Btp cedono terreno a Bund, pesano vendite su periferici europei
mercoledì 10 novembre 2010 18:09
MILANO, 10 novembre (Reuters) - I Btp chiudono una seduta
nervosa per obbligazionario e borsa cedendo terreno contro i
Bund tedeschi a causa di vendite pomeridiane sui titoli di Stato
dei paesi periferici della zona euro.
Il differenziale tra Btp e Bund termina la seduta in leggera
ritirata dopo un picco a 174 punti base, ai massimi da fine
settembre.
L'epicentro delle tensioni, e quindi delle vendite, rimane
l'Irlanda, su cui tutta la seduta si sono rincorse voci,
smentite da più parti, di un ricorso al sostegno finanziario
dell'Unione europea e/o del Fondo monetario internazionale.
"In questo clima si è creato un effetto contagio e non ha
giovato il fatto che il governo italiano non abbia avuto la
maggioranza ieri in tre votazioni alla Camera" commenta un
trader che scambia titoli italiani per il desk di una banca
estera a Londra. "I problemi gravi però sono in Irlanda, non
Italia" puntualizza l'operatore, secondo il quale l'allargamento
del differenziale tra Btp e Bund potrebbe essere riassorbito nei
prossimi giorni.
Per un collega che opera in Italia, invece, "in questo
momento il mercato non percepisce un'incertezza politica in
Italia, semplicemente se qualcuno inizia a vendere Btp non ci
sono compratori perchè c'è molto nervosismo sui periferici". Il
trader spiega anche per "il mercato dei titoli italiani è più
liquido, quindi alcuni investitori che vogliono ridurre la loro
esposizione ai periferici trovano più facile vendere Btp
rispetto ad altri bond".
"Venerdì l'Italia offre in asta titoli a medio lungo
termine, forse alcune vendite sono legate a questo" dice un
terzo operatore.
In chiusura lo spread tra il rendimento del Btp a dieci anni
e il Bund della stessa scadenza, calcolato su dati Tradeweb, è
pari a 168 punti base. Nel primo pomeriggio era salito fino a
174 punti base, al massimo da fine settembre. Ieri il
differenziale aveva segnato un massimo di 171 pb, per scendere,
poi a 161.
"Non si vedono grossi flussi in vendita, ma appena si vede
qualche ordine poi scappano tutti", commenta un operatore che fa
trading in Italia.
Per il trader che lavora a Londra "le vendite di oggi sono
arrivate soprattutto dall'Italia, segno che sono gli italiani ad
essere più sensibili alle tensioni nella maggioranza di
governo".
In chiusura l'isteria del pomeriggio sui periferici sembra
essere calata anche se Irlanda e Portogallo rimangono sotto la
lente dei mercati.
Secondo i trader la Banca centrale europea ha tentato oggi
di lenire le tensioni sui periferici con piccoli acquisti sui
bond di Irlanda e Portogallo, ma senza una vera intenzione di
mutare la direzione del mercato.
Da ultimo stamane il tesoro italiano ha collocato Bot a 12
mesi per 5,5 miliardi di euro. Il tasso medio ponderato del
Buono annuale è lievitato a 1,778%, da 1,441% di ottobre,
toccando i massimi dal gennaio 2009 quando un titolo analogo era
stato collocato all'1,84%.