Trading Bar 2011 by gli amici di Windjets

Grazie!

.....e complimenti per la gestione della discussione, seppur in supplenza a quanto comprendo.

Vedi, non sono numerosi i thread dove il confronto è costruttivo e genera benefici per tutti, anche solo di maggior comprensione delle cose di borsa.

Sono "scappato", anche solo come lettore, da alcuni thread di Small Cap dove lo scambio di opinioni spesso degenera in scontri personali senza costrutto, come in un derby perenne. E il colmo è che le repliche astiose proseguono per giorni.

Prova a vedere la discussione su Danieli, BP, .... impressionante è la povertà del contributo di molti interventi e l'astio di molti partecipanti.

Quindi non sottovalutare il livello del vostro bar... ce ne fossero di bar così

Ciao
Francesco

nono kero, mi hai frainteso.
Il livello tecnico del bar è altissimo nonostante l'assenza di alcuni big... traparentesi anche daniele manca da un po... è l'ariete delle opzioni

io mi riferivo solo ed esclusivamente alla preparazione dell'autore :d:
 
giu 19000 ora è a206/220 andandoa venerdi potrebbe calare oppure 18500 vedò

ah... però...

in effetti anch'io attendo una candela oraria sotto i 20mila...
domani candela mensile quindi ci troveremo su questi livelli...
prendere posizione domani pomeriggio o venerdì dovrebbe essere la cosa giusta
 
Popolare di Milano: no all’aumento di capitale
Mediolanum e la Banca Popolare di Milano hanno invece rassicurato i mercati comunicando che non procederanno con alcun aumento di capitale
Quella di ieri è stata una giornata difficile per i bancari. La comunicazione della ricapitalizzazione di Ubi Banca e i timori legati all’annuncio di altri aumenti di capitale hanno favorito le vendite sul comparto.

Mediolanum (quotazione Mediolanum) e la Banca Popolare di Milano (quotazione Banca Popolare di Milano), che nella giornata di ieri presentavano i conti dell’intero 2010, hanno invece rassicurato i mercati comunicando che non procederanno con alcun aumento di capitale.
La società del risparmio gestito, per dichiarazione del suo stesso numero uno Ennio Doris, ha rassicurato sulla sua solidità, visto che i ratios patrimoniali, quelli richiesti da Solvency 2 per il business assicurativo e Basilea 3 per quello bancario, sono già superiori rispetto ai parametri richiesti a regime.
Per quanto riguarda la Popolare di Milano, invece, alla fine di un vertice durato molte ore il consiglio di amministrazione dell’istituto ha bocciato la proposta di aumentare il capitale, visto che il management “non ne ha ravvisato la necessità”. Indiscrezioni indicavano in 600 i milioni necessari per l’operazione. Ma alcuni organi di stampa ipotizzano che si tratterebbe solo di un rinvio.

Mediolanum ha chiuso il 2010 con un utile netto pro forma pari a 224 milioni di euro, in aumento del 3% rispetto al risultato dell’anno precedente. Le masse amministrate hanno raggiunto il loro massimo storico, attestandosi a fine 2010 a 45,85 miliardi di euro, in crescita del 14% rispetto al 31 dicembre 2009. La raccolta netta è stata positiva per 4,05 miliardi di euro. Il consiglio ha inoltre deliberato di proporre all’assemblea dei soci un dividendo per azione di 0,155 euro per azione. Considerando l’acconto sul dividendo già distribuito a novembre 2010 di 0,085 euro per azione, il consiglio proporrà all’assemblea una distribuzione a saldo di 0,07 euro per azione a partire dal 26 maggio 2011, con stacco cedola il 23 maggio 2011
Dopo la diffusione dei conti alcuni broker hanno migliorato la valutazione. Cheuvreux l’ha alzata da 4,2 a 4,4 euro, Merrill Lynch - Bank of America da 3,75 a 3,9 euro e Mediobanca da 4,2 a 4,5 euro. Due broker italiani, Equita Sim e Banca Leonardo, hanno invece confermato il loro consiglio d’acquisto (“buy”) con target price di 4,3 e 4,5 euro.

Nel 2010 la Popolare di Milano ha realizzato un utile netto di 105,97 milioni di euro
, in aumento del 2,3% rispetto ai 103,55 milioni ottenuti nell’esercizio precedente. Al contrario, il risultato di gestione si è attestato a 321,68 milioni di euro, il 39,7% in meno rispetto ai 533,52 milioni del 2009. Il calo dei proventi operativi è stato del 18,2%. Questa voce si è ridotta da 1,75 miliardi a 1,43 miliardi di euro.
A fine 2010 il Core Tier 1 era pari al 7,1%, sulla base di un patrimonio netto di 3,84 miliardi di euro. Il Tier 1 si è portato al 7,8%, mentre il Total Capital Ratio si è fermato al 10,8%. Sempre a fine 2010 gli impieghi alla clientela erano cresciuti dell’8,3% a 35,59 miliardi di euro. Alla stessa data i crediti dubbi ammontavano circa 2,1 miliardi.
Il management ha proposto la distribuzione di un dividendo di 0,1 euro per azione, lo stesso ammontare assegnato lo scorso anno. La cedola sarà staccata il 23 maggio.

Secondo Cheuvreux i risultati del quarto trimestre del 2010 sono stati deboli. In particolare gli analisti della banca transalpina sono rimasti delusi dal Core Tier 1. Confermato il rating “underperform”
 
...chiuso pro ...accorciato brutalmente tutti gli stop ...praticamente come uscire ...senza stop cval bp bpso are mlm es ...fnc stop larghi
 

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