Titoli di Stato Italia :-).Trading TdS.(-:... (6 lettori)
- Creatore Discussione Jessica.
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Imark
Forumer storico
C'è il commercial real estate e la relativa finanza strutturata... c'è Deutsche Bank... c'è la California rimasta senza soldi ...
hai voglia a nodi ... 
ilfolignate
Forumer storico
Btp deboli a metà seduta, spread su Bund a record da fine aprile
MILANO, 16 giugno (Reuters) - Procede sotto tono il
secondario italiano nelle battute della tarda mattinata, con una
pausa di riflessione dopo il rimbalzo della seduta precedente a
dispetto dell'andamento stentato dei listini di borsa. Viaggia intanto sui nuovi massimi da fine aprile il premio
di rendimento del benchmark decennale settembre 2019 rispetto
alla controparte tedesca luglio 2019, oltre la soglia dei 110
centesimi con una punta sugli schermi Reuters YLDS5 fino a 114
tick, record dal 29 aprile scorso. "Una tendenza emersa anche ieri senza niente di particolare
legato all'Italia, un movimento che accomuna l'insieme dei paesi
periferici nelle fasi di minore propensione al rischio" commenta
un operatore. Appuntamento macro clou per le piazze europee, l'indagine
Zew sulla fiducia della prima economia Uem mostra a giugno una
performance ampiamente migliore delle aspettative senza però
turbare i mercati finanziari. "Come il leggero apprezzamento dell'euro contro dollaro
anche la lieve correzione del futures Bund ha avuto brevissima
durata... almeno una parte del mercato si era evidentemente già
posizionata per una sopresa positiva da parte dello Zew"
aggiunge l'esperto. Rispetto al 31,1 di maggio e al 35,0 del consensus raccolto
da Reuters, l'indice sulla fiducia dell'economia tedesca è
balzato a giugno a 44,8 punti, miglior risultato da maggio 2006. A indicatori cosiddetti 'soft' come indagini congiunturali
aul morale di investitori, consumatori o imprese, avvertono gli
analisti, deve però corrispondere un miglioramento dei risultati
macro reali ancora lontano a giudicare dalle ultime statistiche
come quelle realtive alle esportazioni.
=============================== 12,00 ========================== PREZZI VAR. RENDIMENTO
FUTURES BUND SETT. FGBLc1 119,50 (+0,02)
BTP 2 ANNI (MAR 11) <IT2YT=RR>* 102,88 (+0,02) 1,819%
BTP 10 ANNI (SET 19) <IT10YT=TT> 97,29 (-0,35) 4,636%
BTP 30 ANNI (AGO 39) <IT30YT=TT> 93,63 (-0,21) 5,505%
========================= SPREAD (PB) ======================== CHIUSURA PRECEDENTE
TREASURY/BUND 10 ANNI YLDS5 24 26
BTP/BUND 2 ANNI YLDS3 21 22
BTP/BUND 10 ANNI YLDS5 112 108
BTP/BUND 30 ANNI YLDS7 122 121
BTP 2/10 ANNI --- 277,1
BTP 10/30 ANNI 86,9 88,9
==============================================================
MILANO, 16 giugno (Reuters) - Procede sotto tono il
secondario italiano nelle battute della tarda mattinata, con una
pausa di riflessione dopo il rimbalzo della seduta precedente a
dispetto dell'andamento stentato dei listini di borsa. Viaggia intanto sui nuovi massimi da fine aprile il premio
di rendimento del benchmark decennale settembre 2019 rispetto
alla controparte tedesca luglio 2019, oltre la soglia dei 110
centesimi con una punta sugli schermi Reuters YLDS5 fino a 114
tick, record dal 29 aprile scorso. "Una tendenza emersa anche ieri senza niente di particolare
legato all'Italia, un movimento che accomuna l'insieme dei paesi
periferici nelle fasi di minore propensione al rischio" commenta
un operatore. Appuntamento macro clou per le piazze europee, l'indagine
Zew sulla fiducia della prima economia Uem mostra a giugno una
performance ampiamente migliore delle aspettative senza però
turbare i mercati finanziari. "Come il leggero apprezzamento dell'euro contro dollaro
anche la lieve correzione del futures Bund ha avuto brevissima
durata... almeno una parte del mercato si era evidentemente già
posizionata per una sopresa positiva da parte dello Zew"
aggiunge l'esperto. Rispetto al 31,1 di maggio e al 35,0 del consensus raccolto
da Reuters, l'indice sulla fiducia dell'economia tedesca è
balzato a giugno a 44,8 punti, miglior risultato da maggio 2006. A indicatori cosiddetti 'soft' come indagini congiunturali
aul morale di investitori, consumatori o imprese, avvertono gli
analisti, deve però corrispondere un miglioramento dei risultati
macro reali ancora lontano a giudicare dalle ultime statistiche
come quelle realtive alle esportazioni.
=============================== 12,00 ========================== PREZZI VAR. RENDIMENTO
FUTURES BUND SETT. FGBLc1 119,50 (+0,02)
BTP 2 ANNI (MAR 11) <IT2YT=RR>* 102,88 (+0,02) 1,819%
BTP 10 ANNI (SET 19) <IT10YT=TT> 97,29 (-0,35) 4,636%
BTP 30 ANNI (AGO 39) <IT30YT=TT> 93,63 (-0,21) 5,505%
========================= SPREAD (PB) ======================== CHIUSURA PRECEDENTE
TREASURY/BUND 10 ANNI YLDS5 24 26
BTP/BUND 2 ANNI YLDS3 21 22
BTP/BUND 10 ANNI YLDS5 112 108
BTP/BUND 30 ANNI YLDS7 122 121
BTP 2/10 ANNI --- 277,1
BTP 10/30 ANNI 86,9 88,9
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ilfolignate
Forumer storico
E non solo caro Antonio.....
...aggiungiamoci pure questa notizia al già precario equilibrio
Spagna, debito pubblico minaccia ripresa economia-Banca centrale
MADRID, 16 giugno (Reuters) - La Spagna deve ridurre rapidamente l'incremento del debito pubblico o potrebbe mettere a rischio la ripresa dell'economia, secondo il governatore della Banca di Spagna, Miguel Angel Fernandez-Ordonez.
La Spagna non ha più spazi per pacchetti di stimolo fiscale e deve decidere come ridurrà la spesa dettata dall'emergenza che farà salire il deficit del settore pubblico a circa il 10% del Pil nel 2010 e il debito/pil probabilmente sopra quota 60%, ha detto.
"Dobbiamo evitare che il debito del settore pubblico diventi un ostacolo quando l'economia spagnola sarà in condizioni migliori per crescere", ha detto il governatore in occasione della presentazione del rapporto annuale della Banca di Spagna.
"E' prioritario definire in modo veloce una strategia credibile per ridurre il deficit", ha aggiunto il governatore.
La Spagna ha lanciato uno dei più corposi pacchetti di stimolo fiscale in Europa e, sottolinea Fernandez-Ordonez, può affrontare questa spesa grazie a un surplus del budget pari al 2,2% del Pil 2007 e a un livello di debito pubblico di circa il 38% a fine 2008.
Il governatore ha poi aggiunto che il peggio della recessione spagnola è passato e che il calo della domanda interna si attenuerà nel 2010.
C'è il commercial real estate e la relativa finanza strutturata... c'è Deutsche Bank... c'è la California rimasta senza soldi ...
...aggiungiamoci pure questa notizia al già precario equilibrio
Spagna, debito pubblico minaccia ripresa economia-Banca centrale
MADRID, 16 giugno (Reuters) - La Spagna deve ridurre rapidamente l'incremento del debito pubblico o potrebbe mettere a rischio la ripresa dell'economia, secondo il governatore della Banca di Spagna, Miguel Angel Fernandez-Ordonez.
La Spagna non ha più spazi per pacchetti di stimolo fiscale e deve decidere come ridurrà la spesa dettata dall'emergenza che farà salire il deficit del settore pubblico a circa il 10% del Pil nel 2010 e il debito/pil probabilmente sopra quota 60%, ha detto.
"Dobbiamo evitare che il debito del settore pubblico diventi un ostacolo quando l'economia spagnola sarà in condizioni migliori per crescere", ha detto il governatore in occasione della presentazione del rapporto annuale della Banca di Spagna.
"E' prioritario definire in modo veloce una strategia credibile per ridurre il deficit", ha aggiunto il governatore.
La Spagna ha lanciato uno dei più corposi pacchetti di stimolo fiscale in Europa e, sottolinea Fernandez-Ordonez, può affrontare questa spesa grazie a un surplus del budget pari al 2,2% del Pil 2007 e a un livello di debito pubblico di circa il 38% a fine 2008.
Il governatore ha poi aggiunto che il peggio della recessione spagnola è passato e che il calo della domanda interna si attenuerà nel 2010.
paziente
Forumer attivo
C'è il commercial real estate e la relativa finanza strutturata... c'è Deutsche Bank... c'è la California rimasta senza soldi ...
Lol, vero,
son troppo buono
.
piergj
Forumer attivo
Cambiano i tempi
notizia :
Ottavo mese consecutivo di crescita per l'indagine di fiducia condotta dall'Istituto ZEW tra gestori di portafoglio ed analisti sulle aspettative dell'economia tedesca in un orizzonte temporale di sei mesi. L'indice sale in giugno a 44,8 da 31,1 (atteso 35) portandosi su un livello piuttosto elevato anche in prospettiva storica (il massimo dal maggio 2006). Recupero (modesto) anche per l'indice relativo alla situazione corrente, che passa a -89,7 da -92,8 (atteso -92,6); si tratta del primo incremento dal maggio del 2008 ma il livello dell'indice resta ancora su valori storicamente molto bassi.
Indicazioni analoghe dall'indagine ZEW relativa alle prospettive a sei mesi per l'intera area euro, con l'indice che si porta a 42,7 da 28,5 (atteso 34); anche in questo caso il livello è elevato considerando la media storica, ed è tornato sui valori di inizio 2005.
Pubblicato anche il dato finale relativo a maggio dell'indice dei prezzi al consumo: il CPI nell'intera area euro è salito dello 0,1% m/m (stima preliminare 0,0% m/m) portando l'inflazione a 0% da 0,6%. Inatteso invece il balzo del costo del lavoro, sempre relativo all'intera area, nel primo trimestre dell'anno: +3,7% a/a anziché +3,0% a/a atteso.
...e cambiano anche le reazioni del mercato e degli indici.
Una volta lo Zew era un indicatore anticipatore.
a mio modestissimo parere, oggi, lo Zew si fa imbonire dalle propagande dei politici e i commenti degli analisti.
Secondo me è un riflesso della speranza che le cose migliorino e non di una reale fiducia che porta ad investire e consumare.
Saluti
PJ
notizia :
Ottavo mese consecutivo di crescita per l'indagine di fiducia condotta dall'Istituto ZEW tra gestori di portafoglio ed analisti sulle aspettative dell'economia tedesca in un orizzonte temporale di sei mesi. L'indice sale in giugno a 44,8 da 31,1 (atteso 35) portandosi su un livello piuttosto elevato anche in prospettiva storica (il massimo dal maggio 2006). Recupero (modesto) anche per l'indice relativo alla situazione corrente, che passa a -89,7 da -92,8 (atteso -92,6); si tratta del primo incremento dal maggio del 2008 ma il livello dell'indice resta ancora su valori storicamente molto bassi.
Indicazioni analoghe dall'indagine ZEW relativa alle prospettive a sei mesi per l'intera area euro, con l'indice che si porta a 42,7 da 28,5 (atteso 34); anche in questo caso il livello è elevato considerando la media storica, ed è tornato sui valori di inizio 2005.
Pubblicato anche il dato finale relativo a maggio dell'indice dei prezzi al consumo: il CPI nell'intera area euro è salito dello 0,1% m/m (stima preliminare 0,0% m/m) portando l'inflazione a 0% da 0,6%. Inatteso invece il balzo del costo del lavoro, sempre relativo all'intera area, nel primo trimestre dell'anno: +3,7% a/a anziché +3,0% a/a atteso.
...e cambiano anche le reazioni del mercato e degli indici.
Una volta lo Zew era un indicatore anticipatore.
a mio modestissimo parere, oggi, lo Zew si fa imbonire dalle propagande dei politici e i commenti degli analisti.
Secondo me è un riflesso della speranza che le cose migliorino e non di una reale fiducia che porta ad investire e consumare.
Saluti
PJ
TheLondoner
Forumer storico
C'è il commercial real estate e la relativa finanza strutturata... c'è Deutsche Bank... c'è la California rimasta senza soldi ...
un nodino tutto italiano ... poi è il ns debito pubblico...che sta aumentando un po' troppo con un pil in caduta...
Senza fare catastrofismi inutili ...la questione andrebbe affrontata...
tuttavia ci possiamo "beare" di non esser più soli ... visto che anche gli altri ...di debiti ne stanno facendo eccome.
paziente
Forumer attivo
Nell'area Piazza Affari la view + comune è quella di una discesa dell'azionario nei prossimi giorni, per poi risalire fine a settembre.
Quindi anche per loro i prossimi mesi sarebbero di recupero.
Ma si tratta dei prossimi mesi, non dei prossimi anni.
E' il respiro dato da tutta questa liquidità immessa.
Fin quando dura, non ci è dato di sapere...
azetaelle
investitore(s)qualificato
oggi peraltro è anche il giorno dei versamenti irpef a saldo 2008 e I acconto 2009...facile pensare che la maggior parte degli F24 sarà con totale 0 (crediti in compensazione) e quindi dopo il calo degli introiti IVA, accise e altro questa sarà l'ennesima tegola che cade sulla testa del ministro Tremonti a causa della crisi economica (non vorrei essere nei suoi panni)...
Minimo minimo per affrontare il problema organizzeranno una commissione d'indagine parlamentare...
- Stato