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matley nuove dalla lombardia per operare mio figlio al menisco ticket 80€ fancul e io deve mantenere i lazzaroni
 
...1317 eurusd in arrivo con gaz a 2.6 :-?


azz!!! sei un fenomeno :up:

mi sfugge la logica del movimento odierno di levgas:
praticamente il discreto dato sulle scorte 78Billion contro gli 82 previsti hanno disegnato una long black sul frame 5 minuti fino giù a 2,4$... dove un rinculo incredibile ha fatto rinbalzare (senza gap) fin su al livello da te indicato... per poi scendere a 2,5$ :-?:-?:-?

di buono c'è solo che il minimo di ieri non è stato rotto...

allego grafo chiarificatore... frame orario :d:
 

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spur ha un grosso scoglio a 1375 che, se superato, lo proietterebbe in area 1400/1440... dove mettiamo il limite dell'impossibile... da li fine della storia e discesa in abc



 
buon giorno a tutti,


PAPADEMOS CONVINCE I PARTITI sull'ennesimo piano di correzione dei conti pubblici

Grecia, c'è l'accordo sulla nuova austerity
Ma l'Ue: «Mancano elementi»


Juncker (Eurogruppo) dice no allo sblocco degli aiuti
Merkel: «Faccia in fretta le riforme, non si può più attendere»



L'eurogruppo non ha gli elementi necessari per sbloccare gli aiuti alla Grecia oggi»: lo ha detto il presidente dell'Eurogruppo Jean Claude Juncker al termine dell'Eurogruppo, precisando che servono impegni politici, nuovi tagli e il voto del parlamento sull'accordo trovato oggi ad Atene. Un nuovo Eurogruppo sarà convocato per mercoledì prossimo per vedere i progressi della Grecia per allora e valutare se vi saranno le condizioni per dare il via libera agli aiuti.

CHIUSURA - Il governo e il Parlamento greco non sono quindi ancora riusciti a convincere l'Eurogruppo sul loro effettivo impegno ad attuare le promesse e gli impegni assunti prima di ottenere il secondo prestito. La chiusura di Juncker è arrivata al termine di una giornata in cui il commissario Olli Rehn ha confermato che un accordo di principio è stato trovato ma si tratta di un accordo «a livello di esperti» tra Atene e i creditori pubblici. Ora governo ed Europarlamento «devono convincere i partner europei con impegni forti e azioni concrete».
IL FRONTE INTERNO Intanto i leader politici greci hanno raggiunto un «accordo finale» sulle nuove misure di austerity chieste dalla troika Ue-Bce-Fmi per la concessione di nuovi aiuti finanziari. La trattativa si è fatta più serrata in vista della riunione dell'Eurogruppo che deve appunto decidere sullo sblocco di 130 miliardi di aiuti necessari ad Atene per pagare i 14,5 miliardi di bond in scadenza il 20 marzo. Le trattative di queste ore avranno ricadute anche sul negoziato con i creditori privati, pronti a tagliare 100 miliardi dei loro rimborsi. Giovedì i creditori privati della Grecia si incontreranno a Parigi.
L'INTERVENTO DI DRAGHI Sul successo della trattativa ha pesato molto l'intervento di Draghi, che dopo aver evitato un possibile credit crunch erogando quasi 500 miliardi di liquidità a 3 anni all'1% annuo a tasso fisso con la prima operazioni di dicembre si prepara a concedere il bis entro fine mese. Le risorse di fine anno sono servite alle banche per riacquistare le proprie obbligazioni e sottoscrivere nuovi titoli di stato. Ora dovrebbero consentire una ripresa dell'attività di prestiti a imprese e famiglie. La prossima erogazione permetterà ai banchieri di assorbire le perdite legate al rimborso solo parziale dei bond greci. Draghi più che «socializzare» perdite (cosa che violerebbe la lettera dello statuto della Bce, come ha più volte ricordato la Germania), rinuncerebbe dunque a un utile pur di fare andare al suo posto una ulteriore tessera di un puzzle che, sia pure lentamente, si sta ricomponendo.
L'EUROPA FRENA - Ma lo sforzo, pur apprezzato in Europa, potrebbe non essere considerato sufficiente. «È un buon inizio, ma resta ancora molto da fare»: ha gelato le attese il direttore generale del Fmi, Christine Lagarde, entrando alla riunione dell'Eurogruppo a Bruxelles. Dubbioso anche il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble: «L'accordo, per quanto ho capito, non è ancora in una fase in cui può essere firmato». Le condizioni per il salvataggio, ha aggiunto, «includono l'imperativo di portare il debito al 120% del Pil entro il 2020, limitare a 130 miliardi i prestiti di salvataggio e ottenere l'approvazione del Parlamento greco. Questi requisiti generali non sono stati ancora soddisfatti». Mentre il presidente della Bce Mario Draghi si era detto fiducioso che «i tasselli del mosaico andranno a posto» nella conferenza stampa tenuta a Francoforte dopo il consiglio direttivo.

 
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