Btp misti, spread sale ma Italia fa da 'semi-core'
martedì 23 novembre 2010 17:44
MILANO, 23 novembre (Reuters) - I Btp archiviano con
andamento misto una seduta caratterizzata dalla debolezza dei
periferici che ha visto lo spread Germania/Spagna allargarsi ai
massimi dall'introduzione dell'euro.
Anomala appare la situazione italiana rispetto a quella di
altri paesi 'non-core', laddove nonostante le notizie sul
pacchetto salva-Irlanda tutti gli altri periferici sono in
affanno.
"Il driver continua certamente ad essere la questione
irlandese, molti notano che nonostante l'annuncio del 'package'
la situazione della fiducia nel merito di credito del paese non
è migliorata" osserva Luca Cazzulani, strategist di Unicredit
Mib.
Aumenta quindi il premio richiesto per investire in titoli
di stato dei paesi periferici rispetto al debito tedesco con il
mercato preoccupato delle ricadute dell'incertezza politica
sulle finanze pubbliche irlandesi. Ma l'Italia si comporta
diversamente.
ITALIA DA MAGGIO HA AVUTO STATUS 'SEMI-CORE'
L'Italia allarga quindi meno di altri periferici
coerentemente a un comportamento che da qualche mese sembra
caratterizzarla con uno status diverso da quello di semplice
paese periferico.
"Dallo scorso maggio, l'Italia è trattata come un paese
diverso dagli altri periferici. Si vede una pressione inferiore
rispetto a quella degli altri paesi, viene percepita come un
paese più affidabile, e questo si riflette sugli spread" dice
Cazzulani che nota come invece le agenzie di rating negli ultimi
dieci mesi siano lente nell'aggiornare le loro valutazioni alla
luce degli avvenimenti.
Sarebbe la storia recente a fare dell'Italia un paese
'semi-core', secondo un trader.
"L'Italia si comporta in maniera diversa, possiamo dire che
ha uno status di 'semi-core' alla luce del suo passato. Negli
ultimi dieci anni il paese è riuscito a gestire bene le sue
finanze anche in situazioni di crescita limitata o pressoché
nulla" dice il trader.
Il differenziale Italia/Germania si attesta attorno alla
chiusura in area 166 punti base, secondo gli schermi Reuters, ai
massimi di seduta e dallo scorso 12 novembre, da 150 di ieri in
chiusura. Secondo le quotazioni tradeweb invece lo spread è a
173 punti base, anche in questo caso ai massimi dI dieci giorni.
A sostegno dei Bund in seduta sembra aver pesato la tensione
coreana, con Pyongyang che ha sparato colpi di artiglieria
contro un'isola della Corea del Sud provocando la morte di due
soldati, avvenimenti che hanno appesantito le anche le borse.
CANCELLAZIONE ASTE META' DICEMBRE NON SORPRENDE
Ieri il Tesoro italiano ha annunciato le aste di lunedì
prossimo e la cancellazione delle aste di metà dicembre.
"Che ci fosse la cancellazione delle aste di metà dicembre
c'era da aspettarselo, è una cosa piuttosto consueta che non ha
sorpreso il mercato" dice il trader.
Anche Cazzulani non è sorpreso dall'annullamento dell'asta.
"Da noi era senz'altro atteso, è da oltre un mese che scriviamo
che lo stato di funding dell'Italia è particolarmente avanzato e
che non ci sarebbe stato bisogno dell'asta di metà dicembre".
In occasione dell'asta del 29 novembre invece saranno posti
in vendita la terza tranche Btp 1-11-2013 e la settima tranche
Btp 1-3-2021. Sono state invece cancellate l'asta Btpei prevista
per il giorno 26 novembre e le aste a medio-lungo termine di
metà dicembre.
"Quanto all'ammontare dei titoli in asta lunedì, mi aspetto
per i Btp size normali, nell'ordine di 5-6 miliardi" dice il
trader.