Educational e FAQ Trading su Obbligazioni (un cruscotto per i bond)

E veniamo all' I-Spread e Z-Spread, per sottolineare la loro importanza ai fini pratici del trading dei bond.
Ricordo nuovamente:

L'I-Spread misura la differenza tra YTM - il tasso IRS (o il tasso tedesco, come piace a molti, o il tasso Libor, o il tasso delle obbligazioni Tripla A, o qualsiasi altro tasso che venga assunto come un tasso "plafond") alla fine della curva del tasso IRS

L'Z-Spread misura la differenza tra YTM - il tasso IRS (o altri tassi plafond) punto per punto sulla curva del tasso IRS

Sovente mi e' capitato di dare qualche occhiata nella sezione Obbligazioni di un noto forum italiano nella quale diversi esperti consigliano l'acquisto o la vendita di obbligazioni sulla scorta dei valori assunti dai CDS
Riporto alcune affermazioni colte sulla rete.

" E' cara, i CDS della Popolare girano a 1300 !"
" L'obbligazione subordinata deve scendere ancora, per allinearsi ai CDS a 3 anni di Unicredit"

e via discorrendo.

Non sono al corrente delle finalita' di queste osservazioni aventi parvenza di commento tecnico, ma e' facile comprendere che il piu' delle volte i confronti con i CDS sono impostati con velleita' nemmeno celate di insinuare il dubbio e comperare a prezzi di favore sulle successive folate di panico, ipotesi rafforzata dal fatto che spesso questi consigli interessano obbligazioni dal taglio di 100.000 Euro, taglio sicuramente scottante nelle mani di chi non e' adeguatamente capitalizzato. Per taluni volponi millantare la conoscenza dei CDS e' un argomento deterrrente di sicura efficacia, visto che nei forum non sono presenti molti che abbiano la capacita' di argomentare con preparazione.
Temo invece che il piu' delle volte, se non proprio nella quasi totalita' dei casi, manchi in molte di queste affermazioni allarmistiche sui CDS la consapevolezza di un corretto procedimento analitico retrostante.

Il seguente e' il procedimento mentale tipico che capita di osservare. Se un CDS vale 1300 e un'obbligazione rende il 10% non si puo' effettuare la sottrazione 1300-1000=300 per giungere alla conclusione che l'obbligazione e' cara.

CDS basis = CDS valore - rendimento composto (1)

E' un'approssimazione del tutto errata.
L'unico metodo corretto in finanza aziendale per giudicare se un'obbligazione e' cara o economica in base al valore di rischio assicurabile (CDS) che e' il driver del prezzo, e' quello di attualizzare i flussi di cassa dell'obbligazione attraverso una corretta impostazione del fattore di sconto

Fattore di sconto =1/(1+(Ispread o Zspread o ASWSpread+Tasso IRS)/2)^t (2)

e solo a quel punto, con la determinazione del fattore corretto di sconto, calcolare il rendimento I-SPREAD o il rendimento Zspread attraverso un procedimento iterativo di convergenza, da effettuarsi tramite il Risolutore come gia' visto nel foglio Excel allegato a pagina 1. Cosi' la formula errata (1) viene rettificata nella formula corretta (3) e sapremo se e' conveniente o meno acquistare l'obbligazione

CDS basis = CDS valore - I-spread (3)
oppure
CDS basis = CDS valore - Z-spread (3')
oppure ancora, molto utilizzata
CDS basis = CDS valore - ASW-spread (3'')

Lo "x" spread viene espresso in punti base, cioe' centesimi di unita', per raffrontarlo su basi omogenee con i CDS anch'essi espressi in punti base. CDS Basis e' l'indice di convenienza o meno all'acquisto dei bond che potra' assumere un valore positivo o negativo.

Da qui pero' non e' completamente corretto giungere a generalizzazioni del tipo: l'obbligazione va comperata se presenta un rendimento maggiore del costo della protezione (CDS). Esiste in letteratura un dibattito immenso sulla teoria dei CDS basis, che non e' sicuramente giunto a conclusioni definitive. Mi preme unicamente sottolineare che io sarei orientato a tenere in considerazione piuttosto il delta di questo indice, cioe' darei piu' importanza all'evoluzione dei CDS basis nel tempo piuttosto che al suo valore assoluto in un dato istante. Nella sua evoluzione nel tempo questo indice CDS basis puo' mostrarci spesso come di fronte ad un deterioramento dei CDS basis non ci sia un'altrettanto veloce discesa dei corsi delle obbligazioni.

Forse allora -secondo il mio modesto ed opinabilissimo parere - i CDS non debbono venire seguiti per darci indicazioni di acquisto o di vendita sul dato statico, come spesso capita di leggere sui forum. I CDS debbono preferibilmente essere seguiti per darci solo delle indicazioni di vendita nei casi in cui l'evoluzione degli stessi sia particolarmente repentina, soprattutto in caso di assenza di informazioni di pubblica disponibilita'.

Da questa esigenza di controllo del rischio nasce la proposta di questo cruscotto del trading obbligazionario per seguire l'evoluzione dei CDS basis piuttosto che il loro valore assoluto.

Buon fine di settimana a tutti
 
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Sovente mi e' capitato di dare qualche occhiata nella sezione Obbligazioni di un noto forum italiano nella quale diversi esperti consigliano l'acquisto o la vendita di obbligazioni sulla scorta dei valori assunti dai CDS
Riporto alcune affermazioni colte sulla rete.

" E' cara, i CDS della Popolare girano a 1300 !"
" L'obbligazione subordinata deve scendere ancora, per allinearsi ai CDS a 3 anni di Unicredit"

e via discorrendo.

Non sono al corrente delle finalita' di queste osservazioni aventi parvenza di commento tecnico, ma e' facile comprendere che il piu' delle volte i confronti con i CDS sono impostati con velleita' nemmeno celate di insinuare il dubbio e comperare a prezzi di favore sulle successive folate di panico, ipotesi rafforzata dal fatto che spesso questi consigli interessano obbligazioni dal taglio di 100.000 Euro, taglio sicuramente scottante nelle mani di chi non e' adeguatamente capitalizzato. Per taluni volponi millantare la conoscenza dei CDS e' un argomento deterrrente di sicura efficacia, visto che nei forum non sono presenti molti che abbiano la capacita' di argomentare con preparazione.
Temo invece che il piu' delle volte, se non proprio nella quasi totalita' dei casi, manchi in molte di queste affermazioni allarmistiche sui CDS la consapevolezza di un corretto procedimento analitico retrostante.

Il seguente e' il procedimento mentale tipico che capita di osservare. Se un CDS vale 1300 e un'obbligazione rende il 10% non si puo' effettuare la sottrazione 1300-1000=300 per giungere alla conclusione che l'obbligazione e' cara.

Il punto è qui. Quale degli indicatori di rendimento, insieme al valore di CDS, concorre alla formazione del prezzo corretto?

Ci sono diverse pubblicazioni piuttosto recenti (ultimi 2-3 anni) che si pongono questo problema e cercano motivazioni matematiche piuttosto complesse.
Alla fine l'affermazione, però, è che i desk delle grandi case di investimento non rendono pubblici i loro algoritmi, per cui non possiamo che affidarci a delle simulazioni.
Le grandi case di investimento, evidentemente, fanno business anche su arbitraggi molto evoluti, basati su squilibri di prezzo che loro vedono e noi no.
Sempre secondo la logica che quando i meccanismi di arbitraggio vengono resi pubblici sono "bruciati". E non potrebbe che essere così.

Sarebbe interessante sapere la congettura che ha fatto chi ha liquidato in fretta e furia la LT2 di BPM sotto a 60, con un fuori prezzo talmente evidente che anche tu, esperto e navigato, temevi che ci fosse sotto qualcosa. E anche noi poveri retail, comunque temevano un "no free lunch" amaro.

Ora la mia sfida è capire meglio la formazione del prezzo delle perpetue, almeno quelle a struttura più semplice, ma so che è un'impresa ostica. Magari passando prima dalle LT2. Ovviamente il tuo aiuto sarebbe più che prezioso.

Scusate l'OT poco tecnico. :)
 
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Obiettivo del presente post[...]

Vedremo in questa trattazione introduttiva come il concetto statico - e scolastico - di rendimento sia cambiato nel tempo e sia stato sostituito negli anni piu' recenti con concetti dinamici

Ripartirei dal tuo primo post, forse non comprensibile a tutti in ciò che sottintende. Anzitutto suggerirei agli interessati questo link Rischio di credito - Wikipedia
(PS OT: SOSTENIAMO WIKIPEDIA!)

Provo a dare una libera interpretazione, sperando di stimolare gli approfondimenti del caso.
Sostanzialmente, già da BasileaII il rendimento obbligazionario andrebbe elaborato sulla base di un rischio, quantificato sui due parametri probabilità di default (variabile temporale) e recovery rate (RR). Su questa base si forma il prezzo del CDS, che nella forma corretta è solo un contratto assicurativo (mentre nella forma naked è speculazione).
Le probabilità di default e il RR sono invece appannaggio di chi studia i fondamentali e assegna i rating.

Un aspetto interessante dei CDS è che il loro valore dipende linearmente dal RR (secondo la formulazione di Merton http://en.wikipedia.org/wiki/Merton_Model ).
Ovvero: se RR=50 -> CDS=500 allora RR=0 -> CDS=1000

Passo...
 
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Ripartirei dal tuo primo post, forse non comprensibile a tutti in ciò che sottintende. Anzitutto suggerirei agli interessati questo link Rischio di credito - Wikipedia
(PS OT: SOSTENIAMO WIKIPEDIA!)


Passo...

Anche questo e' un link utile

Credit spread - Wikipedia

"In finanza con credit spread si indicano tutta una serie di misure che servono per determinare quanto un investitore viene pagato per essere compensato per assumere il rischio di credito intrinseco nel titolo. Tra le ben conosciute misure di credito ci sono

1 yield spread,
2 asset swap spread,
3 option adjusted spread (OAS),
4 zero volatility spread,
5 discount margin,
6 default swap spread,
7 hazard rate.

Manca lo ISPREAD, che e' un indice secondo me importante, molto piu' importante di quanto venga accreditato dagli accademici, al punto che io lo utilizzo correntemente senza che per questo debba vergognarmi di essere irriso di fronte a nessuno. C'e' in piu' invece l'hazard rate, che non so esattamente cosa sia e come si calcoli. Ma non ha importanza, anche se penso di aver capito.

Importante invece sarebbe cercare di procedere sul piano di indirizzo stimolato dal moderatore, cioe' produrre algoritmi che utilizzino le formule di rendimento sia tramite funzioni di Excel, sia tramite UDF, sia tramite VBE. Le possibilita' di ovviare all'antipatico Risolutore (Solver) ci sono tutte, ma occorre come in tutte le cose iniziare a sporcarsi le mani.
 
E veniamo all' I-Spread e Z-Spread, per sottolineare la loro importanza ai fini pratici del trading dei bond.
Ricordo nuovamente:

L'I-Spread misura la differenza tra YTM - il tasso IRS (o il tasso tedesco, come piace a molti, o il tasso Libor, o il tasso delle obbligazioni Tripla A, o qualsiasi altro tasso che venga assunto come un tasso "plafond") alla fine della curva del tasso IRS

L'Z-Spread misura la differenza tra YTM - il tasso IRS (o altri tassi plafond) punto per punto sulla curva del tasso IRS

Continuo con le domande, confesso che non mi è chiara la differenza tra I-Spread e Z-Spread. Credo che la causa del mio dubbio stia nella dicitura "alla fine della curva del tasso IRS"... cosa indica, praticamente?

Fattore di sconto =1/(1+(Ispread o Zspread o ASWSpread+Tasso IRS)/2)^t (2)

Riguardo a questa formula: per quale ragione dividi per due la somma IRS+spread? Il fattore di sconto non dovrebbe essere calcolato come
1 / (1+(IRS+Spread))^t
Scegliendo lo spread adeguato (v. sotto)?

Cosi' la formula errata (1) viene rettificata nella formula corretta (3) e sapremo se e' conveniente o meno acquistare l'obbligazione

CDS basis = CDS valore - I-spread (3)
oppure
CDS basis = CDS valore - Z-spread (3')
oppure ancora, molto utilizzata
CDS basis = CDS valore - ASW-spread (3'')

E concludo con questa: mi aspetto che 3, 3' e 3'' diano risultati diversi, sebbene non drasticamente. Nel momento in cui una di queste formule dia risultato positivo ed un'altra risultato negativo, cosa dovrei concludere? Qual è delle tre quella che dovrei ritenere più "attendibile"?
 
Continuo con le domande, confesso che non mi è chiara la differenza tra I-Spread e Z-Spread. Credo che la causa del mio dubbio stia nella dicitura "alla fine della curva del tasso IRS"... cosa indica, praticamente?

Marco, scarica il foglio Excel che P.A.T. ha messo a disposizione nella prima pagina ;)
 
:wall: e sì che l'avevo già scaricato, però non ho letto abbastanza attentamente...
Vediamo se ora ho capito: lo Z-Spread si calcola scontando ogni cash flow per l'IRS di pari scadenza; l'I-Spread si calcola invece scontando ogni cash flow per l'IRS di scadenza massima (praticamente, l'IRS di scadenza pari alla maturity del bond).
E' corretto?
 

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