Trading Bar 2011 by gli amici di Windjets

il tuo timing è straordinario
complimenti frenguz

stiamo assistendo allo squeeze short?
come sempre di mercoledì...
vediamo domani se continuano.

una cosa è certa: questa notte non avrò più quell'incubo orrendo... io che arrivo a san siro... vado in curva della ns beneamata... saluto gli amici e Gianni (il capo dei boys san)... e lui, come mi vede, fa partire il coro:
UN
IN
CAS
TRATO
LALALALALALA
UN'INCASTRATO
LALALALALALALA
UN'INCASTRATO LALLA LALLA LA LA LA LA :sad::sad::sad:


:lol::lol::lol:
 
Ciao Matley, in che senso??? :specchio:
Mi sono un poco perso ultimamente su Mol, tu le hai mollate??? o vale ancora il Tg del capo?? (,8?)

ciao barone,
le ho mollate a 0,646 ma sono subito rientrato a 0,62

si, in quel senso ;)

il target del capo è 0,84 :V

daniele: io dico che rsi approva
 
Ultima modifica:
Finmeccanica si aggiudica commesse per un valore totale di circa 117 milioni di euro attraverso le sue società AgustaWestland, DRS Technologies, SELEX Communications e Oto Melara.
AgustaWestland si è aggiudicata commesse per un valore complessivo di circa 50 milioni di euro per la fornitura di sei elicotteri leggeri GrandNew, due in configurazione EMS e quattro in quella offshore, e di un elicottero medio AW139 in configurazione offshore.

DRS Technologies, si è aggiudicata due ordini del valore totale di 48 milioni di dollari per la fornitura di collegamenti satellitari in banda X e servizi di trasporto terrestre alle forze armate statunitensi impegnate nel Sud-ovest asiatico. A queste commesse si aggiunge un ordine aggiudicato dalla Marina canadese del valore di 10 milioni di dollari.
SELEX Communications, in qualità di mandataria di un Raggruppamento Temporaneo di Imprese (RTI), si e’ aggiudicata la gara della Regione Lombardia del valore di circa 20 milioni di euro per l’implementazione del sistema di radiocomunicazioni regionale per la gestione delle emergenze e della centrale interforze di Protezione Civile.
Oto Melara si è aggiudicata un contratto del valore di 7 milioni di euro con la Guardia Costiera malese per la fornitura di 18 torrette navali Hitrole® 12,7mm che saranno installate a bordo delle nuove imbarcazioni nell’ambito del programma Fast Interceptor Craft.
 
L'agenzia S&P ha rivisto al ribasso le prospettive sul rating del colosso elettrico, portandole da "stabili" a "negative", in seguito al peggioramento dell’outlook sul debito sovrano dell’Italia. Tuttavia, S&P ha confermato il rating di Enel a "A-/A-2".


non è che questi seguono l'operatività di rindo?
attenzione rindo... ti leggono :rolleyes:
 
Il Belpaese rimane tale agli occhi degli analisti di Ubs, che suggeriscono sei buone ragioni per rimanere positivi sull'Italia e su Piazza Affari, nonostante la recente strigliata di Standard & Poor's. Lo scorso fine settimana l'agenzia di rating ha confermato il giudizio del debito italiano ad A+, abbassando però l’outlook da stabile a negativo in quanto “le attuali prospettive di crescita sono deboli e l’impegno politico per riforme che aumentino la produttività sembra incerto”. Un avvertimento che ha messo di cattivo umore gli investitori, già preoccupati per la situazione finanziaria di Grecia, Irlanda e Portogallo, ma che non ha impensierito Ubs.
E' vero le incertezze sulla Penisola non mancano. A cominciare dagli ultimi dati macro, che hanno deluso le attese. Nel primo trimestre dell'anno la crescita del Prodotto interno lordo (Pil) è stata dello 0,1% rispetto al trimestre precedente e dell'1% su base annuale, mentre il mercato si aspettava un rialzo trimestrale dello 0,3% e annuale dell'1,3%. Un avvio debole che potrebbe impattare sulle stime di crescita dell'intero anno. A questo si è aggiunta più recentemente la perdita di consenso del premier, Silvio Berlusconi, evidenziata dalle elezioni comunali di metà maggio, che fa temere agli analisti una impasse politica. Secondo il mercato, se lo schieramento politico di maggioranza dovesse perdere anche nel prossimo incontro (il ballottaggio del prossimo fine settimana), il presidente del consiglio potrebbe essere incoraggiato a dimettersi, creando una crisi politica che ostacolerebbe le riforme e le misure di austerità necessarie per migliorare il livello di debito.
Una situazione che però non preoccupa Ubs. "Probabilmente alcune tensioni politiche e il potenziale spostamento di Giulio Tremonti nel ruolo di primo ministro potrebbero essere positivi, visto che è l'unico ad avere in mano la responsabilità per tagliare i costi e abbassare il deficit", sostengono gli analisti nella loro recente nota. L’ottimismo del broker svizzero sull'Italia è racchiuso in alcuni punti chiave. Ecco i suoi motivi per rimanere fiduciosi, nonostante tutto:
Il primo riguarda il debito pubblico. Sebbene il rapporto debito-Pil sia al 119%, cioè sopra la media europea dell'85%, non c'è da preoccuparsi per Ubs, perchè la situazione finanziaria in realtà è tra le più salutari tra i Paesi periferici. "L'Italia ha un target sul deficit al 3,9% per il 2011, uno dei più bassi in Europa", sottolineano gli esperti. La secondo ragione arriva guardando alle banche: "Gli istituti di credito della Penisola sono ben capitalizzati e mostrano una struttura di finanziamento buona", precisano a Ubs.
Terzo e quarto elemento a favore dell'Italia è che: è uno dei Paesi meno correlati al ciclo economico e all'attività manifatturiera e che soffre meno del rialzo dei tassi di interesse (manovra iniziata ad aprile dalla Banca centrale europea). "Guardando ai debiti dei privati, il rapporto con il Pil è pari al 125%, uno dei più bassi d'Europa (in Uk pari al 226% e in Irlanda al 331%) - viene illustrato nel rapporto - E la struttura dei prestiti è costituita per la maggior parte da mutui di lunga durata e con tassi fissi (a contrario della Spagna)".
Altro aspetto che promuove l'Italia è rappresentato dalla sua convenienza: "E'il secondo mercato più conveniente del Vecchio continente secondo il modello Shiller PE. La batte solo la Grecia". Last but not least, ecco il mondo aziendale. Secondo Ubs, si sta assistendo da aprile dell'anno scorso a una ripresa degli utili societari, che si sono riportati in linea con il resto d'Europa senza però esaurire ulteriori spazi di crescita.
Guardando a Piazza Affari, Ubs rileva che il mercato azionario italiano è dominato dal settore energetico, bancario e delle utility, che insieme ricoprono circa il 70% del totale. Comparti su cui la casa d'affari elvetica ha un giudizio overweight. E tra i singoli nomi? Ecco che il broker suggerisce i suoi titoli preferiti: Eni, Intesa Sanpaolo e Telecom Italia a cui si aggiunge come ultimo Enel. "Questi titoli hanno sottoperformato il mercato negli ultimi 12 mesi", conclude Ubs, facendo intendere la possibilità di ghiotte occasioni.

:rolleyes::rolleyes::rolleyes:
 
buon pomeriggio alan
ti offro volentieri il ns. cocktail di benvenuto

tratta bene la fatina :D
[COMMENT][/COMMENT]
Caspita che suuper drink, per fortuna sono tornato...
Segnalo che la put 20000/12 tratta sui 1200 pt e venderla puo' finanziare un 4/5 put 20500 , chissa' se Daniele mi da un consiglio
Grazie per l'ospitalita e la competenza
 
Grecia, l'opposizione non accetta il piano di Papandreou

Stop al piano di privatizzazione da 50 miliardi di euro e alle nuove misure di austerità in Grecia, elaborate lunedì scorso dal Consiglio dei ministri e dal premier, George Papandreou, per evitare il fallimento. Il no è arrivato ieri dall'opposizione. Nea Dimokratia, il partito di centro-destra che guida l'opposizione al governo socialista, ha bocciato il piano. Il leader del partito, Antonis Samaras, ha dichiarato di non avere nessuna intenzione di accettare questa nuova ricetta. Non solo. Contro le nuove misure-taglia deficit, si stanno muovendo anche i lavoratori, in vista di possibili nuovi tagli agli stipendi e licenziamenti. Il principale sindacato del settore pubblico del Paese ha infatti indetto uno sciopero generale di 24 ore a giugno.
Il nuovo piano, elaborato qualche giorno fa dal governo di Atene, serve nell'immediato a coprire un buco da 6,5 miliardi di euro e ridurre il deficit al 7,4% entro il 2011. Un tentativo per evitare soluzioni peggiori, come la ristrutturazione del debito, e un passo cruciale per ottenere la quinta tranche da 12 miliardi di euro dell'aiuto da 110 miliardi di euro (80 dall'Eurozona e 30 dal Fmi) concesso un anno fa e scongiurare così la bancarotta.
Nel dettaglio, la ricetta studiata lunedì dal primo ministro, George Papandreou, prevede un piano di privatizzazione da 50 miliardi di euro in quattro anni. Verranno ceduti subito, entro il 2011, le partecipazioni detenute nell'azienda tlc Ote Telecom e della banca postale (Post Bank) quotata sulla Borsa di Atene di cui lo Stato ellenico detiene il 34%. Ma non solo. Verranno messi in vendita anche i porti del Pireo e di Salonicco e sempre a Salonicco si vedrà la messa all'asta della municipalizzata dell'acqua. Infine, verrà istituito un fondo sovrano per gestire la cessione degli asset pubblici, il cui valore è stimato intorno ai 280-350 miliardi di euro.
Oggi il governo incontrerà i rappresentati di Ue, Fmi e Bce per studiare come sbrogliare la matassa. L'ultima parola spetterà però al Parlamento settimana prossima quando dovrà approvare il piano di privatizzazioni. In quell'occasione verranno svelati i dettagli del piano, che dovrebbe prevedere nuovi tagli agli stipendi pubblici, con il possibile licenziamento degli esuberi, e maggiori tasse sui consumi.
 
S&P ha annunciato oggi la revisione a negativo dell’outlook sul rating di Mediobanca, Intesa Sanpaolo, Banca Nazionale del Lavoro (gruppo BNP Paribas) e Findomestic (gruppo BNP) e su quello di una lunga serie di enti locali: le province di Roma, Ancona e Mantova, le città di Bologna, Genova e Lucca e le regioni di Liguria, Umbria, Emilia Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Sicilia e Marche.
Tra i gruppi quotati S&P ha preso di mira in particoalre Intesa SanPaolo e Mediobanca. “In seguito alla nostra revisione sull’outlook della Repubblica Italiana, in scia all’elevato debito pubblico, abbiamo tagliato a negativo l’outlook su quattro banche italiane. L’outlook negativo su queste banche- si legge nella nota diffusa dall’agenzia di valutazione – riflette il fatto che potremmo abbassare i loro rating nel caso di un downgrade del debito sovrano italiano, vista la predominanza nei loro profili del business domestico”.

Standard & Poor's ha inoltre rivisto da stabile a negativo anche l'outlook sul rating di Poste Italiane, confermando contestualmente il rating A. La decisione giunge avviene in considerazione del pieno controllo statale di Poste.
Ieri S&P aveva dichiarato che la decisione di ridurre l’outlook dell’Italia potrebbe inoltre avere effetti negativi anche sui gruppi controllati dal Tesoro come Enel e Terna.
 

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