Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato III° (Gennaio 2010 - Dicembre 2011) (10 lettori)

Stato
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stefanofabb

GAIN/Welcome
Giornata piuttosto scarna di dati macroeconomici. In mattinata
fari puntati sulla Germania, dove verrà diffuso l'indice dei
prezzi al consumo ad aprile (preliminare). In serata
l'attenzione degli investiori sarà rivolta negli Stati Uniti e
in particolare sulla decisione della Fed sui tassi
d'interesse. Nel dettaglio: 09.30 Italia: Fiducia imprese ad
aprile, precedente 84,1 punti - Germania: Indice prezzi al
consumo ad aprile (preliminare), consensus +1,20% a/a 16.30
Usa: Scorte settimanali di greggio 20.15 Usa: Fomc, decisione
della Fed sui tassi, consensus 0,25%, precedente 0,25%.
Goodyear, Honda Motor, Infineon Technologies, Puma, Visa:
risultati. Milano, Finanza.com
:) buon giorno a tutti del forum
 

stefanofabb

GAIN/Welcome
Spread balza fino a 847 pb. Rendimento 2 anni al 22,7%
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 28 apr - Ondata di
vendite in apertura sul mercato del debito della Grecia,
soprattutto nella parte della curva considerata piu' a
rischio default, quella a breve. Il rendimento del decennale
ha superato la soglia del 10% (e' stato visto al 10,131%) per
la prima volta da quando il Paese e' entrato nell'euro. Lo
spread rispetto al titolo di riferimento tedesco e' balzato
prima a 764 punti base (690 nella vigilia), aggiornando il
record dal 1996, e poi ha allungato rapidamente fino a 847.
Il rendimento del due anni girava nei primi scambi sul
22,7%, con un differenziale rispetto al corrispondente
titolo tedesco di ben 2.190 punti base.
:(
 

p_dinamite

Forumer attivo
se scherzi è un conto... la cosa tragica è (ed anche senza andare ad invocare il triplo panico) che il rischio contagio si sta concretamente materializzando...
i book sono molto illiquidi market che non prendono posizione, con mercato completamente in mano alla speculazione...

ho provato a far qualche riapertura, ma quelli che sono sui book, sanno molto bene come posizionarsi... quindi o sono trader davvero in gamba o sono Sim

l'idea che mi son fatto (sono al 40% cash + un altro 20% con duration inferiore a un anno) è di lasciar scatenare l'inferno, seguire la situazione e cominciare a comprare titoli italiani...
in ogni caso se salta tutto averli sul conto o in btp-cct non credo che cambi poi di molto le cose
 

carpe diem

Banned
Innanzitutto buongiorno a tutti
si scende in maniera decisa su tutti i TDS
corti, lunghi CCT
calma e sangue freddo a tutti
dobbiamo aspettare il 10 Maggio quando ci sarà un vertice dell'Eurozona (dopo le elezioni in Germania) per vedere un miglioramento
intanto vi allego questo:


Per i corvi della speculazione Italia osso duro

di Walter Riolfi




28 Aprile 2010




Sarà l'Italia il prossimo obiettivo della speculazione? La domanda lanciata dal sito "Zero Hedge" è rimbalzata ieri pomeriggio sui blog frequentati dai gestori di hedge fund americani. «Sembra che sia proprio l'Italia il prossimo bersaglio», hanno commentato gli operatori dopo aver visto l'asta dei BoT semestrali chiudersi con richieste appena sufficienti a coprire l'offerta. Non è una novità che il nostro paese sia nel mirino della speculazione. E non è nemmeno strano che un attacco al debito pubblico italiano sia una prospettiva allettante per la grande speculazione internazionale. Non sono solo gli hedge fund a crederlo, ma insigni economisti, come il premio Nobel Robert Mundell e Charles Calomiris della Columbia University. Tuttavia l'Italia non è una preda facile: perché se le dimensioni del suo debito (il maggiore d'Europa) costituiscono un bersaglio evidente, rappresentano pure un osso ben più duro di Grecia, Portogallo o Spagna; e soprattutto perché non è detto che l'Italia sia messa così male.
Probabilmente non è messa peggio della Gran Bretagna che, a deficit annui superiori al 10% per i prossimi anni, associa il maggior indebitamento al mondo delle sue famiglie. E probabilmente non è in condizioni più critiche degli stessi Stati Uniti che, con deficit previsti anch'essi sopra il 10%, dovrebbero raggiungere un debito pari al Pil nel 2011. Senza contare il buco di 6.264 miliardi di $ in carico alle agenzie (Freddie Mac, Fannie Mae) che porterebbe il debito totale oltre il 130% del Pil: oltre quello italiano che, tra l'altro, è in gran parte sottoscritto dai residenti.
Patrick Artus, uno dei più insigni economisti francesi, professore alla Sorbonne e capo economista di Natixis, non crede a un attacco della speculazione internazionale al nostro paese. O, meglio, non crede che l'Italia sia nella condizione d'essere presa di mira. «Non vedo i problemi di liquidità che stanno rendendo acuta la crisi greca. E non vedo nemmeno i problemi economici che rendono fragili Spagna e Portogallo. Il tasso di disoccupazione è lontano da quello dei paesi iberici e in linea con il resto d'Europa e soprattutto l'Italia possiede un'industria forte e un'economia diversificata». Per Artus i mali dell'Italia sono un po' quelli delle nazioni avanzate, le cui economie sono destinate a crescere assai lentamente a causa degli elevati debiti pubblici e del processo di riduzione della leva finanziaria da parte delle famiglie e delle aziende. Infine ci sarebbe un vantaggio relativo per il nostro paese: un deficit sotto controllo e previsto sotto il 3% nel 2011.
L'enfasi data ieri alla tiepida risposta degli investitori all'asta dei BoT cela probabilmente un atteggiamento strumentale. Il responsabile del reddito fisso di una grande banca ricorda che anche il collocamento di Bund trentennali ha avuto la scorsa settimana un'accoglienza piuttosto fredda e che altre aste di titoli a breve videro una scarsa adesione in Germania e Francia proprio tra gennaio e febbraio, quando la crisi dei debiti sovrani provocò la prima ondata speculativa. Quella di questi giorni è la seconda e più massiccia e sembra destinata a durare ancora per qualche giorno. Almeno fino alla vigilia delle elezioni tedesche del 9 maggio. Perché il carburante che sta alimentando la speculazione è soprattutto l'incertezza politica attorno al salvataggio della Grecia. È curioso che in questo vuoto della politica europea si sia inserito il declassamento dei debiti greco e portoghese da parte di Standard & Poor's: come se le agenzie di rating avessero deciso di rincorrere il mercato, non diversamente da quanto s'era visto dopo il fallimento Lehman.
 

tommy271

Forumer storico
se scherzi è un conto... la cosa tragica è (ed anche senza andare ad invocare il triplo panico) che il rischio contagio si sta concretamente materializzando...
i book sono molto illiquidi market che non prendono posizione, con mercato completamente in mano alla speculazione...

ho provato a far qualche riapertura, ma quelli che sono sui book, sanno molto bene come posizionarsi... quindi o sono trader davvero in gamba o sono Sim

l'idea che mi son fatto (sono al 40% cash + un altro 20% con duration inferiore a un anno) è di lasciar scatenare l'inferno, seguire la situazione e cominciare a comprare titoli italiani...
in ogni caso se salta tutto averli sul conto o in btp-cct non credo che cambi poi di molto le cose

Sono serissimo.
Tempesta in arrivo in mattinata...
Forse nel primo pomeriggio schiarita ...
 
Stato
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