Anch'io penso che la situazione italiana non sia così catastrofica.
Pero' un tizio su CNF qualche giorno fa ha delineato un quadro che potrebbe fare riflettere.
Da anni ci dicono che l' Italia è zavorrata dal debito ecc; necessita di riforme strutturali ecc.
Come se ne esce? Secondo il tizio è impossibile pensare di portare le pensioni per uomini e donne a 75 anni e diminuire il costo degli impiegati pubblici. Sarebbe un intervento con benefici visibili solo dopo decenni e con altissimi costi politici e sociali .Meglio intevenire direttamente sul male riducendolo ex lege , rinegoziando il debito.
Secondo il tizio le conseguenze non sarebbero gravi.
Per la gran parte delle famiglie italiane la vera ricchezza è quella immobiliare ( piu' dell'80% ha una casa)
Se la borsa crolla e i fondi svaniscono hai mai visto scendere in piazza la gente? Prova invece a toccare le pensioni o a minacciare patrimoniali sulle case.
I titoli di stato sono in gran parte in mano a stranieri.
Ridotto drasticamente il debito si liberebbero nuove risorse per rilanciare veramente il paese (fondi per le scuole , opere pubbliche , forze dell'ordine ecc.)
Il tutto ( e qui veramente mi sembra impossibile) dovrebbe avvenire mantenendo l'Italia nell'euro onde evitare scoppio dell'inflazione. Ma gli altri partner tollererebbero?
I nuovi titoli emessi sarebbero molto graditi visto il drastico miglioramento del rapporto defic PIL
Non so perchè l'abbiano lasciato parlare.
Certo pero' su due cose che ha detto gli do' ragione. Si tratta di due fatti che ben evidenziano la gravità della situazione
Se l'Italia paga l'1,5% in piu' della Germania sui titoli, quando i titoli sono all'1,5% non si deve dire , come certi politici sempre ottimisti, che l'Italia paga qualcosa in piu' , ma dire il DOPPIO.
Se a Milano le case si vendono a prezzi quasi doppio ripetto a Berlino ( e qui ho riscontro personale diretto tra abitazioni analoghe nei quartieri di Charlottemburg e Magenta) è evidente che il fattore rischio investimento mobiliare è sicuramente ben presente a molti italiani che peraltro hanno redditi ben inferiori a quelli tedeschi.
Ciao albicocco, innanzitutto una curiosità: CNF per cosa sta?
Quando leggo opinioni come quella che hai riportato, o ascolto opinioni o timori analoghi, non posso non pensare che queste sciocchezze nascano da un retropensiero tipicamente italiano, che i problemi si possano più facilmente risolvere con un trucco, un artifizio, un inganno, piuttosto che darsi da fare per risolverli.
Inutile dire che tale convinzione, a mio parere, è profondamente sbagliata, oltrechè illusoria.
Rinegoziare il debito avrebbe infatti qualche "piccolo" effetto collaterale, che renderebbe la cura ben più dolorosa del male:
1) i capitali italiani fuggirebbero definitivamente all'estero e vi resterebbero per anni, se non decenni. Verrebbero varati provvedimenti che limitano l'esportazione di capitali, ma come ben sappiamo tali provvedimenti sono del tutto inutili, se non controproducenti;
2) l'Italia verrebbe messa ai margini dalla comunità europea, che ha fra gli elementi fondanti proprio la libera circolazione delle merci e dei capitali;
3) il Tesoro non riuscirebbe ad emettere più titoli per anni, le aste andrebbero deserte, rendendo impossibile finanziare il fabbisogno del Tesoro;
4) gli stranieri ritirerebbero tutti i loro investimenti relegando l'Italia ai margini della comunità finanziaria mondiale;
5) in pratica si arriverebbe in breve tempo al default dell'intero paese.
Chiarito questo mi chiedo: che interesse avrebbe l'Italia a rischiare la rovina e la messa al bando definitiva, quando la ricchezza patrimoniale complessiva di privati, imprese e sistema pubblico è di ben 4-5 volte superiore all'indebitamento complessivo, pubblico e privato?
Avete mai visto un cittadino che possiede un immobile che vale 1 milione di euro, a fronte del quale ha un mutuo di 250.000 euro, che va in tribunale a chiedere il suo stesso fallimento? Che senso avrebbe?
Si cita spesso l'alto livello del rapporto debito/PIL, dimenticando di ricordare che:
a) ci sono paesi che hanno un rapporto ben più alto, come il Giappone: non mi risulta che si sia mai parlato di rinegoziazione del debito giapponese...
b) quel parametro è sceso non poco negli ultimi anni, la situazione era molto peggiore nei primi anni '90 quando il deficit era fuori controllo ed il debito aveva un trend crescente
c) il Belgio allora aveva un rapporto ancora più alto del nostro, ed è riuscito a ridurlo molto più di noi, senza bacchette magiche, trucchi contabili, invenzioni "creative" o scorciatoie di comodo