanno bruciato qualke mldo di yen.

l'€pa ......., ke cosa è:sad:.
Auguri.


:ciao:


ciao Angelo

giorno capo,
felice di leggerti anche se moooolto raramente :)

ormai sono posizionato... devo solo attendere
 

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