Meglio tardi che mai, l’appello del Capo del
Movimento 5 stelle è stato lanciato qualche giorno fa. L’obiettivo di
San Giovanni è uno solo:
riempire.
Così la task force grandi eventi oggi dovrà avere la sua rivalsa.
Anche perché la squadra dei fedelissimi (coordinati a detta di alcuni da
Roberta Lombardi) deve non replicare quello che accadde per il suo primo debutto: piazza del Popolo e comizio dell’
allora candidato sindaco De Vito semivuoto.
«Il 23 maggio a Roma – ha rilanciato il Capo – facciamo una festa straordinaria. Le nostre
parole guerriere torneranno sulla
Piazza di San Giovanni e sarà un abbraccio di milioni di persone». Così, nel giro di una settimana circa, si è scatenato il finimondo per arrivare stasera al massimo della “tensione”.
Montare la macchina eventi stando sempre in costante contatto con lo staff milanese. Il tutto sarebbe sotto controllo di Davide Casaleggio e del braccio destro del guru Filippo Pittarello.
La Task Force è stata creata a fine marzo-aprile 2013 con una mail ad hoc.
«Su cui erano indicate persone scelte dall’alto», spiegano i ben informati.
Ognuno aveva il suo compito: dalla sicurezza, agli accrediti fino al backstage.
Il gruppo coordina gli altri volontari ma in genere chi si occupa di logistica e siurezza sono sempre le solite facce. Alcune di queste persone sono molto vicine alla deputata Roberta Lombardi considerata una «garanzia» per gli eventi capitolini.
Nessuno degli “adepti” è stato però scelto in assemblea. Stavolta però, per le europee, si è richiesto agli attivisti la partecipazione all’evento via mail: «Bisogna ripetere lo Tsunami tour del 2013» si rilancia nei meet-up.
Questo forse perché dentro c’è una grande paura: quella di non far ritornare la
folgorante notte prima delle elezioni nazionali. Basterebbe solo quella, a detta di molti, per spostare una imprevedibile massa di voti.
Eppure quella notte non tutto trascorse liscio, tra responsabilità penale dell’area (addossate su qualche malcapitato attivista) e scartoffie da risolvere last minute. Situazioni che, secondo qualcuno, si ripresenteranno anche quest’anno.
La frase «non commettiamo gli stessi errori», sta diventando un mantra in queste ore frenetiche di preparativi che oramai sono al completo.