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ANALISI - Tesoro, almeno 2 bond sindacati in 2010, minimo 8 mld
Reuters - 01/09/2010 16:06:30
* Probabili da settembre nuovi CCTeu 7 anni e Btp a 15 anni
* Qualche possibilità anche per un BTPei
* Atteso ammontare da 8 a 12-14 miliardi totali
di Gabriella Bruschi
MILANO, 1 settembre (Reuters) - Il Tesoro italiano alla ripresa dell'attività del mercato dei capitali a partire da settembre, è visto emettere due o forse tre nuovi bond via sindacato, per un ammontare complessivo che andrà da un minimo di 8 miliardi fino a 12-15 miliardi: un CCTeu a 7 anni, un nuovo Btp a 15 anni e, con meno chance, anche un Btp indicizzato all'inflazione.
Lo dicono fonti vicine alla situazione, analisti e specialisti.
"Con la ripresa del mercato dei capitali, tra settembre e la fine dell'anno, con tutta probabilità il Tesoro emetterà un nuovo CCTeu, questa volta con scadenza a sette anni, oltre a un nuovo Btp a 15 anni" dice una fonte vicina alla situazione. "Qualche possibilità anche per un BTPei, anch'esso a 15 anni oppure a 5 anni, ma in questo caso i tempi potrebbero scivolare verso l'inizio 2011, dipenderà dalle condizioni del mercato".
Per il nuovo CCTeu e per il Btp nominale si può ipotizzare un ammontare minimo di 4 miliardi ciascuno fino a 5-6 miliardi, per un totale quindi tra gli 8 e i 12 miliardi. Se poi venisse collocato anche il linker si potrebbero aggiungere altri 3 miliardi.
"Le nuove emissioni sono attese più per esigenza di soddisfare necessità di curva, che per effettiva necessità di raccolta" dice Chiara Manenti, analista di Intesa SanPaolo.
Quest'anno il Tesoro per quest'anno, aveva detto Maria Cannata in un'intervista a Reuters di giugno, ha in programma emissioni di titoli per 240-250 miliardi di euro (Bot esclusi), con un ammontare raggiunto finora, comprese le aste che regolano il primo settembre a circa 190 miliardi. Lo spread Btp/Bund a 10 anni ha visto nei giorni scorsi un massimo da inizio giugno a 170 pb, ma si è trattato soprattutto di un movimento al ribasso del rendimento dei titoli tedeschi piuttosto che di un rialzo di quello dei Btp, che rimane sui minimi dal 2006.
CCTEU A SETTE ANNI E BTP 2026 I PIU' PROBABILI
Una volta rotto il ghiaccio lo scorso giugno con il nuovo strumento a tasso variabie, il CCTeu a 5 anni, indicizzato al tasso euribor a sei mesi, il Tesoro è pronto a proporre al mercato anche quella che lo stesso ministero ha detto sarà la scadenza di riferimento per questo strumento, il sette anni.
"Il CCTeu a 5 anni è servito da test del mercato, test che è stato superato benissimo, con interesse anche dall'estero e ora il mercato si aspetta il CCTeu a 7 anni" dice uno strategist.
Ed è proprio l'interesse d'oltralpe che incoraggia il Tesoro a offrire un ampliamento della curva. Catturare l'attenzione degli investitori esteri per lo strumento indicizzato italiano era uno degli obiettivi che aveva fatto decidere il Tesoro a proporlo, dopo anni di gestazione, in alternativa al vecchio Cct indicizzato al rendimento del Bot e come tale poco appetibile per gli operatori internazionali.
Il Ccteu 2015 è stato collocato già per oltre 12 miliardi, un outstanding che certamente "può sopportare qualche altra riapertura, ma che offre già un buon livello di liquidità" dice uno specialist, "senza contare che nulla vieta al Tesoro di riaprire ancora questo titolo più avanti, a prescindere dall'arrivo della nuova scadenza".
"Rispetto all'emissione del primo CCTeu [a fine giugno] è cambiata la prospettiva sui tassi Bce" osserva Luca Cazzulani, economista di Unicredit Mib. "La possibilità di un rialzo è ora scivolata più in là nel tempo. Ciò potrebbe portare a un'emissione meno consistente di quella del CCTeu 2015 [5 mld]".
Il nuovo CCTeu a sette anni, oltre a consentire la costruzione di una curva a tasso variabile e a diventare uno strumento di riferimento per il comparto a livello internazionale, servirà anche più direttamente come scambio con i vecchi Cct, anch'essi a sette anni. Nella zona euro solo la Spagna ha un programma di emissioni a tasso variabile, con scadenze a 3 e a 5 anni.
Anche il Btp a 15 anni ha buone chance di arrivare sul mercato in breve tempo. Secondo alcuni, anche nella prima metà di settembre, in occasione della tornata d'asta di metà mese che prevede la possibilità di un'emissione a lungo termine.
"I due nuovi titoli non arriveranno sul mercato insieme ovviamente, quindi occorrerà vedere quale dei due far partire prima. Ma questo lo diranno le condizioni del mercato" dice una delle fonti.
L'attuale BTP a 15 anni, il settembre 2025, ha già un outstanding piuttosto consistente, pari a 19 miliardi. "Il nuovo Btp 15 anni potrebbe avere scadenza settembre 2026" dice Cazzulani sottolienado che "il Tesoro potrebbe cogliere il momento di un certo appiattimento della curva a lunga".
Minori chance sembrebbe avere al momento un linker sindacato. Le scadenze papabili potrebbero essere quella a 15 anni (outstanding di circa 15 mld) oppure un 5 anni (14 mld).
"Al momento però della possibilità di una risalita dell'inflazione si parla poco, le breakeven inflation sono basse e per il Tesoro sarebbe uno strumento ora abbastanza caro" osserva Cazzulani. "E' vero che questo mese viene a scadere il vecchio BTPei 2010, ma quest'anno il Tesoro ha già emesso 12 miliardi di linker e non ci sono grosse necessità di funding".
In occasione dell'ultima tornata d'asta, in cui solitamente cade anche l'offerta di un linker, il Tesoro l'ha annullata con ragioni legate alla liquidità di agosto e all'assenza di particolari esigenze di finanziamento".
Il Tesoro annuncerà la tipologia di titoli a medio lungo per le atse di metà mese il prossimo 6 settembre.
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