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PORTAFOGLI-A breve storno borse,occasioni sui governativi-Fortis
lunedì 15 giugno 2009 15:37
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MILANO, 15 giugno (Reuters) - Se è vero che il 2009 segnerà il punto di minimo della crisi economica, le borse archivieranno l'anno leggermente sopra ai livelli attuali; ma il cammino dei mercati azionari, di qui alla fine dell'anno, si preannuncia tutt'altro che lineare.
Ne è convinto William De Vijlder, global chief investments officer di Fortis Investments (FOR.BR: Quotazione) che, nel breve, consiglia una puntata tattica sui governativi, soprattutto europei.
"Le prese di beneficio (sulle borse) saranno guidate dalla fine delle sorprese positive sull'economia e dall'effetto stagionale del periodo estivo", spiega il direttore investimenti.
Attualmente l'indice MSCI delle borse globali .MIWD00000PUS ha guadagnato circa l'11% da inizio anno dopo aver bruciato il 43,5% nel 2008. Il FtseEurofirst 300, benchmark dell'azionario europeo, è in rialzo del 6,5% dal primo gennaio (chiusura di ieri).
Per De Vijlder i rendimenti dei titoli di stato, dopo un'impennata determinata da uno scenario di eccesso di offerta, hanno spazio per flettere di cinquanta punti base.
"C'è un po' più di potenziale in Europa perchè gli Stati Uniti usciranno prima dalla recessione", ha puntualizzato.
In generale, l'allocazione della casa belga - che ha in gestione 158 miliardi di euro - è neutrale sulle borse con una preferenza per le piccole capitalizzazioni e i mercati emergenti asiatici e del Brasile, "dove c'è visibilità della crescita degli utili".
Sulle small cap "il premio in termini di prezzo/rendimento con le grandi capitalizzazioni è scomparso e le piccole hanno una componente ciclica più elevata quindi fanno meglio in fase di ripresa", ha chiarito ancora il manager.
Tatticamente, per De Vijlder, sarebbe anche l'ora di alleggerire i portafogli di equity. Continua...
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MILANO, 15 giugno (Reuters) - Se è vero che il 2009 segnerà il punto di minimo della crisi economica, le borse archivieranno l'anno leggermente sopra ai livelli attuali; ma il cammino dei mercati azionari, di qui alla fine dell'anno, si preannuncia tutt'altro che lineare.
Ne è convinto William De Vijlder, global chief investments officer di Fortis Investments (FOR.BR: Quotazione) che, nel breve, consiglia una puntata tattica sui governativi, soprattutto europei.
"Le prese di beneficio (sulle borse) saranno guidate dalla fine delle sorprese positive sull'economia e dall'effetto stagionale del periodo estivo", spiega il direttore investimenti.
Attualmente l'indice MSCI delle borse globali .MIWD00000PUS ha guadagnato circa l'11% da inizio anno dopo aver bruciato il 43,5% nel 2008. Il FtseEurofirst 300, benchmark dell'azionario europeo, è in rialzo del 6,5% dal primo gennaio (chiusura di ieri).
Per De Vijlder i rendimenti dei titoli di stato, dopo un'impennata determinata da uno scenario di eccesso di offerta, hanno spazio per flettere di cinquanta punti base.
"C'è un po' più di potenziale in Europa perchè gli Stati Uniti usciranno prima dalla recessione", ha puntualizzato.
In generale, l'allocazione della casa belga - che ha in gestione 158 miliardi di euro - è neutrale sulle borse con una preferenza per le piccole capitalizzazioni e i mercati emergenti asiatici e del Brasile, "dove c'è visibilità della crescita degli utili".
Sulle small cap "il premio in termini di prezzo/rendimento con le grandi capitalizzazioni è scomparso e le piccole hanno una componente ciclica più elevata quindi fanno meglio in fase di ripresa", ha chiarito ancora il manager.
Tatticamente, per De Vijlder, sarebbe anche l'ora di alleggerire i portafogli di equity. Continua...
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