Portafogli e Strategie (investimento) Titoli di stato e default italia

Guarda che gli stati sovrani hanno mezzi migliori per rastrellare denaro per le finanze senza intervenire sui titoli del debito pubblico: aumentano la tassazione diretta e indiretta.
In questa situazione dubito fortemente che si possa arrivare a provvedimenti da te ipotizzati per il semplice motivo che non c'è n'è bisogno!
Hai voglia, per lo stato italiano, indebitarsi con tassi bassissimi (vedi Bot, ma anche Btp trie/quinquennali) e prestare poi il denaro raccolto a tassi notevolmente più alti (vedi i Tremonti Bond).
Una cosa da fare, se proprio vogliamo vedere, sarebbe quella di alzare la ritenuta sugli interessi passando da 12,5% al 20%. Germania e Francia insegnano.
Del resto non capisco il motivo per cui gli interessi del mio denaro liquido vengano tassati al 27% mentre i proventi del mio "sudatissimo" lavoro vengano tassati al 39% (e oltre).
Se vogliamo iniziare a risanare un pò di squilibrio strutturale dovremmo iniziare proprio da qui, anche se fa male.
 
Anch'io penso che la situazione italiana non sia così catastrofica.
Pero' un tizio su CNF qualche giorno fa ha delineato un quadro che potrebbe fare riflettere.
Da anni ci dicono che l' Italia è zavorrata dal debito ecc; necessita di riforme strutturali ecc.
Come se ne esce? Secondo il tizio è impossibile pensare di portare le pensioni per uomini e donne a 75 anni e diminuire il costo degli impiegati pubblici. Sarebbe un intervento con benefici visibili solo dopo decenni e con altissimi costi politici e sociali .Meglio intevenire direttamente sul male riducendolo ex lege , rinegoziando il debito.
Secondo il tizio le conseguenze non sarebbero gravi.
Per la gran parte delle famiglie italiane la vera ricchezza è quella immobiliare ( piu' dell'80% ha una casa)
Se la borsa crolla e i fondi svaniscono hai mai visto scendere in piazza la gente? Prova invece a toccare le pensioni o a minacciare patrimoniali sulle case.
I titoli di stato sono in gran parte in mano a stranieri.
Ridotto drasticamente il debito si liberebbero nuove risorse per rilanciare veramente il paese (fondi per le scuole , opere pubbliche , forze dell'ordine ecc.)
Il tutto ( e qui veramente mi sembra impossibile) dovrebbe avvenire mantenendo l'Italia nell'euro onde evitare scoppio dell'inflazione. Ma gli altri partner tollererebbero?
I nuovi titoli emessi sarebbero molto graditi visto il drastico miglioramento del rapporto defic PIL
Non so perchè l'abbiano lasciato parlare.
Certo pero' su due cose che ha detto gli do' ragione. Si tratta di due fatti che ben evidenziano la gravità della situazione
Se l'Italia paga l'1,5% in piu' della Germania sui titoli, quando i titoli sono all'1,5% non si deve dire , come certi politici sempre ottimisti, che l'Italia paga qualcosa in piu' , ma dire il DOPPIO.
Se a Milano le case si vendono a prezzi quasi doppio ripetto a Berlino ( e qui ho riscontro personale diretto tra abitazioni analoghe nei quartieri di Charlottemburg e Magenta) è evidente che il fattore rischio investimento mobiliare è sicuramente ben presente a molti italiani che peraltro hanno redditi ben inferiori a quelli tedeschi.
 
Anch'io penso che la situazione italiana non sia così catastrofica.
Pero' un tizio su CNF qualche giorno fa ha delineato un quadro che potrebbe fare riflettere.
Da anni ci dicono che l' Italia è zavorrata dal debito ecc; necessita di riforme strutturali ecc.
Come se ne esce? Secondo il tizio è impossibile pensare di portare le pensioni per uomini e donne a 75 anni e diminuire il costo degli impiegati pubblici. Sarebbe un intervento con benefici visibili solo dopo decenni e con altissimi costi politici e sociali .Meglio intevenire direttamente sul male riducendolo ex lege , rinegoziando il debito.
Secondo il tizio le conseguenze non sarebbero gravi.
Per la gran parte delle famiglie italiane la vera ricchezza è quella immobiliare ( piu' dell'80% ha una casa)
Se la borsa crolla e i fondi svaniscono hai mai visto scendere in piazza la gente? Prova invece a toccare le pensioni o a minacciare patrimoniali sulle case.
I titoli di stato sono in gran parte in mano a stranieri.
Ridotto drasticamente il debito si liberebbero nuove risorse per rilanciare veramente il paese (fondi per le scuole , opere pubbliche , forze dell'ordine ecc.)
Il tutto ( e qui veramente mi sembra impossibile) dovrebbe avvenire mantenendo l'Italia nell'euro onde evitare scoppio dell'inflazione. Ma gli altri partner tollererebbero?
I nuovi titoli emessi sarebbero molto graditi visto il drastico miglioramento del rapporto defic PIL
Non so perchè l'abbiano lasciato parlare.
Certo pero' su due cose che ha detto gli do' ragione. Si tratta di due fatti che ben evidenziano la gravità della situazione
Se l'Italia paga l'1,5% in piu' della Germania sui titoli, quando i titoli sono all'1,5% non si deve dire , come certi politici sempre ottimisti, che l'Italia paga qualcosa in piu' , ma dire il DOPPIO.
Se a Milano le case si vendono a prezzi quasi doppio ripetto a Berlino ( e qui ho riscontro personale diretto tra abitazioni analoghe nei quartieri di Charlottemburg e Magenta) è evidente che il fattore rischio investimento mobiliare è sicuramente ben presente a molti italiani che peraltro hanno redditi ben inferiori a quelli tedeschi.

Ciao albicocco, innanzitutto una curiosità: CNF per cosa sta? :D

Quando leggo opinioni come quella che hai riportato, o ascolto opinioni o timori analoghi, non posso non pensare che queste sciocchezze nascano da un retropensiero tipicamente italiano, che i problemi si possano più facilmente risolvere con un trucco, un artifizio, un inganno, piuttosto che darsi da fare per risolverli. :rolleyes:

Inutile dire che tale convinzione, a mio parere, è profondamente sbagliata, oltrechè illusoria.

Rinegoziare il debito avrebbe infatti qualche "piccolo" effetto collaterale, che renderebbe la cura ben più dolorosa del male:

1) i capitali italiani fuggirebbero definitivamente all'estero e vi resterebbero per anni, se non decenni. Verrebbero varati provvedimenti che limitano l'esportazione di capitali, ma come ben sappiamo tali provvedimenti sono del tutto inutili, se non controproducenti;

2) l'Italia verrebbe messa ai margini dalla comunità europea, che ha fra gli elementi fondanti proprio la libera circolazione delle merci e dei capitali;

3) il Tesoro non riuscirebbe ad emettere più titoli per anni, le aste andrebbero deserte, rendendo impossibile finanziare il fabbisogno del Tesoro;

4) gli stranieri ritirerebbero tutti i loro investimenti relegando l'Italia ai margini della comunità finanziaria mondiale;

5) in pratica si arriverebbe in breve tempo al default dell'intero paese.

Chiarito questo mi chiedo: che interesse avrebbe l'Italia a rischiare la rovina e la messa al bando definitiva, quando la ricchezza patrimoniale complessiva di privati, imprese e sistema pubblico è di ben 4-5 volte superiore all'indebitamento complessivo, pubblico e privato?

Avete mai visto un cittadino che possiede un immobile che vale 1 milione di euro, a fronte del quale ha un mutuo di 250.000 euro, che va in tribunale a chiedere il suo stesso fallimento? Che senso avrebbe?

Si cita spesso l'alto livello del rapporto debito/PIL, dimenticando di ricordare che:

a) ci sono paesi che hanno un rapporto ben più alto, come il Giappone: non mi risulta che si sia mai parlato di rinegoziazione del debito giapponese...

b) quel parametro è sceso non poco negli ultimi anni, la situazione era molto peggiore nei primi anni '90 quando il deficit era fuori controllo ed il debito aveva un trend crescente

c) il Belgio allora aveva un rapporto ancora più alto del nostro, ed è riuscito a ridurlo molto più di noi, senza bacchette magiche, trucchi contabili, invenzioni "creative" o scorciatoie di comodo :rolleyes:
 
Negusneg concordo pienamente con tutte le considerazioni che hai svolto.
Certo è che in tempi di crisi finiscono per trovare eco anche le teorie piu' estremistiche (uscita dall'euro ecc.)
CFN è una TV che trasmette solo programmi di finanza ed economia.
Intervengono esperti ma non raramente anche pseudoesperti.
Peraltro per l'analisi tecnica intervistano spesso una tizia molto appariscente che viene beffeggiata in diversi forum per le generose forme e le previsioni formulate in tono da Pizia delfica.
 
Comunque, a parte tutto, gli affari migliori che gli investitori fanno con i titoli di stato italiani è quando si solleva il polverone del default.
Ne sanno qualcosa quelli che si sono assicurati i trentennali emessi nel 1993 a cedola 9%.
Ben venga, dunque, ogni tanto chi solleva un pò di polvere. Noi siamo pronti ad approfittarne.
 
Comunque, a parte tutto, gli affari migliori che gli investitori fanno con i titoli di stato italiani è quando si solleva il polverone del default.
Ne sanno qualcosa quelli che si sono assicurati i trentennali emessi nel 1993 a cedola 9%.
Ben venga, dunque, ogni tanto chi solleva un pò di polvere. Noi siamo pronti ad approfittarne.

Condivido in pieno :up:

Così come il consiglio che hai dato di "switchare" da Bund, OAT, BEI a Tds italiani.

Un divario di oltre un punto percentuale non ha motivo di essere, se non alla luce di un'ondata di panico irrazionale.
 
Da spostare perchè OT ? No, non è OT...

...ma spostatelo pure :

E nel nome del progresso
il dibattito sia aperto,
parleranno tutti quanti,
dotti medici e sapienti.


Tutti intorno al capezzale
di un malato molto grave
anzi già qualcuno ha detto
che il malato è quasi morto.

Così giovane è peccato
che si sia così conciato
si dia quindi la parola
al rettore della scuola.

Sono a tutti molto grato
di esser stato consultato
per me il caso è lampante
costui è solo un commediante!

No, non è per contraddire
il collega professore
ma costui è un disadattato
che sia subito internato!

Permettete una parola, io non sono mai andato a scuola
e fra gente importante, io che non valgo niente
forse non dovrei neanche parlare,

Ma dopo quanto avete detto, io non posso più stare zitto
e perciò prima che mi possiate fermare
devo urlare, e gridare, io lo devo avvisare,
di alzarsi e scappare anche se si sente male,
che se si vuole salvare, deve subito scappare!

Al congresso sono tanti,
dotti, medici e sapienti,
per parlare, giudicare,
valutare e provvedere,
e trovare dei rimedi,
per il giovane in questione.

Questo giovane malato
so io come va curato
ha già troppo contaggiato
deve essere isolato!

Son sicuro ed ho le prove
questo è un caso molto grave
trattamento radicale
prima che finisca male!

Mi dispiace dissentire
per me il caso è elementare
il ragazzo è un immaturo
non ha fatto il militare!

Insomma : scappa! e dai, scappa! Scaaaapppaaaaaa!!!!!!


PS Prego farsi una birra e pistacchi tostati prima di andare nel più assoluto panico

PJ
 
Piergj sei forte! Il malato è molto grave necessita di un trattamento radicale... però l'uomo è alto e robusto, il colorito chiaro, peso forma e respiro eccellente. Ce la farà, ne sono certo :).
Se ci prendiamo la briga di andare a vedere qualche vecchio atlante geografico ci accorgiamo del diverso approccio nel valutare la salute delle nazioni. Come dati salienti troveremmo, nei vecchi libri, l'estensione territoriale, la popolazione, la quantità di pecore, bovini, cavalli ed altri animali da allevamento, in ordine decrescente le miniere, industrie, ferrovie, strade camionabili. Ecc.
Sono dati che nella moderna analisi economica abbiamo quasi perduto di vista (... passi per le bestie ...). Un mio amico medico mi dice che la sua generazione non guarda più il malato in faccia, non annusa le feci e non mette più il dito nel ..... come si faceva una volta, magari anche empiricamente.L'approccio è diventato tecnico: si manda il malato in ospedale facendogli un sacco di esami. Magari anche inutili.
Faccio due esempi da medico apprendista di due stati a noi vicini. Non me ne vogliano gli amici sloveni o ticinesi che - eventualmente - ci leggono.
I TdS Sloveni godono della doppia A, in teoria molto più affidabili dei nostri. Nazione sana e pochi debiti. Se poi però andiamo a vedere l'estensione territoriale, la popolazione, la capacità produttiva, il settore trainante vediamo che ci troviamo davanti al pil di una qualunque singola regione dell'Italia Settentrionale. Risultato? Nei mesi scorsi panico generale: non si sapeva se le prossime emissioni sarebbero state sottoscritte. Nel caos economico-finanziario la Slovenia si era ritrovata ad essere una piccola barca in mezzo alla tempesta :titanic:.
Un esempio opposto su come valutare i dati macroeconomici ci arriva dai nostri vicini ticinesi. Considerati da sempre i più poveri e piagnoni della Confederazione, erano visti sempre con una certa sufficienza da Berna. Il capofila delle rivendicazioni, tale Bignasca della Lega dei Ticinesi, era sempre in prima fila nella sequela delle lamentele.
Risultato: lo scorso anno, con l'approvazione del governo del Canton Ticino, vengono approvate le nuove norme per riconsiderare la tassazione a carico dei contribuenti elvetici.
Il risultato è sorprendente: in base alla riclassificazione degli stessi dati i ticinesi passano da poveri a ricchi ritrovandosi, nel giro di poco tempo, da percettori a finanziatori dei più poveri ... cantoni tedeschi :D.
Dovremmo anche noi riflettere, un pò criticamente, sul nostro reale potenziale economico e forse guardare un pochino aldilà dei semplici dati numerici che abbiamo a disposizione :).
 

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