belindo
Guest
Il '41 mi da l'idea che lo si voglia stimolare asalire............................sbaglierò?!?!?!
Il '41 mi da l'idea che lo si voglia stimolare asalire............................sbaglierò?!?!?!
Io rimango della mia idea che dopo non essere riuscito a sfondare i 103, è andato in movimento laterale intorno ai 102 per scendere poi ai livelli attuali.
Probabilmente i massimi (mai raggiunti dal nostro, nei quali ci speravo) rimangono una chimera.
Purtroppo per migliorare il record personale non ho venduto intorno a 102,50 e me ne dispiaccio. Ora vediamo, ma il tempo stringe.
Niente è perduto ... salvo qualche spicciolo .
I conti italiani sul filo del rasoio (miaeconomia)
(14/09/2010)
Su questa strada l’Italia rischia di infilarsi in un tunnel pericoloso.
L’attività economica di fatto ristagna, il mercato del lavoro a pezzi taglia le gambe ai consumi,
e così lo stato gode di minori entrate, creando una situazione di alta tensione.
Il debito pubblico è infatti salito a luglio alla astronomica cifra (nuovo record) di 1.838,296 miliardi di euro,
in crescita del 4,7% rispetto a quanto si registrava nel luglio del 2009 e quando, alla fine dell’anno, si era arrivati a un totale di 1.761,229 miliardi.
E’ quanto viene reso noto dal Bollettino statistico della Banca d'Italia che ha avuto come
tema la finanza pubblica del nostro paese e che getta un’ombra sulla tenuta italiana.
Già, perché adesso bisogna capire quale sia il rapporto tra il debito e il Prodotto interno lordo italiano,
il Bollettino non può fornire ancora questo dato perché manca la statistica sul terzo trimestre.
L’impressione ovvia è che però il divario tra debito in valore assoluto e Pil stia nettamente peggiorando e
che quindi il rapporto tra i due valori si stia aggravando. Il guaio è un altro, la Banca d’Italia spiega infatti che
una delle cause maggiori dell’allargamento del debito sia il calo delle entrate tributari, che nei sette mesi a luglio 2010
sono stati incassati 210,374 miliardi di euro, 7,411 miliardi in meno a confronto dello stesso arco di tempo del 2009, con una contrazione del 3,4%.
Ora il timore è un altro, che lo scenario diventi un circolo vizioso, lo stato ha fretta di tagliare la spesa in modo diretto e piuttosto superficiale,
mossa che non fa altro che contrarre ancora di più l’economia e quindi le entrate fiscali. Alla fine del giro di tagli pesanti
il risultato - dicono molti economisti ma anche autorevoli istituzioni ed organizzazioni economiche - potrebbe essere
che i vantaggi dei risparmi saranno inferiori ai danni da minori entrate.
Secondo il tuo ragionamento siamo in una fase laterale che non vedrà più la soglia dei 103.
Io non lo so, ma le quotazioni di oggi mi sembrano troppo basse................
Di fronte a quanto sopra descritto cosa potrebbe accadere?
Che i titoli di stato italiani diventerebbero rischiosi per l'investitore
e dunque ci saranno vendite che porteranno i titoli a scendere di quotazione? sbaglio?
Di fronte a quanto sopra descritto cosa potrebbe accadere?
Che i titoli di stato italiani diventerebbero rischiosi per l'investitore
e dunque ci saranno vendite che porteranno i titoli a scendere di quotazione? sbaglio?