silpla2000
che bello il yo yo
io spero che non sia cosi ignorante da credere a queste fregnate che hai scritto, te lo riscrivo di nuovoSpesso sorge il dubbio se le posizioni di Grillo e dei suoi "portavoce" su molti argomenti di economia e finanza siano dettate da malafede o da ignoranza.
O magari da entrambe.
Esempio emblematico è la battaglia che gli eroici deputati 5 Stelle stanno conducendo contro la così detta privatizzazione della Banca d'Italia che a loro parere rappresenterebbe un regalo alle banche fatto sulla pelle dei cittadini italiani i quali, come ha detto in Tv a Piazza Pulita un loro attivista, questo decreto equivale ad un prelievo sui conti correnti bancari dei privati risparmiatori.
"Intanto - dice Galli - parlare di privatizzazione di una Istituzione il cui capitale è già in mani private, è quantomeno curioso. L'alternativa della nazionalizzazione dell'attuale capitale della Banca d'Italia ai prezzi del 1936 che equivalgono a circa 150 mila euro, e che secondo alcuni consentirebbe al Tesoro dello Stato di incamerare tutto il maggior valore attuale della azioni, è impossibile da percorrere perché l'esproprio richiede, secondo le leggi italiane, la corresponsione di un equo indennizzo che dovrebbe essere compreso tra i 5 ed i 7,5 miliardi secondo la valutazione effettuata dalla stessa Banca d'Italia."
In altre parole lo Stato non dispone dei denari necessari ad indennizzare le banche e comunque l'ingresso della Banca d'Italia nel patrimonio pubblico non porterebbe alcun beneficio né sul fronte della riduzione del debito né sull'aumento delle disponibilità per investimenti o altre opere sociali. Inoltre questo sì che sarebbe un bel regalo alle banche fatto in moneta sonante a carico del bilancio dello Stato e quindi in ultima analisi con i soldi dei cittadini.
Proprio il risultato opposto a quello che i grillini dichiarano di voler perseguire.
Brutti scherzi di chi cavalca la tigre dell'ignoranza!
Dato che, come dice questa novità legislativa, nessuna banca può detenere più del 5% (nel decreto del governo Letta questo limite viene alzato al 6%) del capitale di Bankitalia, dovrà vendere l’eccedenza di questa quota rispetto a quel limite.
Quindi una parte di questa plusvalenza diventerà magicamente denaro in cassa per la banca! Ma se non fossero date ai banchieri privati queste risorse andrebbero dritte nelle casse dello Stato. Come è stato fino a oggi. Invece….
Se si obietta che c’è la crisi e nessuno si comprerebbe la quota eccedente delle banche l’osservazione non è credibile. Infatti la norma dice che, transitoriamente le quote eccedenti se le ricompra la stessa Banca d’Italia (attingendo ai suoi fondi di riserva) oppure le quote della Banca di Italia, che dovevano passare allo Stato, potranno essere vendute a soggetti stranieri purché comunitari ! Se gli acquirenti delle quote da cedere fossero nuovi soci stranieri, allora ci ritroveremmo con una Banca d’Italia non più italiana.
da oggi ti chiamerò sallusti 2